Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto oggi sulla griglia della MotoGP: il pilota del team Aprilia, Andrea Iannone, è risultato positivo a un controllo anti-doping effettuato in occasione dello scorso GP della Malesia del 3 novembre. Secondo quanto riportato sul comunicato ufficiale rilasciato dalla FIM, i campioni delle urine prelevati dal pilota di Vasto avevano al loro interno una quantità superiore ai limiti consentiti di una sostanza facente parte degli steroidei androgeni anabolizzanti esogenie (AAS), il che ha fatto scattare l’allarme nel laboratorio accreditato della WADA in Germania.
Risultato? La FIM ha deciso di sospendere provvisoriamente Iannone da ogni evento motociclistico, e quindi anche dalla MotoGP, a partire dalla data di oggi, 17 dicembre 2019. Una brutta sorpresa per il nostro Andrea, che però chiedere la revoca di quest’interdizione e presentare ricorso attraverso una contro-analisi del campione B prelevato sempre in Malesia. Chissà quale sarà la sua giustificazione di fronte ai vertici dell’Aprilia, che oggi hanno organizzato la tradizionale festa natalizia di fine anno…