Ducati ha scelto Lorenzo, ma solo dopo aver interpellato Casey Stoner. La Casa di Borgo Panigale ha voluto fare le cose per bene, con un progetto che è cresciuto di anno in anno e che in questo 2016 può competere con le due grandi giapponesi in tutte le occasioni. Il secondo passo è stato, giustamente, quello di cercare un pilota che abbia vinto almeno un mondiale in MotoGP.
Come ha ripetuto più volte Gigi dall’Igna, in questo modo se la Ducati non vince non ci saranno scuse. Ecco quindi che arriva Jorge Lorenzo, complici quei 25 milioni di euro e l’ingegnere che lavorò con lui in Aprilia.
Ducati non è più la moto estremamente scorbutica di qualche anno fa, i risultati dei Team Satellite -Pramac in primis, ma anche Avintia con Barberà- ne sono la conferma. Il punto è che Ducati ha veramente ingaggiato Casey Stoner con l’intenzione di farlo correre a tempo pieno nel 2017 e 2018. L’australiano, collaudatore di lusso, non ci ha pensato due volte a rifiutare. Allora Ducati ha cercato Marc Marquez e Jorge Lorenzo, trovando ovviamente più facile portarsi nel box il maiorchino.
A questo punto Maverick Vinales si trova nella stessa situazione in cui era Lorenzo in Qatar: la proposta di Yamaha esiste e non è cosa fatta, ma ci sono buone possibilità che lo sia nel giro di qualche Gran Premio. In Ducati, invece, sapremo quale Andrea guiderà la Desmosedici entro Barcellona, ovvero il 5 giugno 2016.
Come ha voluto puntualizzare Lorenzo stesso però, la priorità adesso è il 2016: si corre a Jerez de la Frontera, tracciato che ha anche una curva (la 13) dedicata al maiorchino.
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