La MotoGP è definita la classe regina delle due ruote, ma saranno all’altezza gli ingaggi di protagonisti? Dati ufficiali non ce ne sono ma il paddock è una sorta di paese e si sa che in paese la gente mormora e certe cifre possono essere considerati veritiere.
Come in altri campi il tempo dei “Paperoni” sembra essere passato e gli ingaggi dei piloti (che nel 2023 affronteranno 40 gare MotoGP), soprattutto se paragonati all star del calcio o della Formula1, sono decisamente ridimensionati. Secondo quanto riferito dai colleghi della Gazzetta dello Sport, a fine stagione 2022, Pecco Bagnaia ha firmato un accordo con Ducati da 3,9 milioni di euro a cui unire i premi di gara (30.000 euro per un terzo posto, 50.000 per un secondo, 100.000 per la vittoria che il pilota MotoGP divide con la squadra).
E gli altri? Facendo riferimento al 2022, il più pagato resta Marc Marquez con un contratto quinquennale valido fino alla fine del 2024 da 12,5 milioni di euro a stagione, seguito da Vinales (10 milioni), Quartararo e Mir (6 milioni), Pol Espargaro (3,5 milioni), Miller, Rins, Morbidelli (3 milioni), Zarco (2 milioni); Binder, Bezzecchi, Fernandez, Gardner si ferma a 250mila euro. Cifre decisamente ridimensionate se si pensa ai con 130 milioni di dollari complessivi di Lionel Messi, ai 121.2 milioni di dollari di Lebron James o ai 115 milioni di Cristiano Ronaldo.
Un dato è emblematico: il motociclista più pagato resta Valentino Rossi che, nel triennio 2008-2009-2010, all’apice della sua carriera, tra sponsor e ingaggi superava abbondantemente i 30 milioni di ingaggio a stagione. Secondo Forbes, nel solo 2020, una delle sue annate di corse peggiori, l’asso di Tavullia avrebbe incassato complessivamente sui 140 milioni di dollari dai premi gara, sponsorizzazioni, dai vari eventi e dall’ingaggio Yamaha nonché dal merchandising e dalle aziende a cui è collegato.