Jorge Lorenzo, voto: 10
Arriva al primo appuntamento della stagione carico come una molla. Dopo delle qualifiche ottime parte a razzo dalla pole position e resta in testa per un paio di giri, finché Casey Stoner lo passa in rettilineo. Ma lo spagnolo resta lì, e a fine gara approfitta del calo di Stoner per passarlo e vincere. Spietato.
Casey Stoner, voto: 9
Dopo aver trionfato per cinque volte su questo circuito cede lo scettro a Lorenzo per un problema fisico al braccio destro. Un guanto troppo stretto, pare, che da metà gara in poi gli ha tolto forza alla mano, impedendogli di frenare e di tenere il gas spalancato in rettilineo. Speriamo abbia esagerato, perché altrimenti dove arrivava?!? Fragile.
MotoGP 1000, voto: 8
Le nuove 1000 sul circuito del Qatar girano con un tempo complessivo superiore a quello delle 800 dell’anno scorso… i piloti dicono per colpa della pista, con meno grip dell’anno scorso. Dal momento che la differenza si fa in curva… in ogni caso al di là del fumo negli occhi della Crt i piloti sono 12 e sono veramente troppo pochi. C’è di buono che Honda e Yamaha sono molto vicine e tolti i giri centrali la gara è stata combattuta per la prima posizione fino alla fine. Migliorabile.
Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, voto: 8
A Cal andrebbe un + per essere arrivato davanti al compagno di squadra, ma hanno fatto tutta la gara insieme e insieme sono di fatto arrivati… ottimo lavoro anche della Yamaha e del team Tech3 che se continua così visto insieme moto/piloti potrà dar fastidio ai tre “amigos” lì davanti, il podio non è affatto lontano. Consistenti.
Ducati, voto: 6
Salvati dalla prestazione di Nicky Hayden la rossa di Borgo Panigale è l’ombra di quella che ha vinto il mondiale. Tanto lavoro per nulla? Siamo solo agli inizi, quindi si può sperare che le cose migliorino anche se partono decisamente molto indietro… Il vero problema è lo spaesamento che sembra di vedere nella squadra… Indecifrabile.
Nicky Hayden, voto: 6
Per un ex campione del mondo lottare per la sesta posizione non è sicuramente l’ambizione… resta comunque il migliore dei piloti Ducati e alla fine sottolinea quello che nella moto funziona: la frenata, l’entrata in curva… insomma, Nicky c’è e ha una gran voglia di tornare lì davanti e conoscendo la sua capacità di lavorare a testa bassa possiamo davvero sperare in qualche passo avanti. Inossidabile.
Telecronaca di Italia1, voto: 5/6
E’ un voto di incoraggiamento, in fondo anche per loro era la prima gara. Ci è piaciuto il saluto di Meda a Reggiani, che dopo dieci anni ha lasciato non proprio da signore la cabina di commento. Ora però manca del tutto l’approfondimento tecnico e il punto di vista del pilota, con i due che parlano molto tra loro a volte facendo a gara su chi è più simpatico. Sembra di sentire la Gialappa’s… Sub iudice.
Crt, voto: 5
Non si capisce bene cosa siano e cosa ci facciano lì. Certo ora vedere la grigla di partenza è meno deprimente, ma dopo la prima curva è come se non fossero mai esistite. Un incrocio riuscito piuttosto male, anche se aspettiamo di vedere le prossime gare per un giudizio definitivo, magari su alcuni circuti possono dire la loro. L’unico dato positivo è che permette di rivedere al parco chiuso a fine gara un mito come Colin Edwards. Però è un po’ pochino. Inutili.
Valentino Rossi, voto: 4
E siamo stati buoni… Se la Ducati è l’ombra di se stessa di Valentino è rimasto solo l’adesivo. Non va né in prova né in gara, commette errori, dei piloti della MotoGP arriva davanti solo a Spies (che ha avuto problemi seri). Alla fine non trova di meglio che uscire con muso lungo dicendo che ha resistito alla tentazione di tornare ai box, che la moto non va (ma non spiega dove e perché), che non sanno dove mettere le mani. Su domanda diretta di Nico Cereghini (voto 8) nega che la moto sia stata costruita sulle sue indicazioni (ma come?? allora cosa ci hanno raccontato fino a ieri?). Se non fossimo alla prima gara della stagione si direbbe voglioso di cambiare squadra. Più che le parole, pesanti, colpisce il tono (le speranze le abbiamo finite l’anno scorso), che non lascia margini di discussione: la moto non va, non andrà e non è colpa mia. Imbarazzante.