MotoGP, Gp di Austin: Marquez fa la storia, Rossi solo sesto

Marq Marquez scrive una nuova pagina della storia della MotoGp. El “Cabroncito” di Cervera vince il Gp di Austin con la sua Honda e diventa il più giovane pilota di sempre a vincere una gara nella classe regina. Dietro di lui, sul podio, Daniel Pedrosa e Jorge Lorenzo, a completare un podio tutto spagnolo. Quarto “The Dog” Crutchlow, mentre solo sesto posto per un Valentino Rossi sempre in difficoltà su questo tracciato. Settima la Ducati di Andrea Dovizioso.

 

DA SUBITO HONDA IN FUGA

Come facilmente prevedibile dai tempi in prova e in qualifica, le Honda di Pedrosa e Marquez iniziano fin da subito a dettare il ritmo della gara. Dani parte meglio di Marc, protagonista di un dritto sul rettilineo e sopravanzato anche da Bradl, e guida la gara. Il classe 1993, però, non si perde d’animo e già in un paio di giri si porta a ridosso del compagno di squadra. Dietro di loro la Yamaha di Jorge Lorenzo e più staccato un gruppetto composto da Crutchlow, Bradl, Valentino Rossi, Dovizioso, Bautista, con quest’ultimo in difficoltà dopo pochi giri per la tenuta delle sue gomme.

 

AL 12° GIRO MARQUEZ VA DAVANTI

Fino a metà gara non cambia nulla e al 12° giro ci pensa il talentino con 93 sulla Honda a ravvivare la corsa. Con una manovra da fuoriclasse, Marquez infila in staccata Pedrosa, e gli si porta davanti. Lorenzo insegue staccato di tre secondi e mezzo, Crutchlow di sei e poi via via gli altri, con i nostri italiani, Rossi e Dovizioso, rispettivamente sesto e settimo.

 

MARQUEZ NELLA STORIA

Al 18° giro Pedrosa sbaglia e va lungo, perdendo due secondi dal compagno di squadra, che può così involarsi verso la prima vittoria della sua carriera in MotoGp, che rappresenta l’ennesimo record: Marquez diventa il più giovane pilota a vincere un Gran Premio nella classe regina. Lo spagnolo del Repsol Honda Team ieri aveva anche ottenuto il record di pilota più giovane a centrare la pole nella classe più prestigiosa del motomondiale. Secondo finisce Pedrosa, terzo Lorenzo, quarto Crutchlow, quinto Bradl, mentre Valentino Rossi chiude sesto, davanti a Dovizioso.

 

LA CLASSIFICA FINALE DEL GP DI AUSTIN

 

1 MARQUEZ M.Repsol Honda Team Lap 21
2 PEDROSA D.Repsol Honda Team +1.534
3 LORENZO J.Yamaha Factory Racing +3.381
4 CRUTCHLOW C.Monster Yamaha Tech 3 +6.616
5 BRADL S.LCR Honda MotoGP +12.674
6 ROSSI V.Yamaha Factory Racing +16.615
7 DOVIZIOSO A.Ducati Team +22.374
8 BAUTISTA A.GO&FUN Honda Gresin i+22.854
9 HAYDEN N.Ducati Team +33.773
10I ANNONE A.Energy T.I. Pramac Racing +42.112
11 ESPARGARO A.Power Electronics Aspar +48.837
12 SMITH B.Monster Yamaha Tech 3 +50.705
13 SPIES B.Ignite Pramac Racing

 

MOTO 2: TRIONFA TEROL

Nico Terol vince la sua prima gara in Moto2 dominando dall’inizio alla fine e confermando il suo feeling con gli Stati Uniti, dove ha vinto anche la sua prima gara in 125. Il pilota del team Aspar è stato protagonista di una gara molto autoritaria, comandata sin dalle prime curve, arrivando al traguardo con oltre 3 secondi sugli avversari. Alle spalle di Terol sul podio troviamo un altro spagnolo, Rabat che ha beffato proprio sulla linea del traguardo il finlandese Kallio, al termine di un duello veramente mozzafiato. Giù dal podio Aegerter, che chiude al quarto posto davanti a Redding, Zarco, l’australiano West e l’ottimo Mattia Pasini, primo italiano al traguardo, autore di una formidabile rimonta dalla 24° posizione in griglia. Alle spalle del riccionese troviamo Alex De Angelis mentre soltanto 16esimo, Simone Corsi autore di una sfortunata scivolata a 12 giri dalla fine mentre era stava lottando per la quinta posizione. Pol Espargaro, vincitore della prima gara in Qatar, è caduto in apertura e si è ritirato.

 

MOTO 3: VINCE RINS, PODIO TUTTO SPAGNOLO

Alex Rins ottiene la prima vittoria del suo 2013. Lo spagnolo beffa all’ultimo giro gli spagnoli Vinales e Salom e completa così un podio tutto iberico e interamente formato da KTM, moto che su questo inedito tracciato ha dimostrato una superiorità veramente disarmante. La gara della Moto3 di Austin è però stata rovinata dalla tremenda caduta dell’olandese Jasper Iwema, che a sei giri dalla fine, è stato protagonista di un bruttissimo highside e si è andato a schiantare violentemente sull’asfalto con la schiena e il corpo. Un incidente apparso subito grave e che ha costretto la direzione gara ad esporre la bandiera rossa e ad interrompere la gara per soccorrere il ragazzo. La buona notizia è che lo sfortunato rider non è in pericolo di vita, non ha perso mai sensi e non ha mostrato nessun problema agli arti o a livello scheletrico. Tornando alla gara, giù dal podio Folger, Oliveira, Miller e Kahirrudin. Amaro il bilancio degli italiani: con Fenati costretto al ritiro per un problema al motore, scivolata anche per Niccolò Antonelli mentre il migliore è Tonucci (18°), autore di una scivolata nelle prime battute della prima manche, che precede Ferrari che ha chiuso al 19esimo posto. Ventiduesimo Francesco Bagnaia.

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