MotoGp – Jerez 2009. Nelle prove libere e nelle qualifiche si è subito capito che sarebbero stati in 4 a competere per il titolo in Spagna: ovviamente Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, i due piloti di casa, che nelle qualifiche giocavano a rimpiattino a chi stabiliva la pole, poi con la netta supremazia di Jorge Lorenzo, seguito appunto da Pedrosa, Stoner e solo quarto Rossi.
L’australiano non ha mai amato questa pista e non parte quindi tra i favoriti, per quanto in qualifica vada bene e la Ducati vada sempre rispettata, mentre Rossi come sempre sembra non dar troppo peso al fatto che non parta in pole, come se volesse dire che la gara è la domenica e non il sabato.
Si arriva quindi alla gara e al momento di vedere chi la spunterà tra questi 4 campioni.
Partono benissimo Pedrosa e Stoner, davanti a tutti fin dall’inizio, inseguiti dalle 2 Yamaha di Lorenzo e Rossi. Valentino sa che non deve commettere l’errore di rimanere troppi giri bloccato da Lorenzo e che se vuole vincere deve subito levarsi di mezzo il compagno di strada e quindi comincia subito ad attaccarlo, mentre i primi due già prendono un po’ di distanze.
Anche Dovizioso, più dietro, non indugia e supera subito Capirossi, diventato settimo e poco dopo supera anche Edwards diventando così sesto e andando alla caccia del quartetto di testa. Al terzo giro Rossi, quando Pedrosa e Stoner già si sono allontanati, riesce a superare il compagno Lorenzo e comincia quindi a dar libero sfogo al gas per ricucire lo strappo dai primi due. Dovizioso intanto supera anche la Honda Playboy di De Puniet, proprio mentre Rossi si è messo in scia alla Ducati di Stoner e la supera agevolmente. L’australiano non ci sta e appena subito il sorpasso, subito reagisce e si riporta davanti a Rossi, ma appare evidente che oggi sia l’italiano ad averne di più e a rimanere intrappolato negli scarichi della rossa di Borgo Panigale.
Intanto Edwards vede comparire nel suo campo visivo periferico un’inattesa macchia nera, che altri non è se non il rinato Marco Melandri in sella alla Kawasaki Hayate che dimostrano di essere una squadra tutt’altro che da sottovalutare. Rossi riesce a liberarsi di Stoner che gli fa da tappo e ancora una volta scarica alla ruota tutti i cavalli della M1 per andare a riprendere Pedrosa, che intanto gira in solitaria, con un paio di secondi di distacco, proprio come piace a lui. Rossi sembra non riuscire a riprendere lo spagnolo, come però Stoner non riesce a tenere il passo di Rossi ed è costretto a vederlo allontanarsi. La Ducati di Stoner, come sempre, sembra essere una moto diversa dagli altri, visto che proprio Hayden, suo compagno di squadra, è relegato in ultima posizione insieme alle altre 2 Ducati, quella di Canepa e di Kallio.
In testa alla gara le posizioni sono invariate, con Lorenzo che rimane indietro e deve cominciare a spingere forte per cercare di ritornare su Stoner. Errore di Dovizioso che finisce nella ghiaia, è bravo a non cadere, ma rientra comunque sedicesimo dovendo ricominciare da capo la sua rimonta, mentre Kallio rientra ai box per problemi tecnici. È il quattordicesimo giro e qualcosa sembra cambiare: Rossi comincia a limare un paio di decimi ad intertempo a Pedrosa e lo va a riprendere, mentre dietro lo spettacolo lo danno Melandri ed Edwards che si superano e risuperano lottando strenuamente per la sesta posizione.
Al sedicesimo giro Rossi ha recuperato Pedrosa, quasi gli bussa alla gomma e comincia così ad attendere il momento buono per superare lo spagnolo, momento che arriva presto e vede Rossi passare avanti con una grande tranquillità ed eseguendo un sorpasso pulitissimo, preciso e veloce. Lo spagnolo non ha i mezzi per replicare e nonostante tenti di tenere il passo di Rossi, dopo poco è costretto a vederlo prendere le distanze. Stoner non vede neanche più i primi due, ma continua a tenere il gas spalancato, soprattutto perché da dietro c’è Lorenzo avvelenatissimo che lo sta rimontando, apparendo del tutto intenzionato a guadagnare il podio.
Al ventiduesimo giro Lorenzo sembra poter essere in grado di dar vita ad un memorabile duello per il terzo posto con Stoner, ma l’anteriore della moto, la troppa foga, la poca esperienza e forse un pizzico di avventatezza giocano un bruttissimo scherzo al seppur bravissimo Jorge, che piegato in curva comincia a far scintille con la spalla mentre scivola verso la ghiaia, avendo perso il controllo della moto che è scivolata; tenta di riaccenderla, di ripartire, ma la sua gara finisce a pochi giri dal termine per una caduta dovuta proprio alla troppa grinta.
Si riaprono i giochi, quindi: Rossi, come dieci anni fa ferma la moto durante il giro d’onore per andare alla toilette sotto gli spalti e festeggia così l’essersi riappropriato della testa del campionato; Pedrosa dimostra di star tornando ad essere l’avversario difficile che merita di essere, grazie anche alle condizioni di salute che sono nettamente migliorate; Stoner dà una bella botta alla sua bestia nera, la pista di Jerez, dove non è mai riuscito bene e ottiene invece un dignitosissimo terzo posto, in attesa di piste a lui più congeniali; Lorenzo dimostra di essere un gran pilota, coraggioso e agguerrito, forse addirittura troppo, visto che gran parte delle sue cadute hanno proprio origine da questa sua eccessiva foga che non trova, forse a causa di una psiche ancora non fortissima, la possibilità di farlo vincere sempre.
I nomi della corsa al titolo saranno quindi questi, ma per il momento è ancora una volta il Dottore a guidare il campionato.
Classifica Finale
Pos. Rider Nation Team Total time
1 V. ROSSI ITA Fiat Yamaha Team 45’18.557
2 D. PEDROSA SPA Repsol Honda Team + 2.700
3 C. STONER AUS Ducati Marlboro Team + 10.507
4 R. DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP + 31.893
5 M. MELANDRI ITA Hayate Racing Team + 33.128
6 L. CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP + 34.128
7 C. EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 + 34.421
8 A. DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team + 34.625
9 T. ELIAS SPA San Carlo Honda Gresini + 42.689
10 C. VERMEULEN AUS Rizla Suzuki MotoGP + 45.183
11 S. GIBERNAU SPA Grupo Francisco Hernando + 48.192
12 Y. TAKAHASHI JPN Scot Racing Team MotoGP + 51.875
13 J. TOSELAND GBR Monster Yamaha Tech 3 + 53.683
14 A. DE ANGELIS RSM San Carlo Honda Gresini + 53.941
15 N. HAYDEN USA Ducati Marlboro Team + 1’01.237
16 N. CANEPA ITA Pramac Racing + 1’10.896
Not classified
J. LORENZO SPA Fiat Yamaha Team 4 Lap
M. KALLIO FIN Pramac Racing 15 Lap