Chi sperava nel miracolo, o pensava che fosse tutta pretattica, è rimasto duramente deluso dalla realtà. Anche negli ultimi due giorni di test Valentino Rossi e le Ducati arrancano nelle posizioni di coda, mentre davanti a tutti Casey Stoner e Dani Pedrosa danno spettacolo a suon di record.
Gli ultimi due giorni di test a Losail, in Qatar, hanno confermato quanto visto nelle sessioni precedenti: la Honda è la moto da battere e Casey Stoner e Dani Pedrosa i suoi alfieri. Solo Ben Spies riesce a interrompere il monomarca Honda inserendosi in 3a posizione davanti a Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso, fermando però il suo miglior crono a 6 decimi dall’australiano. Una prova di forza sconcertante, che se si dovesse ripetere in gara significherebbe un distacco pesantissimo. Preoccupato di questa situazione appare senza dubbio il campione del mondo, Jorge Lorenzo, chiamato a difendere il titolo e a dimostrare di averlo vinto per meriti suoi più che per demeriti altrui, ma che in questi due giorni non riesce a scendere sotto il secondo di distacco dai primi.
La vera incognita di questi test pre-campionato resta però la Ducati. Randy de Puniet con la moto del team Pramac riesce alla fine dei due giorni a piazzarsi in un dignitoso sesto posto a 8 decimi dalla vetta (comunque davanti a Lorenzo), mentre Nicky Hayden e Valentino Rossi non vanno oltre la nona e tredicesima posizione.
La spalla torna a farsi sentire e il numero 46 non riesce a sfruttare al meglio i due giorni di test, ma ora come ora appare difficile condividere il suo ottimismo per la gara di domenica… Sì perché ora i test sono finiti, da giovedì sempre in Qatar si comincia a fare sul serio e domenica comincia il motomondiale più atteso degli ultimi anni. Un mondiale che per Valentino si preannuncia in salita, con tante (troppe) incognite legate sia alla moto che alla sua condizione fisica. D’altra parte Rossi non ha mai fatto misteri sulla sua reale condizione di salute e ha sempre detto che bisognava aspettare qualche mese… speriamo che le rosse tornino presto a combattere per le posizioni di vertice, nel frattempo non ci resta che sperare che la MotoGP continui a parlare italiano grazie a Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso. Domenica, dopo la bandiera a scacchi, potremo cominciare a capire i veri valori in campo.