Ciò che sembrava impossibile è invece divenuto realtà. Con Rossi e Lorenzo fuori dai giochi, Marc Marquez taglia vittorioso il traguardo a Motegi e si laurea per la terza volta campione del mondo della classe regina con tre gare d’anticipo. Yamaha consegna su un piatto d’argento la corona iridata allo spagnolo, che domina la gara e conclude con tre secondi di vantaggio su Dovizioso. Sul podio anche Vinales, terzo.
LA GARA – Condizioni di pista buone fanno da cornice alla partenza della quindicesima gara della stagione. In prima fila Valentino Rossi, autore di un’ottima performance durante le qualifiche, seguito da Marquez e Lorenzo. La seconda fila è invece occupata dall’italiano Dovizioso, da Crutchlow e da Aleix Espargaro. Terza fila per Vinales, Barbera e Pol Espargaro. Ancora una volta assente Iannone, fermo in seguito alla microfrattura alla terza vertebra toracica riportata dopo una caduta nelle prime libere di Misano.
Al via, Rossi perde la prima posizione e viene sorpassato da Lorenzo e Marquez. Anche Aleix Espargaro supera il Dottore, ma il pilota italiano non ci sta e si riprende la terza posizione. Nel giro successivo, Rossi si fa sotto a Marquez, lo attacca subito, lo passa ma poi va largo e lo spagnolo lo ripassa. È subito duello tra i due. Marquez riesce però ad avere la meglio e si lancia all’attacco di Lorenzo, sorpassandolo. Ora Lorenzo, in seconda posizione, deve fare i conti con Rossi, che insegue la sua scia.
Durante il sesto giro, Rossi riesce a superare Lorenzo, conquistando la seconda posizione. Nel frattempo, Dovizioso passa Espargaro e si piazza in quarta posizione. Ma, al settimo giro, Valentino Rossi cade dalla moto alla cura 10. Nessuna conseguenza per l’italiano, ma la gara è irrimediabilmente compromessa. Il Dottore torna ai box, sale sulla moto di riserva, cerca di tornare in pista, ma vi sono alcuni problemi, per cui scende e si ritira dalla gara.
Dovizioso è ora terzo. Marquez continua intanto ad aumentare il vantaggio su Lorenzo, che sta per essere raggiunto dalla Ducati dell’italiano. Vinales nel frattempo si è avvicinato a Espargaro, è lotta in casa Suzuki. Vinales attacca e passa Espargaro, ma va lungo e perde la posizione, salvo poi riprovarci pochi secondi dopo. Questa volta Vinales riesce nel suo intento e stacca il compagno di squadra, conquistando la quarta posizione.
Marquez è ormai solo al comando. Ha tre secondi di vantaggio ma non accenna a diminuire il ritmo, è determinato a vincere la gara. Al diciannovesimo giro, colpo di scena: dopo Rossi, anche Lorenzo cade dalla sua Yamaha in condizioni analoghe. Nessuna conseguenza per il pilota ma il disastro Yamaha sta per consegnare il titolo a Marquez. Dovizioso sale a questo punto al secondo posto.
Inizia l’ultimo giro, il pubblico è ammutolito: anche a Motegi i tifosi di Rossi e Lorenzo sono tantissimi, d’altronde la scuderia Yamaha è giapponese. Ultime curve per Marquez, che taglia vittorioso il traguardo. Suo il GP del Giappone e suo il terzo titolo mondiale nella classe regina. L’italiano Dovizioso chiude al secondo posto, seguito da Maverick Vinales. Quarto posto per Aleix Espargaro, che precede Cal Crutchlow e Pol Espargaro.
Marc Marquez si laurea campione del mondo con 273 punti nella classifica piloti, accumulando un vantaggio pari a 77 punti su Valentino Rossi, fermo a quota 196. La terza posizione è ancora una volta occupata da Lorenzo, fermo a 182 punti. Quarto posto per Maverick Vinales con 165 punti, seguito da Pedrosa a quota 155 e Dovizioso con 124 punti.
Queste le parole di Marquez al termine della gara: “È una sensazione fantastica, non mi aspettavo di vincere il titolo in Giappone. Dopo la caduta di Rossi ho iniziato a spingere al 100% e quando mi hanno detto che era scivolato pure Jorge mi sono distratto e ho commesso un errore pure io. Che emozione. È davvero speciale tornare al vertice dopo le difficoltà incontrate nella passata stagione ed è un premio per squadra, meccanici e tecnici. Li ringrazio tutti, dedico questo successo a loro e pure a mia nonna che è mancata quest’anno”.
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 162.3 | 42’34.610 |
2 | 20 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 162.1 | +2.992 |
3 | 16 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 162.1 | +4.104 |
4 | 13 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 162.0 | +4.726 |
5 | 11 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 161.4 | +15.049 |
6 | 10 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 161.1 | +19.654 |
7 | 9 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 160.9 | +23.032 |
8 | 8 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 160.5 | +28.555 |
9 | 7 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 160.5 | +28.802 |
10 | 6 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 160.3 | +32.330 |
11 | 5 | 21 | Katsuyuki NAKASUGA | JPN | Yamalube Yamaha Factory Racing | Yamaha | 159.6 | +42.845 |
12 | 4 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Pull & Bear Aspar Team | Ducati | 159.1 | +52.219 |
13 | 3 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 159.0 | +53.783 |
14 | 2 | 53 | Tito RABAT | SPA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 158.9 | +54.760 |
15 | 1 | 73 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Repsol Honda Team | Honda | 158.6 | +1’00.155 |
16 | 76 | Loris BAZ | FRA | Avintia Racing | Ducati | 158.3 | +1’04.440 | |
17 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Ducati Team | Ducati | 156.0 | +1’42.966 | |
18 | 7 | Mike JONES | AUS | Avintia Racing | Ducati | 154.5 | 1 Giro | |
Non classificato | ||||||||
99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 162.3 | 5 Giri | ||
46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 161.3 | 18 Giri | ||
43 | Jack MILLER | AUS | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 158.7 | 18 Giri | ||
50 | Eugene LAVERTY | IRL | Pull & Bear Aspar Team | Ducati | 153.3 | 22 Giri |