Jorge Lorenzo conferma al mondo quello che abbiamo visto nei test invernali. Al momento, sembra che il maiorchino abbia trovato la giusta alchimia tra pneumatici Michelin ed assetto elettronico della moto. Al momento quindi, si conferma il favorito per la gara.
Valentino Rossi, come a ribadire l’importanza dei test, gli si è piazzato dietro con un ritardo di 0.267 secondi: il pesarese ha cominciato meglio del 2015, anno in cui non aveva brillato durante l’inverno. Secondo alcuni piloti la Michelin non permette di essere veloci sin dal primo giro della gara, il che potrebbe rivelarsi un problema per un Lorenzo intenzionato a fuggire.
Il terzo tempo è quello di Andrea Iannone, che dimostra una grande voglia di vincere fin da subito. Il pilota Ducati ha detto chiaramente che il suo scopo è lottare per il podio in tutte le gare ma in Qatar, pista storicamente favorevole alla rossa di Borgo Panigale, quello che conta è la vittoria.
Seguono Hector Barberà (Ducati GP 14.2!), Maverick Vinales che ha scelto il cambio Seamless solo in salita e Pol Espargarò con la Yamaha del Team Tech3. È solo in settima ed ottava posizione che troviamo rispettivamente Dani Pedrosa e Marc Marquez, che hanno dichiarato di aver preso una strada sbagliata durante la messa a punto. In questi giorni si stà parlando molto della piattaforma inerziale IMU concessa alla Honda, un sensore che altre squadre non hanno potuto installare sulle proprie moto.
A chiudere la lista dei primi dieci troviamo Andrea Dovizioso (9°), con qualche problema di chattering -vibrazioni della ruota in percorrenza- e Scott Redding, compagno di squadra di un infortunato Danilo Petrucci in quindicesima piazza.
Durante un’intervista Lucio Cecchinello, patron del team LCR di Cal Crutchlow, ha dichiarato che la Honda ha bisogno di un miracolo.