Superpole. Secondo appuntamento nel gigantesco complesso americano del Miller’s Motorpark, unica pista che ribalta la consueta situazione tra Spies e tutti gli altri: sul circuito americano, infatti, è stavolta Spies a conoscere bene ogni singola curva, mentre tutti gli altri piloti si trovano ad affrontare una pista quasi nuova. Si scende in pista per affrontare la tripla manche della superpole.
Le moto scendono in pista e Ben Spies, padrone di casa, subito ferma il cronometro a 1’49″330, mentre pochi secondi dopo la Ducati di Byrne rovina a terra. Figura molto bene l’americano Hacking, sostituto di Tamada, che a 2 secondi dalla fine della manche batte il tempo del connazionale Spies con 1’49″216. Passano quindi il turno, nell’ordine: Hacking, Spies, Smrz, Fabrizio, Checa, Haga, Rea, Kiyonari, Haslam, Nakano, Byrne, Nieto, Parkes, Biaggi, Kagayama e Scassa.
Nella seconda manche il giapponese ufficiale Honda Kiyonari riesce ad abbassare il tempo ad 1’48″659, cui replica subito Fabrizio con 1’48″594, ma è Spies che piazza un 1’48″319, che rimarrà il miglior tempo dell’intera sezione. Qualche nuvolone e l’eco dei tuoni incombono sul tracciato dello Utah, ma a parte qualche goccia si prosegue come se nulla fosse e nessuno passa alle gomme da bagnato. Biaggi cade e corre a prendere la seconda moto con la quale, però non riuscirà a rimanere in corsa per la terza manche. Altra esclusione d’eccellenza riguarda Nitronori Haga, buttato fuori, a pochi secondi dalla fine della manche, dagli otto che passano il turno e così l’ultimo segmento di superpole avrà come protagonisti: Spies, Fabrizio, Kiyonari, Smrz, Checa, Parkes, Hacking e Byrne.
Ultima sezione, quella in cui si stabilisce l’ordine di partenza. Nessuno scossone, nessuna sorpresa: Fabrizio tenta di salire di posizione, ma Ben Spies sembra avere un passo completamente diverso da tutti gli altri e conquisterà così la settima pole consecutiva, nuovo record dal 1991, davanti a: Checa, Kiyonari, Fabrizio, Smrz, Byrne, Parkes e Hacking.
1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 1’48.344
2 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 1’48.908
3 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 1’49.243
4 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1’49.434
5 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1’49.658
6 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1’49.982
7 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 1’51.328
8 2 Hacking J. (USA) Kawasaki ZX 10R 1’51.438
9 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1’49.516
10 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 1’49.528
11 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1’49.541
12 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 1’49.765
13 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 1’50.114
14 10 Nieto F. (ESP) Suzuki GSX-R 1000 K9 1’50.488
15 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’50.987
16 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1’51.351
17 36 Lavilla G. (ESP) Ducati 1098R 1’50.344
18 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1’50.633
19 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1’50.868
20 31 Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9 1’51.004
21 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1’50.793
22 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 1’50.807
23 98 Zemke J. (USA) Honda CBR1000RR 1’51.072
24 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1’51.166
25 33 Hill T. (GBR) Honda CBR1000RR 1’51.451
26 64 Nigon E. (FRA) Yamaha YZF R1 1’52.137