Al debutto assoluto in Superbike con la nuovissima arma di Borgo Panigale, la Ducati Panigale V4R, Alvaro Bautista ha dettato la propria legge fin dal primo weekend di gara in Australia, a Phillip Island, centrando vittorie a ripetizione anche nei successivi appuntamenti della Thailandia, del Motorland Aragon e di Assen. Una volta giunto a Imola, storica pista da sempre favorevole alle Rosse bolognesi, il copione sembrava già scritto per il pilota spagnolo… che non ha però fatto i conti con il Campione del Mondo in carica, Jonathan Rea. La prima guida del Kawasaki Racing Team, infatti, ha trovato la forza di reagire sul circuito del Santerno, imponendosi davanti a tutti fin dal primo turno di libere del venerdì. Solo la tenacia di Chaz Davies, autore del nuovo record della pista in 1’45”180, gli ha impedito di conquistare anche la Superpole per la successiva Gara 1, dove tuttavia i colpi di scena non sono mancati…
Al via di Gara 1 Rea è stato bravo a controllare la potenza della sua Kawasaki, centrando una partenza perfetta che gli ha permesso di prendere da subito il comando delle operazioni. Davies, di conseguenza, ha dovuto accodarsi in seconda posizione, per poi rallentare la sua andatura a causa di un guasto elettrico sulla sua Ducati. Con una delle due Panigale V4R ufficiali fuori dai giochi, solo Alvaro Bautista poteva tenere testa al quattro volte Campione del Mondo britannico, che tuttavia è stato capace di mantenere un ritmo davvero inarrestabile ed irraggiungibile per lo spagnolo del team Aruba.it Racing – Ducati. Il dominio di Rea nella prima manche è stato assoluto, al punto da tagliere il traguardo con ben otto secondi di vantaggio su Bautista. La battaglia in pista, quindi, si è spostata per il gradino più basso del podio, conteso fino all’ultima curva da Toprak Razgatlioglu, Michael Van der Mark e Leon Haslam. Alla fine è stato il turco del team Kawasaki Puccetti a prevalere sui suoi avversari, centrando un terzo posto che gli mancava dalla prima gara disputata l’anno scorso in terra argentina. Grande rimonta, infine, per il nostro Marco Melandri, che in sella alla sua Yamaha YZF-R1 del team GRT è riuscito a recuperare dalla 12esima posizione in griglia fino alla sesta piazza sotto la bandiera a scacchi.
Nella gara sprint di domenica, corsa sull’asciutto nonostante le previsioni meteo avverse, il copione visto al sabato in Gara 1 si è sostanzialmente ripetuto: nonostante la partenza migliore ottenuta da Chaz Davies, il Campione del mondo in carica Jonathan Rea è passato al comando dopo poche curve e ha iniziato ad imporre nuovamente il proprio ritmo. Stavolta il gallese della Ducati, reduce dalla delusione sofferta in Gara 1, ha tentato di rendere la vita difficile al suo connazionale, senza tuttavia riuscire mai ad impensierirlo del tutto. Anche nella Superpole Race, infatti, Rea è stato capace di arrivare per primo sotto la bandiera a scacchi, tenendo a bada entrambe le Ducati di Davies, secondo, e di Alvaro Bautista, terzo con cinque secondi di distacco dalla Kawasaki numero 1. Male, invece, il nostro Marco Melandri, che dopo l’ottima performance di Gara 1 ha chiuso solamente al 17esimo posto.
A questo punto tutto sembrava pronosticare una terza vittoria in vista di Gara 2 per Jonathan Rea… ma il Campionato delle Derivate dalla Serie non aveva fatto i conti con il maltempo. La pioggia, infatti, ha iniziato a cadere subito dopo la fine della Supersport, bagnando l’asfalto del circuito di Imola. Le condizioni ben presto sono diventate precarie e ciò ha indotto la direzione gara a rinviare più volte la partenza della seconda manche prevista dal programma. A niente è servito il parere dei piloti, che sono scesi in pista al fine di valutare le condizioni di sicurezza: alle 15:30, infatti, la Race Direction ha decretato l’annullamento di Gara 2 e, di conseguenza, la fine del round italiano del Mondiale SBK sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.