Il mondiale MotoGP partirà il 20 marzo, tra circa un mese, ma i test invernali condotti fino ad oggi non lasciano molto spazio a interpretazioni. Quattro Honda nei primi quattri posti, con Casey Stoner e Dani Pedrosa che scendono sotto il muro dei 2 minuti, abbassando di quasi un secondo il record della pista. Ottimo terzo si conferma Marco Simoncelli, mai così efficace nei test pre-campionato e quarto Andrea Dovizioso. Seguono le Yamaha di Ben Spies e Jorge Lorenzo, comunque in grado di mantenere il ritmo gara dei fantastici 4.
Chi invece torna a casa delusa è la Ducati, non solo per le prestazioni ottenute che la portano in decima posizione a 1″ e 8 decimi da Stoner, ma anche perché sembra non si sia ancora trovato il bandolo della matassa e le idee siano piuttosto confuse. Anche nei test precedenti non era andata meglio, ma un po’ c’era il problema spalla (che però riguardava solo Valentino, non gli altri) in po’ l’idea di avere il tempo per recuperare e si ostentava ottimismo. Ora non più, e Valentino non si nasconde dietro un dito: “Non possiamo essere soddisfatti di queste prove perché non abbiamo raggiunto gli obiettivi che volevamo, ovvero chiudere intorno alla sesta posizione e soprattutto con un distacco più ridotto. Invece siamo a un secondo e otto e anche come passo siamo indietro. Se per quanto riguarda la parte elettronica della moto abbiamo delle buone idee e possiamo risolvere i problemi in poco tempo, – aggiunge Rossi – per quanto riguarda la parte meccanica, gli assetti, non sono altrettanto sicuro. Ci abbiamo provato ma non ce l’abbiamo fatta. Anche se posso frenare forte poi faccio fatica a curvare, non riesco ad essere veloce in centro curva e a sfruttare bene la pista. Sicuramente aver fatto solo due giorni invece di tre è stato uno svantaggio perché alla fine oggi abbiamo dovuto rincorrere e nelle ultime due ore abbiamo provato tante cose per cercare di capire il più possibile”.
Chi invece è, giustamente, soddisfatto di quanto fatto è Casey Stoner: “Abbiamo continuato la comparazione del telaio e sono contento di aver finalmente deciso quale usare per la stagione. Abbiamo provato inoltre molte mappature elettroniche relative al freno motore, trovando dei miglioramenti in alcune aree e degli svantaggi in altre. Dovremmo verificare meglio questa cosa. Il telaio scelto risponde bene, indipendentemente dalla messa a punto. Siamo inoltre in grado di adattarlo abbastanza facilmente. Quando andremo in Qatar tra poche settimane, potremo così provare vari set up e acquisire più esperienza. Alcuni cambiamenti possono richiedere tempo, sarà utile lavorare con due moto che montano lo stesso telaio. Il bilancio di questi test è molto positivo. Oggi abbiamo fatto anche una simulazione che copriva quasi la distanza di gara, raccogliendo informazioni importanti. Ogni volta mi sento più comodo sulla moto e non vedo l’ora di andare in Qatar“.
I prossimi test in Qatar saranno il 13 e 14 marzo, solo una settimana prima dell’avvio del motomondiale, sperando che il dottore e la sua équipe sappiano trovare il modo per portarsi almeno più vicini al vertice, non vorremmo dover cercare il numero 46 nella penultima fila dello schieramento…