Di fatto si è inaugurata oggi la stagione MotoGP 2011, quella che a prescindere dal risultato sarà ricordata per l’arrivo di Valentino Rossi sulla Ducati. Dirette tv e siti internet portati al collasso fanno capire quanta attesa ci fosse per questa giornata di test… che forse per i tifosi di “The Doctor” non è andata come speravano.
Ma cominciamo a vedere la cronaca della giornata.
Davanti a tutti, con la M1 in versione 2011, si è confermato Jorge Lorenzo, che già domenica ha dimostrato di aver ben capito questa pista e che l’anno prossimo si presenterà in pista con il numero 1 al posto del “suo” 99… le sorprese arrivano quindi dalle posizioni successive, infatti ad arrivare secondo è Casey Stoner con la sua Honda tutta bianca e con canguro rosso sulla fiancata. Proprio oggi la Honda ha dichiarato che per l’anno prossimo saranno tre le moto ufficiali schierate nel mondiale, cosa che già avvenne nel 1995, e forse la scelta del pilota australiano (già pilota Honda prima di passare in Ducati) si è rivelata corretta… Bisogna anche ricordare che il tempo sul giro singolo è una delle carte vincenti di Casey, se nel 2011 saprà limitare le cadute sarà una bella gatta da pelare per gli avversari. Terzo il miglior debuttante del 2010, Ben Spies, che con la M1 ufficiale dimostra di avere tutte le carte in regola per entrare nell’olimpo della MotoGP, oltre a confermare ulteriormente che Valentino Rossi in questi sette anni ha trasformato il rospo in una principessa. Se poi sia corretto considerare un esordiente il campione del mondo Sbk resta tutto da discutere, ma tant’è.
A seguire il resto del plotone Honda, con nell’ordine Dani Pedrosa, Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso, quest’ultimo impegnato a testare un’evoluzione del telaio 2010. E Valentino? Per trovare il numero 46 bisogna arrivare alla decima posizione.
Valentino Rossi alle 10:55 è arrivato nel box dove ha trovato ad aspettarlo Filippo Preziosi, tutta la squadra capitanata da Jeremy Burgess e il gruppo di meccanici ed ingegneri di Ducati Corse. Alle 11:46 il tester ufficiale, Franco Battaini, ha portato in pista la moto in versione total black per il primo shake down e alle 12:23, Valentino l’ha guidata per la prima volta.
Rossi ha iniziato con la Desmosedici GP11 che montava il motore in versione big bang e poi ha continuato ad utilizzarla per quasi tutta la giornata, lavorando sulle geometrie e sull’assetto. Verso la fine della sessione ha fatto un’ultima uscita con la versione screamer. Nicky Hayden invece ha utilizzato in più run entrambe le versioni del motore, partendo a sua volta con il big bang versione 2011, per poi passare all’altra versione. L’americano ha completato 54 giri con un best di 1’33.882.
Oggi il pilota di Tavullia ha fermato il cronometro con 1″ e 1 decimo di ritardo rispetto al suo ex compagno di squadra… In ogni caso in Ducati c’è entusiasmo, fiducia e ottimismo, come rivelano i primi commenti di Filippo Preziosi: “E’ stata una giornata sicuramente emozionante. La cosa che mi ha colpito maggiormente è stata la positività di Vale e la sua grande capacità di analisi. Oggi ha provato la GP11 con il motore in configurazione big bang partendo con un assetto standard e modificandolo passo dopo passo per adattare la moto al suo stile di guida. Il primo commento che ha fatto quando si è levato il casco è stato un commento positivo sull’erogazione del motore poi una serie di dettagli tecnici impressionanti. Abbiamo scuramente molto da fare per adattare la moto al suo stile di guida però è molto bello e interessante lavorare così. Oggi abbiamo lavorato sulle geometrie e sull’assetto per vedere come risponde la moto e per fare un po’ di esperienza sia con Vale sia con Jeremy (Burgess). Alla fine del turno ha fatto un’uscita con la versione screamer ma le prove comparative del motore le faremo domani: sono due tipi di motore che hanno una caratteristiche di erogazione molto diverse: il big bang ha una curva di coppia più regolare, lo screamer è più aggressivo ma più potente. Nicky oggi li ha provati entrambi per più “run” e questa sera analizzeremo tutti i dati raccolti”