Valentino Rossi è abituato a stupire tutti e a prendere strade coraggiose. Ce lo ha già dimostrato in passato mettendosi sempre in discussione, per un fatto di stimoli, per passione e diciamolo, anche per soldi perché no!?
Ci stupirà ancora una volta questo fine settimana perché con ogni probabilità oggi annuncierà che sabato e domenica correrà al Gp di Germania sul circuito del Sachsenring.
Ad appena 42 giorni dall’incidente del Mugello e con la gamba ancora fragile il pesarese risalirà sulla sua M1 dopo i convicenti test di Brno di martedì con la Yamaha R1 del team Sterilgarda Superbike. Qualcuno ha obiettato che è stato favorito dalla gomma da tempo, dalla pista già gommata da un week di prove e gare e dalle condizioni meteo.
Però il coraggio quello non te lo da ne’ una gomma sotto il sedere ne’ un raggio di sole. E così se uno che ha già vinto 9 campionati del mondo e non ha più tanto da dimostrare a nessuno, reggendosi sulle stampelle per la frattura esposta e scomposta di tibia e perone e con i postumi dell’incidente alla spalla, decide di infilarsi la tuta con tutte le dovute precauzioni del caso e torna in pista perché l’asfalto lo richiama, non importa se si chiama Valentino Rossi e può permettersi di pagare un intero ospedale al seguito, perché è sempre un essere umano che prova emozioni e dolori. E i soldi per quanti possano essere non funzionano come antidolorifici ne’ come stampelle.
Oggi con ogni probabilità ci dirà che sarà al Sachsenring. Sotto la tuta c’è da augurarsi che si infili una placca di titanio spessa e indeformabile perché dovesse succedere qualcosa di brutto ne andrebbe della sua carriera. Tra coraggio e incoscienza il confine è molto sottile.
Ufficializzato l’addio di Stoner alla Ducati e il suo passaggio alla Honda HRC con Pedrosa e Dovizioso (se la Honda non vince un Mondiale con due piloti ci proverà con tre?), è tempo quindi di annunciare l’arrivo di Rossi sulla Desmosedici 2011. Il tempo giusto dovrebbe essere a Laguna Seca domenica 25 luglio.
Tra il pilota di Tavullia e Filippo Preziosi, tra i due c’è una buona amicizia, le cose sono già state organizzate.
C’erano da appianare alcune questioni relative al team. La squadra Ducati-Rossi infatti non potrà essere la stessa che segue Valetino dal dopo Honda. Sicura è la presenza del telemetrista di fiducia mentre non lo seguiranno Davide Brivio e Jeremy Burgess.
Brivio è molto legato alla Yamaha e con difficoltà troverebbe spazio in una squadra che ha già trovato il suo assetto e che deve essere formato.
Per quanto riguarda Burgess, i suoi 60 anni gli suggeriscono che non è il tempo di accettare nuove sfide inoltre la Yamaha gli ha offerto l’opportunità di un ottimo posto nella sua amata Australia.