WRC Australia – presentazione: le dichiarazioni del team Citroën

YVES MATTON, DIRETTORE DI CITROËN RACING:  «Per quest’ultima prova della stagione, vogliamo confermare il livello di performance della C3 WRC su terra. Le speciali del Rally d’Australia sono un terreno su cui è vietato fare prove. In questa situazione, la reattività e l’esperienza del team tecnico saranno fondamentali per stabilire le migliori regolazioni tra le ricognizioni e l’inizio della gara. Considerando i tempi fatti registrare da Kris sulla terra in Spagna e il lavoro effettuato negli ultimi mesi per ampliare le possibilità di sfruttamento della vettura, credo che abbiamo gli strumenti per puntare a un buon risultato. Stéphane e Craig dovranno anche approfittare di questa ultima occasione per dimostrare la loro velocità e confermare la progressione nel corso della stagione».
KRIS MEEKE: «Ho buoni ricordi delle mie tre partecipazioni in Australia. Nel 2015, avevo condotto la gara per due giorni prima di arrendermi alle VW, ma il podio è stato comunque un buon risultato. Quest’anno scoprirò alcune speciali introdotte l’anno scorso, ma non sarà un grande problema perché mi sento a mio agio su questo terreno. Ci sono alcune caratteristiche che non si trovano da nessun’altra parte. Ad esempio, gli alberi nella foresta pluviale sono così alti che la luce filtra solo ogni tanto. I cambi di luminosità complicano la lettura della strada. Sono felice di ritrovare la speciale di Nambucca, una delle più belle della stagione secondo me. Considerando il nostro livello di prestazioni durante i due rally su terra, penso che ce la faremo».
CRAIG BREEN: «Dico spesso che l’Australia è la mia seconda casa: mia sorella vive a Perth, c’è una grande comunità irlandese, ho molti amici e fan. Non vedo l’ora di essere alla partenza del mio secondo rally fuori dall’Europa. So che non sarà facile, perché dovrò imparare un percorso che non cambia molto da un anno all’altro. Le speciali sembrano bellissime ed il comportamento performance della C3 WRC negli ultimi rally infonde ottimismo. Spero che finiremo il 2017 in maniera positiva».
STÉPHANE LEFEBVRE: «Spesso lo si dimentica subito, ma è il nostro viaggio più lungo dell’anno e dobbiamo pensare ad anticipare il fuso orario. Nel 2015, ero venuto per fare le ricognizioni, poi Mads Østberg rimase ferito e il team mi chiese di sostituirlo all’ultimo minuto. Non avevamo il nostro equipaggiamento da gara e abbiamo dovuto rimediare il tutto in poche ore. Senza preparazione, avevo fatto comunque dei tempi buoni, con qualche difficoltà nelle speciali nella foresta, come Nambucca. Tutti vogliono finire questa stagione al meglio. Per quel che mi riguarda, ho l’obiettivo di continuare sulle basi della Spagna, quando ero a 2 decimi al chilometro dai leader».

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