Come avete costruito questa vittoria? «Al termine delle ricognizioni pensavamo che lo stato della strada dopo il passaggio delle auto su terra avrebbe influito sulla classifica della giornata. Eravamo quindi pronti a cogliere l’opportunità offerta dalla posizione di partenza delle nostre auto. Alla fine comunque questo parametro non ha influito molto e nessuno è riuscito ad allungare gli scarti. Alla fine della prima tappa una mezza dozzina di equipaggi era in lizza per la vittoria, con distacchi ridottissimi tra loro. Quando siamo passati all’asfalto, Kris ha preso immediatamente il controllo delle operazioni. In due speciali ha allungato un po’ il vantaggio, e questo gli ha permesso di controllare con tranquillità la gara. Stamattina non ha attaccato particolarmente, ma gli scratch si sono susseguiti, su un terreno particolarmente adatto alla C3 WRC. È una vittoria significativa, perché conquistata con il controllo totale su due tipi di terreno diversi, e in un momento in cui la lotta per il titolo è agguerrita.»
Dall’interno, qual è stato l’approccio di Kris Meeke ? «Vedendo come ha dominato, la sua vittoria potrebbe sembrare semplice, ma invece non è stato così! Direi che il suo approccio si sintetizza in una parola: serenità. Per tutto il week-end non ha quasi mai fatto caso ai suoi tempi o a quelli degli avversari. Ha guidato seguendo il suo feeling, ed è quello che gli riesce meglio. Ha guidato veloce per restare concentrato e ha tenuto un certo margine nei tratti più complicati. Questo gli ha permesso di trovare l’equilibrio giusto. Nessuno ha mai dubitato del fatto che sappia andare veloce o delle sue qualità di leader di un team. »
Questo risultato migliorerà la fiducia del team? «Avevamo bisogno di questo risultato per confermare l’inversione di tendenza che abbiamo intravisto nel Rally di Germania. Questa vittoria evidenzia il lavoro di ognuno e conferma la validità delle decisioni che ho preso dalla fine della primavera. Nonostante gli ostacoli e il tempo necessario per adattarsi a nuovi metodi di lavoro, abbiamo dimostrato che siamo capaci di reagire e che Citroën Racing rimane un team di riferimento nel Campionato del Mondo Rally. Anche l’affidabilità e la resistenza delle auto è stata eccellente.»
Commenti al sesto posto di Stéphane Lefebvre? «È un altro motivo di soddisfazione. Stéphane non ha partecipato agli ultimi due rally WRC e non ha grande esperienza della Catalogna. Il suo compito era reso ancora più difficile dal passaggio da terra ad asfalto, che resetta tutti i riferimenti. In queste condizioni ha fatto una gara convincente, senza commettere errori e migliorando sistematicamente tra i due passaggi. Questo risultato completa la top 5 della Polonia e conferma che sta andando nella direzione giusta. La sua giovane età richiede tempo. »
Dopo questo risultato, quali sono le speranze per il futuro? «Anche prima del 2018 e dell’omologazione delle modifiche tecniche possiamo aspirare ad altri buoni risultati per la fine della stagione. Forse in Gran Bretagna sarà difficile, su un terreno storicamente arduo per Citroën e sul quale il meteo ci sarà avverso. L’Australia invece potrebbe essere un terreno di gioco interessante. Alla luce di quello che abbiamo dimostrato venerdì su terra non ci sono ragioni perché non dobbiamo essere competitivi. »