WRC Svezia 2018: l’intervista a Pierre Budar, Direttore di Citroën Racing.

WRC Svezia 2018: l’intervista a Pierre Budar, Direttore di Citroën Racing. - Foto  di

Vi aspettavate un risultato simile da Craig in questa prova?  “Credo che pochi se lo aspettassero a questi livelli. Naturalmente abbiamo sempre creduto in lui, ma la sua capacità di essere veloce e costante allo stesso tempo ci ha veramente impressionato. L’impresa di questo week end è semplicemente straordinaria! Ha conquistato il secondo posto con grande regolarità, dimostrando un controllo degno di un pilota di grande esperienza. È sicuramente passato a un livello superiore. Tra lui e i rally scandinavi c’è sicuramente feeling! Dopo il terzo posto in Finlandia nel 2016, è proprio in Svezia che sigla il miglior risultato della sua giovane carriera nel WRC.”

È anche la conferma di quanto sia migliorata la C3 WRC… “Infatti, è la dimostrazione che la nostra auto ha del potenziale! Conferma anche la validità del lavoro fatto sulla versione terra dalla scorsa edizione del rally svedese, in particolare sulla geometria delle sospensioni, gli ammortizzatori, la ripartizione della coppia tra gli assali, le regolazioni del differenziale centrale pilotato. La C3 WRC ha chiesto degli sforzi per ampliare la sua gamma di utilizzo, mentre noi miglioriamo costantemente per quanto riguarda il suo set up, come dimostra questo risultato. Infine, è la giusta gratificazione per il team: i ragazzi non si sono risparmiati nei test prima della gara, e hanno fatto letteralmente cinque giorni di test in quattro!”

Cosa pensate delle prestazioni di Kris e Mads? “Il ritorno di Mads nel team è sicuramente positivo. Nonostante la poca esperienza con la C3 WRC ha condotto una gara regolare, e ci ha portato punti preziosi, e un approccio diverso alle regolazioni. A Craig ha certamente dato suggerimenti interessanti per definire il suo set-up. Adesso studieremo insieme le possibilità per replicare l’impresa. Quanto a Kris, la sua gara è stata subito penalizzata dalla posizione di partenza del primo giorno, ma lui ha interpretato perfettamente il suo ruolo di leader provando a recuperare qualche punto nonostante la disavventura. È stato proprio sfortunato, le conseguenze non dovevano essere così pesanti. Ma guardo il lato positivo: potrà beneficiare di un ordine di partenza favorevole in Messico, dove è campione uscente!”

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