WRC Svezia 2018: progressi concreti per il team Citroën.

La storia è abbastanza originale per un irlandese. A soli quindici anni, Craig Breen ha pilotato per la prima volta una vettura da rally su un lago ghiacciato scandinavo, durante uno stage di pilotaggio che gli avevano regalato i genitori per Natale. Da allora il ventottenne pilota ha disputato, sempre sul ghiaccio svedese, la sua prima gara nel 2014 al volante di una WRC, prima di indossare i colori di Citroën Racing nell’edizione 2016 della classica nordica. Forse nasce da qui la sua predilezione per questo “tempio” del ghiaccio, in cui aveva conquistato nel 2017 un quinto posto.

Approfittando della buona posizione di partenza (9°), in questa edizione della prova svedese, ha dimostrato le sue doti di funambolo già nella prima vera giornata di gara, siglando due migliori tempi e concludendo la tappa in quarta posizione, a soli cinque decimi dal podio. Particolarmente a suo agio sulla C3 WRC in queste speciali veloci, ha alzato ulteriormente l’asticella il giorno successivo, conquistando la seconda piazza, e arrivando ad appena 4’’2 dal leader, grazie anche a un terzo scratch. Nonostante una concorrenza agguerrita, domenica, Craig Breen e Scott Martin sono riusciti nell’impresa: con il secondo posto finale siglano il loro miglior risultato nel WRC e danno alla C3 WRC il quarto podio della sua giovane carriera.

Podio a cui puntata all’inizio gara anche Mads Ostberg, che ha concluso a solo 1’’1 dal terzo venerdì sera, a dimostrazione della sua capacità di trovare subito il feeling con la C3 WRC al rientro nel team. Lui che era stato l’ultimo pilota Citroën a salire sul podio in Svezia (2014). Nonostante sia ancora in fase di apprendimento della sua nuova auto, con il sesto posto si è aggiudicato punti importanti per la squadra nel campionato costruttori.

Kris Meeke, da parte sua, aveva come obiettivo quello di incrementare i punti nella classifica del campionato, dopo il ruolo di apripista del primo giorno (4° nell’ordine di partenza). Un piccolo contatto con un muro di neve ha fatto svanire i suoi sogni di successo, e la rottura del turbo della sua C3 WRC lo ha costretto al ritiro.

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