Nella terza ed ultima giornata di gara rientrano in Rally 2 Mads Ostberg e Torstein Eriksen, con la C3 WRC numero 10.
La prima esecuzione della Marmaris è per verificare le note e prendere le misure con le condizioni delle Speciali di Ovacik e Gokce, lasciando per lo più correre la C3 WRC per salvaguardare le gomme in vista dell’impegno cruciale. Il “tono” che si assume nell’ultima, nella Power Stage, è una questione personale, di strategia del Team, di convenienza. Maggiori sono le ambizioni e maggiori sono i rischi che si è disposti a correre.
Al Qassimi e Patterson portano la C3 WRC alla conclusione della gara. Una prova giudicata dallo stesso Al Quassimi: “Uno dei Rally più duri della mia carriera!”.
Ostberg scende sulle strade dell’ultima tappa e dimostra di aver ritrovato il ritmo, non guardando troppo al risultato e cercando solo di ritrovare sulla C3 WRC le sensazioni della prima ora. Almeno quattro equipaggi sono obbligatoriamente disposti a dare tutto nel Power Stage. La C3 WRC è la macchina globalmente più veloce fino all’ultima Speciale, quando il Rally torna a essere “guerra”. Ostberg conclude comunque il Power Stage al sesto posto, e la terza Tappa al secondo assoluto. Un buon risultato, soprattutto vista la singolare evoluzione della corsa, che oltrepassa i punti di rammarico, e porta una nota di buonumore in un bilancio comunque difficile.
Il “raccolto” del Citroën Total Abu Dhabi WRT non è neanche avvicinabile alle aspettative. Restano, filtrate in un week end incredibile, la qualità di alcune indicazioni, in particolare il primo posto conquistato da Breen con la macchina più veloce del lotto nella prima parte del Rally, e l’interminabile serie di disavventure successive, peraltro condivise da una bella maggioranza dei protagonisti.
Il bilancio finale del Rally per il team Citroën potrebbe racchiudersi nelle parole di Ostberg: “Un finale positivo in un week end piuttosto difficile per il nostro team, che meritava sicuramente meglio”.