Moto GP 2009 – Sachsenring – Gara

Circuito difficile e tempo incerto sui cieli di Germania. La pista presenta solo tre curve a destra, cosa che comporta un’usura anomala delle gomme e soprattutto che porta al raffreddamento della spalla meno usata degli pneumatici con conseguente perdita di aderenza. Con queste premesse si scende in griglia e si è pronti alla gara. In prima posizione c’è Valentino che, oltre a voler vincere per questioni di campionato, vuole anche ottenere la sua 101° vittoria e il 159° podio, reord a tutt’oggi imbattuto del leggendario Agostini. Pedrosa invece parte dalla terza fila, ma sia lui che Dovizioso, compagno di squadra HRC, dispongono di un nuovo motore, mentre si segnala l’abbandono dalle gare del team Hernando che lascia così appiedato Sete Gibernau.
Rosso, verde, via!
Valentino non perde tempo ed esce per primo dalla prima curva, mentre alle sue spalle si vede la Honda HRC di Pedrosa schizzare in avanti come un fulmine per posizionarsi dietro alla gomma posteriore di Rossi, senza guardare nessuno in faccia; seguono De Puniet, Stoner, De Angelis e Lorenzo; 3 posizioni dietro Dovizioso, l’altro HRC, tiene aperto il gas e va subito alla caccia della testa della gara, superando in poco tempo sia Capirossi (poco dopo superato anche da Kallio e Hayden) che De Angelis. De Puniet non riesce a tenere il passo dei due piloti che lo precedono e aprendo il gas troppo presto in curva rimedia un brutto high-side che lo porta a rovinare nella ghiaia chiudendo, per fortuna illeso, la gara.
Stoner, gastrite a parte, spinge come un ossesso e si mette davanti a Pedrosa, affacciandosi alle spalle di Rossi, mentre De Angelis riguadagna la posizione poco prima rubatagli da Dovizioso.
I primi 4 in campionato si ritrovano così tutti attaccati: Stoner, Rossi, Pedrosa e Lorenzo, più distante De Angelis che su questa pista di solito ottiene ottime performances. Lorenzo non si sente affatto quarto, e per dimostrare che le sue richieste di maggiori attenzioni rivolte alla sua squadra siano valide, supera Pedrosa, mentre lo spagnolo HRC accusa qualche problema alle gomme e rimane un po’ distanziato, nel frattempo Rossi mette il nuovo record della pista con uno strepitoso 1’22″300.
Dovizioso continua a perdere terreno a causa delle sue gomme terribilmente usurate sulla spalla sinistra, quella più utilizzata, mentre Capirossi riguadagna la dodicesima posizione superando Kallio.
Pedrosa ricomincia a spingere dopo aver fatto rifiatare un po’ l’anteriore, mentre Rossi si sbarazza di Stoner che rimane nel mirino di Lorenzo, che infatti, dopo poco supera la Ducati dell’australiano.
Dovizioso in sesta posizione non riesce più a governare la moto e Melandri, che gli si è attaccato dietro, ne approfitta per superarlo, mentre la Honda della HRC è costretta a ritirarsi; nella testa della gara, intanto, le due Yamaha con Rossi e Lorenzo hanno allungato su Stoner e Pedrosa e viaggiano in tandem. Lorenzo psicologicamente è molto forte e nonostante corra senza antidolorifici per gli acciacchi rimediati a spalla e piede, non risente della presenza di Rossi davanti a sé, anzi sembra esserne galvanizzato, tanto che abbozza qualche pallido tentativo di sorpasso. In una curva cambia tutto nelle prime 4 posizioni: Pedrosa con uno spettacolare 1’22″100 supera Stoner, proprio mentre pochi metri avanti la Yamaha di Lorenzo sorpassa quella di Rossi. Stoner cerca di spingere di più per riprendere Pedrosa, ma ottiene soltanto un lungo.
Pedrosa non riesce ad essere costante: quando spinge affatica la gomma anteriore e deve quindi farla riposare, dopo poco la gomma sembra riprendersi e lo spagnolo può quindi ridare gas, facendo sembrare che vada ad elastico, comunque in una terza posizione ormai consolidata, visto che Stoner con la sua Ducati ufficiale non è riuscito a riagganciare il gruppetto di testa. Proprio negli ultimi giri Melandri si arrabbia con sé stesso per aver perso la sesta posizione dietro a De Angelis, visto che Tony Elias l’ha superato, ma il vero sorpasso è ancora una volta davanti, dove Rossi si rimette dietro il suo compagno di squadra, nonostante entrambi girino in 1’22″200.
Ultimo giro ancora una volta da mozzare il fiato e ancora una volta con protagonisti i due piloti Yamaha: Lorenzo strizza il suo motore alla ricerca di tutta la potenza necessaria per superare Rossi, tenta un sorpasso esterno, ma Valentino ha staccato tantissimo all’ultimo secondo e riapre per primo il gas vanificando il tentativo di Lorenzo che, comunque non molla e tenta una volata finale, regalando al pubblico la bellissima visione delle 2 Yamaha con la ruota anteriore alzata che passano il traguardo quasi appaiate. Rossi consolida così il comando del campionato, eguaglia il record di 159 podi di Giacomo Agostini, ottiene la sua centunesima vittoria e difende ancora la sua posizione di prima guida all’interno del team, impartendo una lezione di esperienza al giovane, esuberante e bravissimo Lorenzo. Lorenzo afferma a fine gara di aver sbagliato strategia e che avrebbe dovuto superare prima Rossi, dimostra una grande forza psicologica che ci fa intravedere ancora molti duelli fra i due. La forza psicologica, infatti, più che l’appartenenza romagnola, come qualche esimio commentatore superficialmente afferma, è la vera forza del marchigiano Rossi che riesce sempre a rimanere concentrato e a trovare nuove energie per proseguire il suo cammino verso la leggenda.

Pos.     Points     Num.     Rider     Nation     Team     Motorcycle     Total time     Km/h     Gap
1     25     46     Valentino ROSSI     ITA     Fiat Yamaha Team     Yamaha     41’21.769     159.752
2     20     99     Jorge LORENZO     SPA     Fiat Yamaha Team     Yamaha     41’21.868     159.745     0.099
3     16     3     Dani PEDROSA     SPA     Repsol Honda Team     Honda     41’24.668     159.565     2.899
4     13     27     Casey STONER     AUS     Ducati Marlboro Team     Ducati     41’31.995     159.096     10.226
5     11     15     Alex DE ANGELIS     RSM     San Carlo Honda Gresini     Honda     41’43.291     158.378     21.522
6     10     24     Toni ELIAS     SPA     San Carlo Honda Gresini     Honda     41’52.621     157.790     30.852
7     9     33     Marco MELANDRI     ITA     Hayate Racing Team     Kawasaki     41’53.070     157.762     31.301
8     8     69     Nicky HAYDEN     USA     Ducati Marlboro Team     Ducati     41’53.495     157.735     31.726
9     7     5     Colin EDWARDS     USA     Monster Yamaha Tech 3     Yamaha     41’54.634     157.664     32.865
10     6     52     James TOSELAND     GBR     Monster Yamaha Tech 3     Yamaha     42’05.695     156.973     43.926
11     5     65     Loris CAPIROSSI     ITA     Rizla Suzuki MotoGP     Suzuki     42’19.144     156.142     57.375
12     4     88     Niccolo CANEPA     ITA     Pramac Racing     Ducati     42’22.308     155.948     1’00.539
13     3     7     Chris VERMEULEN     AUS     Rizla Suzuki MotoGP     Suzuki     42’25.414     155.757     1’03.645
14     2     36     Mika KALLIO     FIN     Pramac Racing     Ducati     42’25.924     155.726     1’04.155
15     1     41     Gabor TALMACSI     HUN     Scot Racing Team MotoGP     Honda     41’22.338     154.391     1 Lap
Not classified
4     Andrea DOVIZIOSO     ITA     Repsol Honda Team     Honda     35’10.150         5 Lap
Not finished 1st lap
14     Randy DE PUNIET     FRA     LCR Honda MotoGP     Honda

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