Mercedes ML 63 AMG – Test Drive. Milano – Arrivano anche Hamilton e Kovalainen, giusto il tempo di mettere la loro firma sul cofano della rarissima SL Black Series, prodotta in sole 350 unità. Poi di corsa a casa, che domani si gira a Monza. Noi invece restiamo al quartier generale Mercedes di Milano per l’inaugurazione dell’AMG Performance Center, il luogo dove il mondo AMG si incontra con il cliente: venditori e tecnici specializzati, istruttori di guida e tutte le vetture della gamma pronte per la prova su strada. E’ da questo raffinato atelier che parte la nostra prova della vettura AMG più venduta in Italia nel corso del 2008. Una suv che si colloca ai piani alti del suo segmento e che conta davvero poche concorrenti capaci di impensierirla. Solo Porsche Cayenne Turbo e BMW X5 M vantano potenze e prestazioni che, almeno sulla carta sembrano paragonabili alle sue.
Basta un’occhiata ad incutere un certo timore reverenziale: è grossa e cattiva, con il kit aerodinamico AMG a spiegare senza imbarazzi che si fa sul serio. Spoiler frontale, grembialatura posteriore, l’inconfondibile calandra AMG, i parafanghi allargati i sottoporta in acciaio e l’impianto di scarico sportivo con quattro terminali cromati. Non serve allenare l’occhio con “aguzzate la vista” della settimana enigmistica, le differenze rispetto ad una ML “borghese” sono lampanti, sfrontate. A completare il quadro ci sono i cerchi in lega da 20 pollici con pneumatici 295/40: piedoni enormi per restare incollati alla strada e per incorniciare, tra le cinque razze lucidate a specchio, dischi freno forati con pinze a sei pistoncini. Ma a fare da contrafforte, a giustificare, tutta questa apparenza c’è un bagaglio tecnologico che rasenta la perfezione.
Il concetto “One man one engine” riassume con precisione la filosofia costruttiva della AMG GmbH e ci offre il pretesto per parlare di uno dei V8 aspirati più potenti del mondo. Traducendo significa che ogni propulsore è affidato alle mani di un solo tecnico che si occupa personalmente di ogni fase del montaggio, con tanto di firma collocata su una targhetta al centro del coperchio del propulsore. Un bel modo per garantire al cliente quel sapore di professionalità artigianale, diventato una vera rarità al tempo della produzione in serie. Un’automobile per pochi, per chi pretende il meglio e se lo può permettere. L’unico vero “difetto” della ML 63 AMG è il prezzo di 112.385 euro. Giustificabile se comparato ai contenuti, ma certamente accessibile a pochi.