+ incentivi, – emissioni
A sostegno della necessità di proseguire con l’ammodernamento del parco circolante, i dati elaborati dagli analisti dell’UNRAE, indicano una riduzione di 8,7 g/km di CO2 nei valori medi ponderati relativi al periodo marzo-novembre 2009 (corrispondente all’applicazione degli attuali eco-incentivi), rispetto ai 13 mesi precedenti (gennaio 2008-febbraio 2009), con il passaggio da 144,5 a 135,8 g/km di CO2.
L’UNRAE chiede che le vetture ammesse alla rottamazione con incentivi siano la totalità delle Euro 2 attualmente in circolazione, che sommate alle Euro 0 ed alle Euro 1 ancora sulle strade, porterebbe l’universo delle auto rottamabili a 13.700.000, pari al 40% dell’intero parco circolante, tutte vetture con almeno dieci anni di vita.
Auto aziendali
L’UNRAE richiama l’attenzione del Governo sulla non sostenibilità di un carico fiscale nettamente superiore alla media europea, soprattutto alla luce di quanto poi viene restituito al cittadino automobilista in termini di infrastrutture e di servizi. All’interno della struttura fiscale che grava sull’intera filiera dell’automobile, l’UNRAE – ha sottolineato il Presidente Casadei – ha allo studio una Proposta di Legge tesa ad un netto miglioramento del trattamento fiscale delle auto aziendali. A questo proposito, giova ricordare che solo in Italia, fra i grandi Paesi europei, vige la quota ammortizzabile del bene-auto limitata al 40%, contro il 100% di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. In aggiunta, nel nostro Paese anche la quota IVA detraibile è solo del 40%. Ricordiamo che nel 2008, ultimo dato ad anno intero, in Italia le vendite a società e ad aziende hanno rappresentato il 31% de mercato, contro il 40% della Francia, il 45% della Spagna, il 58% della Gran Bretagna e il 60% della Germania.