Audi svela la nuova generazione dell’Audi A6 Avant, rinnovando uno dei modelli più iconici e longevi della sua gamma. La rinnovata station wagon tedesca si propone al pubblico con un bagaglio di innovazioni tecnologiche, soluzioni di mobilità avanzate e un design che guarda al futuro senza dimenticare la tradizione.
Un aspetto interessante di questa nuova generazione riguarda il nome. Nei mesi scorsi, la casa dei quattro anelli aveva annunciato una revisione della propria nomenclatura, che avrebbe visto l’assegnazione di numeri dispari (A5, A7) ai modelli con motore a combustione e numeri pari (A4, A6) esclusivamente ai veicoli elettrici.
In base a tale logica, il modello in questione avrebbe dovuto chiamarsi Audi A7 Avant. Tuttavia, la casa di Ingolstadt ha fatto marcia indietro, mantenendo la denominazione A6 per non disperdere l’importante heritage legato a questo nome. Una scelta che sottolinea come, anche in tempi di rapida evoluzione tecnologica, il valore della continuità e della riconoscibilità di un marchio resti fondamentale nella strategia commerciale.
La nuova Audi A6 Avant cresce nelle dimensioni ma non perde in eleganza. Con i suoi 4,99 metri di lunghezza, aumentata di 6 cm rispetto alla generazione precedente, si impone sulla strada con una presenza ancora più autorevole.
Il passo di 2,92 metri, sostanzialmente invariato, garantisce proporzioni equilibrate nonostante l’incremento dimensionale complessivo. La larghezza si attesta a 1,88 metri, escludendo gli specchietti, mantenendo le stesse misure del modello uscente.
Il linguaggio stilistico adottato per la nuova A6 Avant si può descrivere come una sapiente fusione tra l’eleganza della recente A5 Avant e la muscolosità della più sportiva RS6. A prima vista, il frontale cattura l’attenzione con la grande calandra Single-Frame, ora più ampia e incorniciata da prese d’aria dal disegno affilato che conferiscono un aspetto deciso.
Il profilo laterale è caratterizzato da una linea del tetto che scende fluidamente verso il posteriore, creando un effetto quasi da fastback pur mantenendo la vocazione da station wagon. I passaruota bombati, elemento tipico del DNA Audi, esaltano la carreggiata larga e l’impostazione piantata a terra del veicolo.
Ma il design della A6 Avant 2025 non è solo questione di estetica. L’aerodinamica gioca un ruolo fondamentale, con un coefficiente di resistenza (Cx) di appena 0,25, il migliore mai raggiunto da un’Audi Avant con motore a combustione.
Tale risultato è stato ottenuto grazie a numerosi accorgimenti: le feritoie in corrispondenza degli archi passaruota favoriscono la pulizia dei flussi sulle fiancate, le prese d’aria adattive al frontale si aprono e chiudono in base alle necessità, le maniglie a filo carrozzeria riducono le turbolenze, mentre l’ampio estrattore posteriore e lo spoiler sul tetto ottimizzano i flussi d’aria. Persino i cerchi, disponibili da 18” a 21”, sono stati progettati per ridurre l’attrito aerodinamico.
Sul fronte dell’illuminazione, l’Audi A6 Avant 2025 introduce significative innovazioni. Di serie, la vettura è dotata di una firma luminosa a LED con tecnologia “digitale” composta da 48 segmenti per ogni faro.
A richiesta sono disponibili i più avanzati gruppi ottici a matrice di LED, riconoscibili per un pannello in acciaio inox traforato a esagoni che nasconde le luci diurne. Una caratteristica distintiva è la possibilità di personalizzare sia la firma luminosa anteriore che quella posteriore attraverso lo schermo dell’infotainment, scegliendo tra sette design differenti.
Al posteriore, i fanali OLED di seconda generazione sono composti da 198 segmenti per lato, gestibili quasi individualmente, e non si limitano a illuminare ma possono comunicare con gli altri utenti della strada, visualizzando segnali di pericolo quando necessario.
La nuova generazione della sw tedesca porta al debutto una versione evoluta della tecnologia mild hybrid di Audi, denominata MHEV plus. Si tratta di un sistema di elettrificazione più sofisticato rispetto ai tradizionali mild hybrid a 48V, capace di offrire vantaggi importanti sia in termini di prestazioni che di efficienza energetica.
Il cuore del sistema MHEV plus è costituito da tre componenti principali che lavorano in sinergia. Innanzitutto, una batteria a 48V, posizionata sotto il piano di carico del bagagliaio, che immagazzina l’energia recuperata durante le fasi di decelerazione.
A questa si aggiungono due dispositivi elettrici: il generatore di avviamento a cinghia (Belt Alternator Starter o BAS) e il generatore della trasmissione (Powertrain Generator o PTG) con elettronica di potenza integrata. Il primo si occupa principalmente di avviare il motore termico in modo rapido e fluido, mentre il secondo è la vera novità del sistema.
Il PTG consente infatti alla nuova A6 Avant di fare qualcosa che normalmente è prerogativa delle full hybrid: muoversi per brevi tratti in modalità completamente elettrica. Ciò avviene a basse velocità, come durante le manovre di parcheggio, nella guida in città o nel traffico congestionato o quando si procede a velocità costante su strade extraurbane.
In fase di accelerazione o sorpasso, il sistema fornisce un boost aggiuntivo che può arrivare fino a 24 CV di potenza e 230 Nm di coppia, valori che si traducono in una risposta più pronta e immediata del motore termico.
Un altro punto di forza del sistema MHEV plus è la capacità di recuperare energia. Durante le fasi di decelerazione, il PTG funziona come un generatore in grado di recuperare fino a 25 kW di energia, che viene immagazzinata nella batteria a 48V per essere poi utilizzata quando necessario.
Tale tecnologia si integra con un sistema di frenata elettroidraulica che permette di gestire la maggior parte delle frenate leggere e moderate utilizzando solo il motore elettrico, riservando l’intervento dei freni meccanici tradizionali alle sole frenate più intense. Il risultato è un doppio vantaggio: maggiore efficienza energetica e riduzione dell’usura del sistema frenante.
Rispetto alle soluzioni ibride adottate dalla concorrenza, l’Audi MHEV plus si posiziona a metà strada tra le mild hybrid tradizionali e le full hybrid. Se confrontato con il sistema a 48V di Mercedes, offre una maggiore assistenza elettrica e la possibilità di marciare in modalità puramente elettrica, seppur per brevi tratti.
Non raggiunge ovviamente l’autonomia elettrica delle ibride plug-in, ma presenta il vantaggio di una batteria più piccola, che non penalizza eccessivamente lo spazio a bordo e non richiede ricariche esterne.
Più simile alla soluzione adottata da Audi è il recente sistema mild hybrid di Stellantis utilizzato su modelli come la Jeep Avenger e alcune Opel, che integra un motore elettrico nel cambio automatico.
Tuttavia, il sistema del brand tedesco si distingue per una maggiore potenza di recupero energetico e per l’integrazione più stretta con la gestione termica e la dinamica del veicolo.
Al lancio, la nuova generazione dell’Audi A6 Avant propone una gamma di motorizzazioni che bilancia potenza ed efficienza, tutte equipaggiate con la tecnologia mild hybrid MHEV plus. La line-up iniziale si compone di due propulsori principali, uno a gasolio e uno a benzina, entrambi progettati per offrire prestazioni di alto livello contenendo allo stesso tempo consumi ed emissioni.
Il TDI da 2 litri rappresenta il punto d’ingresso della gamma e si rivolge a chi cerca il giusto equilibrio tra brillantezza e parsimonia nei consumi. Con i suoi 204 CV e una coppia generosa di 400 Nm, questo quattro cilindri turbodiesel assicura prestazioni di tutto rispetto: nella versione a trazione anteriore, lo scatto da 0 a 100 km/h viene completato in 7,9 secondi mentre la variante con trazione integrale quattro migliora questo dato portandolo a 7 secondi netti.
La velocità massima si attesta intorno ai 240 km/h per entrambe le versioni. Sul fronte dei consumi, il TDI 2.0 si distingue per valori contenuti, che oscillano tra 5 e 5,7 litri per 100 km nel ciclo combinato per la versione a trazione anteriore mentre la variante quattro richiede tra 5,1 e 5,9 litri per percorrere la stessa distanza.
Chi cerca prestazioni superiori può orientarsi verso il potente TFSI da 3 litri, un sei cilindri a benzina che eroga 367 CV e 500 Nm di coppia massima. Disponibile esclusivamente con trazione integrale quattro, questo motore trasforma la A6 Avant in una vettura dalle prestazioni quasi sportive: lo sprint da 0 a 100 km/h viene liquidato in appena 4,7 secondi mentre la velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h.
Nonostante la potenza esplosiva, i consumi si mantengono ragionevoli grazie al supporto del sistema mild hybrid, oscillando tra 6,9 e 7,8 litri per 100 km nel ciclo combinato, con emissioni di CO₂ comprese tra 156 e 178 g/km (classe energetica F-G).
Guardando al futuro, Audi ha già confermato che la gamma si amplierà nei prossimi mesi con l’arrivo di ulteriori motorizzazioni. Tra queste, particolare attesa circonda le versioni plug-in hybrid, che dovrebbero offrire un’autonomia in modalità elettrica significativamente maggiore rispetto al sistema MHEV plus.
Ma le novità più entusiasmanti riguardano le versioni sportive: la S6 Avant porterà l’esperienza di guida su un livello superiore mentre la top di gamma RS 6 Avant dovrebbe adottare, come la rivale BMW M5 Touring, una tecnologia ibrida plug-in abbinata a un potente motore termico, probabilmente mantenendo l’amato V8 biturbo, seppur in versione elettrificata.
Sul fronte della trasmissione, tutte le motorizzazioni sono abbinate al cambio a doppia frizione S Tronic a 7 rapporti, apprezzato per la rapidità nei cambi marcia e per la fluidità di funzionamento. Per quanto riguarda le opzioni di trazione, il TDI 2.0 è disponibile sia con trazione anteriore che integrale quattro mentre il più potente TFSI 3.0 viene offerto esclusivamente con la trazione integrale.
La variante quattro della nuova A6 Avant può essere ulteriormente arricchita con il differenziale sportivo, un dispositivo che distribuisce in modo variabile la coppia tra le ruote posteriori, migliorando la trazione in accelerazione e la stabilità in curva.
La nuova A6 Avant non si limita a essere un’elegante station wagon premium, ma ambisce a offrire un’esperienza di guida coinvolgente e dinamica. Gli ingegneri di Ingolstadt hanno lavorato per affinare le caratteristiche dinamiche del veicolo, rendendo la nuova generazione più agile e precisa rispetto al modello precedente, senza sacrificare il comfort che ci si aspetta da un’ammiraglia.
Il cuore dell’evoluzione dinamica della nuova vettura risiede nel sistema di sterzo progressivo, ora standard su tutte le versioni. Rispetto alla generazione precedente, l’intero percorso, dal volante alle ruote, è stato riprogettato per essere più diretto e comunicativo.
La barra di torsione è più rigida, il rack dello sterzo è stato imbullonato in modo più solido e i cuscinetti dei bracci oscillanti sono stati irrigiditi. Anche l’angolo di camber sull’asse anteriore è stato leggermente aumentato.
L’insieme di queste modifiche si traduce in una risposta più immediata ai comandi del guidatore e in un maggiore feedback dalla strada, elementi che contribuiscono a un controllo più preciso del veicolo, soprattutto nelle curve veloci.
Per quanto riguarda le sospensioni, la nuova station wagon offre tre differenti configurazioni per adattarsi alle preferenze di guida. La versione standard adotta un set-up con molle elicoidali e ammortizzatori telescopici calibrati per offrire un buon compromesso tra comfort e sportività.
Chi cerca un assetto più dinamico può optare per le sospensioni sportive, che abbassano la vettura di 20 mm e offrono una taratura più rigida per ridurre il rollio in curva e aumentare la precisione di guida.
La soluzione più sofisticata è rappresentata dalle sospensioni pneumatiche adattive, disponibili come optional. Questo sistema permette di regolare l’altezza della vettura in base alle condizioni di guida e consente inoltre di gestire individualmente ciascun ammortizzatore elettroidraulico in funzione di numerosi parametri, come la velocità, le condizioni del fondo stradale e lo stile di guida.
Il guidatore può scegliere tra diverse modalità di guida attraverso il sistema Audi Drive Select, passando da un assetto confortevole per i lunghi viaggi autostradali a uno più sportivo per le strade tortuose, o persino aumentare l’altezza da terra per affrontare strade dissestate senza rischiare di danneggiare il sottoscocca.
Una delle innovazioni più significative è lo sterzo integrale, disponibile come optional in abbinamento alla trazione quattro. Questo sistema lavora con una funzione dinamica la cui velocità di reazione è stata ulteriormente migliorata.
A basse velocità, le ruote posteriori sterzano fino a cinque gradi in direzione opposta rispetto a quelle anteriori, riducendo il raggio di sterzata fino a un metro e rendendo l’auto più agile nelle manovre cittadine e nelle curve strette.
A velocità medie e alte, invece, le ruote posteriori sterzano nella stessa direzione di quelle anteriori, garantendo una maggiore stabilità nei cambi di corsia e nelle curve veloci. Il risultato è un’auto che, nonostante le dimensioni imponenti, si guida con l’agilità di un modello di categoria inferiore.
Per la versione equipaggiata con il potente V6, è disponibile anche il differenziale sportivo quattro. Questo è in grado di distribuire liberamente la coppia tra le ruote posteriori, inviando più potenza alla ruota esterna durante le accelerazioni in curva.
Tale soluzione non solo migliora la trazione, ma contribuisce anche a ridurre il sottosterzo, rendendo la guida più dinamica e coinvolgente. Il differenziale sportivo lavora in sinergia con il sistema di controllo della stabilità ESC e con il selettore di modalità di guida, adattando il proprio comportamento in base allo stile di guida scelto.
La base di tutto questo è la nuova piattaforma PPC (Premium Platform Combustion), che sostituisce la precedente MLB Evo. Questa architettura, condivisa con l’A5, garantisce una rigidità torsionale superiore, elemento fondamentale per una risposta precisa dello sterzo e per il comportamento dinamico complessivo del veicolo.
L’interno della nuova Audi A6 Avant rappresenta un salto generazionale nell’approccio alla digitalizzazione dell’abitacolo. La casa di Ingolstadt ha ripensato completamente l’interfaccia tra guidatore e veicolo, creando un ambiente definito incentrato sull’uomo, ma dominato dalla tecnologia digitale, in linea con quanto già visto sui recenti modelli Q6 e-tron e A5.
Il cockpit si caratterizza per una configurazione a tre schermi, tutti orientati verso il conducente per massimizzare la facilità di utilizzo. Il quadro strumenti digitale da 11.9 pollici si trova nella tradizionale posizione dietro il volante e visualizza tutte le informazioni essenziali per la guida, con la possibilità di personalizzare la visualizzazione secondo le preferenze del conducente.
Al centro della plancia troviamo invece il display principale dell’infotainment, un generoso pannello da 14.5 pollici che funge da hub centrale per il controllo di tutte le funzioni del veicolo, dall’entertainment alla navigazione, dal climatizzatore alle impostazioni di guida.
La vera novità è il terzo schermo da 10.9 pollici, disponibile come optional e posizionato davanti al sedile del passeggero. Questo display è stato progettato con una tecnologia di polarizzazione che lo rende visibile solo al passeggero quando l’auto è in movimento, impedendo al guidatore di distrarsi con contenuti video o altre informazioni non pertinenti alla guida.
Il sistema di infotainment MMI di nuova generazione rappresenta un’evoluzione significativa rispetto al passato. Basato su Android Automotive, offre un’interfaccia utente fluida e reattiva, con tempi di risposta migliorati e una grafica di alta qualità. La connettività è garantita da un modem integrato che mantiene l’auto sempre online, permettendo aggiornamenti via OTA del software e l’accesso a servizi in tempo reale come informazioni sul traffico, meteo e punti di interesse. La compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto è ovviamente di serie, con la possibilità di collegamento wireless.
L’interazione con il sistema può avvenire non solo tramite i display touch, ma anche attraverso l’assistente vocale avanzato. Rispondendo al comando Hey Audi, l’assistente si avvale dell’intelligenza artificiale di ChatGPT per comprendere e rispondere a richieste formulate in linguaggio naturale.
Un elemento di particolare raffinatezza è il tetto panoramico a opacità variabile, una soluzione innovativa che amplia ulteriormente la sensazione di spazio all’interno dell’abitacolo. È suddiviso in nove segmenti che possono passare da trasparenti a opachi con la semplice pressione di un pulsante, formando diversi pattern.
Audi chiama questa funzionalità “tenda digitale“, offrendo ai proprietari la possibilità di scegliere tra un abitacolo inondato di luce naturale, un ambiente completamente ombreggiato o una combinazione di entrambi, adattandosi alle preferenze dei passeggeri e alle condizioni meteorologiche.
La digitalizzazione dell’abitacolo non si limita agli schermi e ai controlli, ma si estende anche all’illuminazione ambientale. Il sistema di illuminazione interna può essere personalizzato con numerosi profili di colore, creando atmosfere diverse a seconda delle preferenze o delle situazioni. L’illuminazione si integra inoltre con i sistemi di assistenza alla guida, utilizzando segnali luminosi per avvisare il conducente di potenziali pericoli o per confermare l’attivazione di determinate funzioni.
Nonostante l’abbondanza di tecnologia digitale, Audi ha mantenuto alcuni controlli fisici per le funzioni utilizzate più frequentemente, come la regolazione del volume audio e della temperatura, riconoscendo l’importanza dell’ergonomia e della facilità d’uso mentre si è alla guida.
La nuova Audi A6 Avant si propone come l’auto ideale per affrontare lunghi viaggi nel massimo comfort. Il claim “first-class travel” utilizzato da Audi per presentare il modello non è casuale, ma riflette l’attenzione maniacale dedicata al benessere degli occupanti, con soluzioni che mirano a trasformare ogni spostamento in un’esperienza premium.
Un elemento chiave di tale esperienza è l’eccezionale isolamento acustico, ulteriormente migliorato rispetto alla generazione precedente. Audi dichiara un incremento del 30% del materiale fonoassorbente senza aggiungere peso alla vettura, un risultato ottenuto grazie all’uso di materiali innovativi e leggerissimi.
Gli ingegneri sono andati oltre, sigillando in modo più efficace le porte e i finestrini, e offrendo anche vetri acustici opzionali per le porte posteriori. Persino il cambio a doppia frizione è stato rivisitato per ridurre il rumore generato dagli ingranaggi.
Inoltre, le auto dotate di cerchi da 19” o superiori sono equipaggiate con assorbitori di rumore con anelli in schiuma che riducono le vibrazioni dell’aria all’interno degli pneumatici. Il risultato è un abitacolo sorprendentemente silenzioso, dove poter conversare a voce bassa anche viaggiando ad alta velocità.
Per gli amanti della musica, l’esperienza sonora a bordo della nuova A6 Avant può raggiungere livelli straordinari grazie al sistema audio premium firmato Bang & Olufsen. La configurazione più avanzata include altoparlanti integrati nei poggiatesta anteriori. Il suono tridimensionale, combinato con l’eccellente isolamento acustico, trasforma l’abitacolo in una vera e propria sala da concerto su ruote.
Sul fronte della praticità, il bagagliaio dell’Audi A6 Avant 2025 offre una capacità di base di 466 litri, che può espandersi fino a 1346 litri abbattendo i sedili posteriori con schema 40:20:40. Di serie, tutte le versioni sono dotate di portellone elettrico, con la possibilità di aprirlo e chiuderlo tramite un gesto del piede sotto il paraurti posteriore, dove una luce di proiezione indica il punto esatto in cui effettuare il movimento. Il piano di carico è dotato di un sistema di binari standard per fissare gli oggetti in modo sicuro durante il trasporto.
Il comfort termico è garantito dal sistema di climatizzazione, disponibile anche nella versione a quattro zone che permette a ciascun occupante di regolare temperatura e flusso d’aria secondo le proprie preferenze.
Per migliorare ulteriormente la qualità dell’aria all’interno dell’abitacolo, è disponibile un pacchetto opzionale che include uno ionizzatore e un sensore per le polveri sottili. Questo sistema purifica l’aria, eliminando allergeni e particelle nocive, e contribuisce a creare un ambiente più salubre, particolarmente apprezzabile durante i lunghi viaggi o in zone ad alto inquinamento.
I sedili, disponibili in diverse configurazioni, sono progettati per offrire il massimo sostegno anche nei viaggi più lunghi. La versione top di gamma include sedili anteriori ventilati e riscaldati con funzioni di massaggio, regolabili elettricamente in 18 direzioni.
Lo spazio per i passeggeri è generoso, con quattro persone che possono viaggiare in totale comfort. Un eventuale quinto passeggero dovrà però fare i conti con un tunnel centrale piuttosto pronunciato. Per i passeggeri posteriori sono disponibili porte USB-C, bocchette dell’aria dedicate e comodi braccioli centrali con portabicchieri.
La nuova generazione Audi A6 Avant si posiziona chiaramente nel segmento premium del mercato, con un listino prezzi che riflette la qualità costruttiva, il livello tecnologico e le prestazioni offerte. Gli ordini sono già aperti, con le prime consegne previste per la fine di maggio.
In Italia, il prezzo di partenza è fissato a 69.350 euro per la versione equipaggiata con il motore TDI 2.0 da 204 CV a trazione anteriore.
La gamma di allestimenti per il mercato italiano si articola in tre livelli principali: Business, Business Advanced ed S Line Edition.