Audi R10

Audi R10. Il prevedibile debutto dei moderni turbodiesel nel mondo delle competizioni è avvenuto, ad opera di una delle case con la maggiore esperienza (ed i migliori risultati) nel campo della propulsione a gasolio. La divisione Motorsport di Audi ha presentato ufficialmente la nuova Audi R10, una monoposto prototipo da un V12 TDI biturbo di 5.5 litri erogante 650 cavalli e la mostruosa coppia di 1.100 Nm. Una vera e propria sfida nel campo del diesel, visto anche l’impiego non certo “tranquillo” per cui nasce questa vettura.
“Beve” meno
Dal punto di vista tecnico le innovazioni sono molteplici, a partire dal sistema di alimentazione che permette di superare ampiamente i 1.600 bar dei motori di serie. La maggior pressione di iniezione massimizza la linearità di funzionamento del propulsore oltre a ridurre i consumi di carburante. Cosa può contare il consumo su di una vettura da competizione? Domanda tutt’altro che banale, alla quale risponde il regolamento del campionato su cui verrà impiegata la nuova Audi R10. Le gare di durata, infatti, non premiano solo la vettura più veloce come tempi sul giro. Svolgendosi nell’arco di parecchie ore le competizioni endurance richiedono un’elevata preparazione per ridurre al minimo le soste sia per il cambio gomme che per il rifornimento.
Ecco quindi che ridurre il tempo perso nelle pause per rifornire avvantaggia un propulsore diesel, relativamente economo. Ma la scelta del motore diesel favorisce anche i piloti che sfruttando l’elevata coppia del V12 TDI possono “permettersi” di utilizzare meno il cambio.
La nuova Audi R10 nasce quindi sotto i migliori auspici, se considera anche che la sua “antenata” R8 ha raccolto parecchi successi nel corso della sua vittoriosa carriera agonistica.

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