BMW i4: la prova su strada della nuova Gran Coupé elettrica

La Casa dell’Elica prosegue la sua corsa inarrestabile verso l’elettrico e già dallo scorso autunno è possibile acquistare in concessionaria la nuovissima BMW i4, versione a batterie della Serie 4 Gran Coupé. Rispetto a quest’ultima le differenze sono notevoli, non solo da un punto di vista estetico ma anche quando è il momento di mettersi alla guida. Noi abbiamo provato la versione più prestazionale, la M50 da 544 cavalli, 795 Nm e 510 km di autonomia: ecco quali sono le nostre impressioni.

BMW i4: COME CAMBIA DALLA SERIE 4

Anche se molto simile, la nuova BMW i4 si rende diversa dalla Serie 4 Gran Coupé per alcune caratteristiche specifiche che vanno a intaccare innanzitutto la sua resa estetica. All’anteriore, infatti, la griglia a doppio rene è “chiusa” ed è utilizzata come sede principale per i sensori della guida assistita, sotto la quale è presente poi il sistema Active Air Flap Control che va a impostare in maniera personalizzata il passaggio dell’aria attraverso le prese in direzione della powertrain.

Differenti anche i passaruota con cerchi in lega aerodinamici, così come il diffusore posteriore realizzato in materiali eco-sostenibili che, insieme ai precedenti, aiuta a raggiungere un valore di Cx di resistenza all’avanzamento pari a 0,24. Per tutto il resto della resa visiva, la BMW i4 è sostanzialmente identica alla versione endotermica da cui deriva; è attualmente proposta in due versioni: eDrive40 e la più aggressiva M50, quest’ultima con sistema frenante M Sport e ripartizione più aggressiva per un feeling di guida sicuramente più emozionante.

BMW i4 2021

BMW i4: ABITACOLO SUPER-TECNOLOGICO

Per quanto riguarda la dotazione nell’abitacolo, la BMW i4 unisce in un unico schermo centrale curvo il Digital Cockpit (da 12,3”) e il sistema infotainment (da 14,9”) derivato dal SUV iX, funzionante sull’ultima versione del sistema operativo BMW Intelligent Personal Assistant. Quest’ultimo consente di utilizzare i comandi vocali per la gestione del climatizzatore e mette a disposizione gli aggiornamenti OTA, nonchè la sincronizzazione della vettura con l’app MyBMW a tecnologia 5G.

Presente all’appello anche un corposo pacchetto ADAS di Livello 2, che include il Front-Collision e il Lane Departure Warning, lo Speed Speed Limit Info, il Park Distance Control e la telecamera di assistenza per le manovre in retromarcia, a cui si aggiunge l’utilissimo Tyre Pressure Monitor che permette il confronto delle condizioni degli pneumatici con i parametri previsti dal costruttore.

BMW i4 2021

BMW i4: TRE SOLUZIONI DI POWERTRAIN

La vera novità della BMW i4, tuttavia, è nascosta sotto il cofano: qui infatti il motore endotermico della Serie 4 Gran Coupé è stato sostituito da una powertrain full-electric ESM (Excited Synchronous Motor) che nella versione eDrive40 a trazione posteriore eroga 340 cavalli e 430 Nm di coppia massima, mentre in quella più sportiva M50 arriva fino a 544 CV e 795 Nm con la funzione “Sport Boost” attiva.

Il pacco batterie per entrambe, invece, ha una capacità di 83,9 kWh e assicura un’autonomia complessiva rispettivamente di 590 (eDrive40) e 510 km (M50) secondo il ciclo di utilizzo WLTP. La ricarica delle celle può avvenire attraverso il sistema di bordo a 11 kW oppure tramite la connessione con le colonnine pubbliche fino a 200 kW… senza dimenticare il recupero di energia in marcia grazie ai particolari settaggi dell’elettronica. A seconda dello stile di guida e delle condizioni del traffico, la eDrive40 recupera fino a 116 kW, mentre la M50 fino a 195 kW.

BMW i4 2021

BMW i4: IMPRESSIONI DI GUIDA

Quello che cambia completamente è quello che troviamo sotto il cofano dove BMW ha abbandonato il tradizionale motore endotermico per ospitarne ben due di elettrici (per la M50 ed un solo per la M40) attraverso cui offre la trazione integrale seguendo la stessa filosofia del Dual Motor di Tesla che ora però è arrivata ai tre motori elettrici per le nuove Model S ed X.

BMW non arriva da neofita alla i4 che rappresenta infatti la sua quinta generazione di sviluppo della motricità elettrica partita quasi 10 anni fa con lo sviluppo della BMW i3 che è stata davvero una svolta importante e forse non sfruttata appieno dalla stessa casa bavarese tanto che i migliori risultati li ha raggiunti nel suo ultimo anno pieno di vita che è stato il 2021.

BMW sul versante elettrico può contare anche sull’importante allenza con la cinese Brilliance attraverso cui produce molti veicoli elettrici a partire dalla iX3 (oltre a tutta la gamma tradizionale) e soprattutto su ingegneri di primo livello che però nascono dalla stessa filosofia della sigla Bayerische Motoren Werke (fabbrica motori bavarese) nata nel 1917 con motori ovviamente a scoppio. Un bel trauma quindi dover lasciare un primato indiscusso per dover ripartire da zero e dover inseguire anzichè essere inseguita con poche speranze di essere raggiunta!

In ogni caso BMW si è tirata su le maniche, investendo grandi risorse con un piano di rilancio elettrico furioso che già quest’anno vede novità importanti come la IX3, la Serie 7 full electric, la iX ed appunto la nostra i4 che abbiamo potuto provare dal cuore di Roma dal loro Store nella centralissima piazza Barberini a pochi passi dal Quirinale fino al Lago di Bracciano.

Come sapete Infomotori dal 2017 raggiunge ove possibile le presentazioni stampa con un’auto elettrica ed anche questa volta il Vicenza – Roma è stato perfetto coprendolo in sei ore con partenza ed arrivo con carica all’80%. Potete quindi immaginare la nostra gioia di poter proseguire la trasferta a bordo di vetture BEV anzichè tradizionali… BMW i4 ci ha sorpreso molto positivamente sia per le finiture e qualità costruttiva (per una BMW non è una novità) sia per il powertrain elettrico davvero brioso con la 40 in grado di erogare 340 CV e la bipower M50 da 544 puledri con due coppie davvero impressionanti pari a 430 e 795 Nm.

Tenuta, scatto, manevvevolezza, divertimento puro che nessuna vecchia BMW M con lo scarico si potrebbe mai sognare di raggiungere rendendo il nostro viaggio romano davvero piacevole.

Quindi sul versante tecnologica automobilistico BMW merita un bel 10 mentre il voto scende parecchio (come capita anche per le sue dirette rivali tedesche) sul versante software ricordando che una vettura elettrica è fondamentalmente uno smartphone su quattro ruote e come sanno tutti gli smartphone di successo sono realizzati da statunitensi, coreani del sud e… cinesi.

Dal navigatore satellitare che ci ha costretto ad attaccare subito il cavo del nostro Iphone per salvarci con Applecar alla resa della batteria e interazione fra hardware e software la differenza è davvero ancora elevata come si nota non tanto dai consumi dichiarati in ciclo WLTP (22,5 – 18.0 kWh per 100 km della M50 che sarebbero ottimi se fossero reali ma appena premete sull’acceleratore ve li scordate e se vi va bene viaggiate a cavallo fra i 130/140 l’autonomia è ancora da migliorare rispetto alla loro diretta rivale Tesla Model 3 Performance che vanta sicuramente finiture inferiori, ma costa come la versione base 40 con un solo motore, ha più autonomia, più accelerazione, più autonomia, software già predisposto per la guida assistita di livello 4 (non utilizzabile ancora in Europa) oltre a disporre di una rete di ricariche di proprietà che ha superato i 50 luoghi e 400 colonnine da 150 a 250 kWh con prezzi decisamente inferiori alle varie Enel X, Eni e simili.

Basta pensare che per il nostro viaggio elettrico (pur con una vettura più pesante e grande) da Vicenza a Roma con una guida sempre brillante ma rispettosa del codice della strada e dei limiti abbiamo fatto una media di 20,5 kWh per 100 km con un clima non ancora primaverile che influenza notevolmente l’autonomia.

BMW i4 vince quindi la Coppa Europa dimostrando di essere un grande brand con grandi ambizioni, ma per la Coppa del Mondo bisogna lavorare ancora molto considerando che stanno per scendere in campo le stesse Apple, Google, Sony e le loro equivalenti cinesi che possono disporre di know how e risorse finanziarie illimitate.

Certamente un punto di forza di BMW sta nella stessa proprietà, da sempre in mano alla famiglia fondatrice che gli consente di ragionare su lungo termine e con scarse influenze politiche interne o internazionali dovute a soci statali tedeschi o cinesi.

Bella quindi la i4, che suggeriamo di provare e comparare con le sue poche avversarie che scotta poi un problema di consegne dovute ai microchip ed altre componenti che la stessa tensione fra Ucraina e Russia ha aggravato come i cablaggi e molte materie prime essenziali per realizzare una vettura elettrica. Solo la Tesla Model 3 si può ordinare on line l’11 marzo e riceverla (anche a casa se volete) entro maggio: tempi che per tutti gli europei oggi sono impossibili proprio per il diverso approccio progettuale dovuto anche al fatto che trasformare una realtà consolidata in pochi anni è un’impresa davvero impegnativa e va fatta con una nuova mentalità ed un approccio molto diverso.

Certamente un bmwista preferirà attendere la i4 qualche mese o magari approfittare del momento per noleggiarsi l’ultima termica bavarese prima di fare il grande passo verso l’elettrico che comunque è riservato per coloro che hanno la possibilità di ricaricare la propria vettura a casa o in ufficio, visto che affidarsi alle colonnine di ricarica in Italia non è davvero consigliabile.

Come sempre, invitiamo anche gli amici delle BMW con la spina (elettriche pure o plug-in ibride) ad iscriversi alla communità di www.Andiamoelettrico.it che conta già oltre 5.000 proprietari (o prossimi ad esserlo) di tutte le marche automobilistiche.

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