Su strada
Veniamo ora al comportamento stradale della nuova Fiat 500C. Il mantenimento di arcate e montanti centrali rende la piccola convertibile Fiat più una “targa” che un avera cabriolet: la rigidità strutturale è pressoché analoga a quella della variante berlina, con tutti i benefici del caso a livello di dinamica. Questa configurazione ha consentito di mantenere invariata, come già detto, l’abitabilità: anche il coefficente di CX (penetrazione aerodinamica) non ha subito peggioramenti nel passaggio tra 500 e 500C. Un dato molto importante tanto per le prestazioni quanto per i consumi di carburante. Una volta al volante della vettura è possibile constatare di persona le buone doti telaistiche. La guida è briosa, in particolar modo nel caso della 1.4 benzina 16V da 100cv. Il confort acustico è notevole, fino a oltre 70 km/h non si avvertono particolari fruscii aerodinamici.
Dal punto di vista strutturale, la 500C è compatta come il modello d’origine (è lunga 355 centimetri, larga 165 cm e alta 149 cm), con il quale condivide tutti e tre i propulsori brillanti ed ecologici: il turbodiesel 1.3 Multijet da 75 CV abbinato ad un cambio meccanico a 5 marce e i due benzina 1.2 da 69 CV e 1.4 da 100 CV, entrambi disponibili con cambio meccanico o robotizzato Dualogic.
Ad ulteriore conferma dell’impegno Fiat per la tutela dell’ambiente e della mobilità sostenibile (Fiat è il costruttore con il minor livello medio di emissioni, 133,7 g/km di CO2), la nuova 500C offre l’innovativo sistema “Start&Stop”. Questo dispositivo, già presente sulla berlina, gestisce automaticamente lo spegnimento temporaneo del motore e il suo successivo riavvio: quando la vettura si ferma, mettendo il cambio in folle e rilasciando la frizione, il motore si spegne; per ripartire è sufficiente reinserire la marcia. Questo contenuto tecnologico consente un notevole risparmio di carburante (fino al 12% sul ciclo urbano ) e riduce sensibilmente l’inquinamento acustico. Il sistema “Start&Stop” sarà disponibile per le varianti a benzina con un costo aggiuntivo di 300 Euro. Il quadro delineato fin quì è assolutamente positivo: possibile muovere una critica alla nuova Fiat 500C: ebbene sì, un piccolo neo c’è: la visibilità posteriore, solo discreta con la capote chiusa e piuttosto limitata a tetto aperto. Nonostante ciò le ridotte dimensioni della vettura abbinate ai preziosi sensori di parcheggio riducono esponenzialmente il rischio di graffiare le preziose plastiche del paraurti.