La Hyundai Ioniq è stata una delle sorprese più interessanti di questo trimestre nell’ampio e variegato mondo delle quattro ruote. Il marchio coreano infatti ha presentato quella che di fatto è la prima vettura configurabile con alimentazione ibrida, plug-in o elettrica. A questo bisogna aggiungere il fatto che Hyundai Ioniq viene venduta ad un prezzo estremamente interessante, anche semplicemente considerando la dotazione tecnica ed il comfort di guida: rispetto ai principali concorrenti a propulsione tradizionale infatti, la Ioniq offre una dotazione superiore a parità di prezzo.
Il motivo, se escludiamo finiture e linea complessiva di alto livello, va ricercato nei diversi sistemi di assistenza alla guida. Ci sono infatti -tra le altre cose- il Cruise Control Adattivo ed il Lane Assist, due accenni a quella che è la guida autonoma. Volendo si possono inserire entrambi, in questo modo l’auto viaggia a distanza di sicurezza rispetto al veicolo che la precede, e corregge automaticamente la traiettoria in caso di sbandate. Se volete approfondire il discorso, qui trovate il nostro Test Drive. In linea teorica quindi, si potrebbe affrontare un viaggio in autostrada senza utilizzare piedi ne mani. A patto di ricordarsi che si rischia di sperimentare la storia “guarda mamma, senza mani” che ci raccontavano da bambini.
Partendo da questo concetto, i progettisti di Hyundai hanno prodotto un prototipo di Ioniq a guida autonoma. Presentata al Salone di Los Angeles 2016, la vettura permette -anche se si tratta ovviamente di una fase sperimentale- di guidare senza il minimo impegno da parte del conducente. Un messaggio d’impatto tanto per il marketing che per la concorrenza, la quale sarà costretta ad adeguarsi in tempi utili al lavoro del marchio di Seul. Il punto di forza della Hyundai Ioniq nella nuova declinazione a guida autonoma è che sfrutta principalmente le tecnologie di cui abbiamo parlato sopra, ovvero sistemi già ampiamente utilizzati sulle vetture al momento in vendita. Questo permette un abbattimento dei costi non irrilevante, specialmente quando si tratta di portare una tecnologia rivoluzionaria come questa ad un pubblico il più ampio possibile.
– Radar frontale per rilevare la posizione relativa e la velocità degli oggetti che si trovano direttamente davanti al veicolo, per gestire al meglio la pianificazione del percorso.
– Tre telecamere per rilevare la vicinanza di eventuali pedoni, la segnaletica orizzontale ed i segnali stradali, per una visione completa dell’ambiente circostante.
– Antenna GPS, per determinare l’esatta posizione di ogni veicolo nelle vicinanze.
– Un’accurata mappatura ad Alta Definizione del territorio (sviluppata da Hyundai MnSoft) per “tracciare” ogni area, garantendo l’accurata precisione della posizione, l’eventuale inclinazione (con annessa gradazione) della strada ed il controllo della larghezza delle corsie.
– Già presente sulla Ioniq in versione Style, il sistema BSD (Blind Spot Detection, controllo dell’angolo cieco) garantisce che anche i semplici cambi di corsia possano essere compiuti in tutta sicurezza.
Chiaramente per il momento si tratta di un prototipo che -anche per semplici motivi legali- non potrà vedere la luce in tempi troppo brevi, ma è un chiaro segnale del lavoro di Hyundai e delle competenze raggiunte dall’azienda negli ultimi anni.