Hyundai Kona Electric 2023 prova su strada e caratteristiche tecniche

A benzina, a gasolio, a Gpl, a metano, ibride mild e ibride full, elettriche. Ce ne sono di tutti i gusti. Ormai il mercato si è ampliato e ognuno può scegliere la vettura che gli è più congeniale, sia dal punto di vista dei consumi, sia da quello ecologico, meno inquinante e a difesa dell’ambiente. E, dopo averle provate tutte, una proprio bisogna sceglierla, se non si vuole restare a piedi o adattarsi ai mezzi pubblici, sempre meno a disposizione in diverse regioni italiane, naturalmente fuori dalle aree urbane affollate.
Ebbene, possiamo affermare che l’ultima vettura provata ci ha proprio soddisfatto, sotto tutti gli aspetti. Senza influenzare le vendite – non spetta certo a noi – vi assicuriamo che con la Hyundai Kona Electric ci siamo davvero trovati a nostro agio. In tutti i sensi.

Partiamo dal modello: Hyundai Kona è un SUV compatto, coreano di concezione, ma sempre più europeizzato (viene costruito in Repubblica Ceca) anche nel design, a trazione completamente elettrica, con un autonomia di 423 km a piena carica. Chiaramente si tratta di un’autonomia nominale, segnata dagli strumenti di bordo, tutta da gestire con il pedale dell’acceleratore, in base allo stile di guida e alla fretta che uno si trova ad affrontare. Resta comunque una grande quantità di chilometri da percorrere, che toglie qualsiasi tipo di apprensione anche ai soggetti più ansiosi, che hanno sempre il terrore di rimanere a piedi.

Autonomia e dati tecnici Hyundai Kona

Nessuna paura quindi, con questa autonomia ormai si va da qualsiasi parte senza problemi, anche per lunghe percorrenze tipo Milano- Ventimiglia o Milano-Trieste, o Firenze o Bolzano. E’ sufficiente una sosta di 3 quarti d’ora dopo circa 200 km (la percorrenza ottimale da non superare per un corretto periodo di riposo, tipo pausa-caffè, per rigenerare membra, occhi e concentrazione) per ottenere da una colonnina FAST (quelle che erogano corrente continua) una ricarica fino all’80% della capienza delle batterie, e poi ripartire.
Un tempo di sosta che non è affatto speso male, tra pit-stop fisiologico, snack, caffettino, eventuale sigaretta e una botta di cellulare tra telefonate, WhatsApp e mail da leggere e rispondere, tutte assolutamente vietate durante la guida.
Rigenerata la vettura e l’autista si riparte alla grande e si viaggia in autostrada a velocità anche sostenuta, sempre entro i limiti imposti. Poi, impostando il cruise control adattivo, che consente attraverso radar e sensori un’andatura di crociera a corretta distanza di sicurezza, si rileva subito un consumo inferiore di corrente, a tutto vantaggio dell’autonomia di esercizio.

Ma quello che più entusiasma della Kona Electric è il pedale dell’acceleratore che, quando viene rilasciato, frena da solo (la frenata rigenerativa) ed evita di adoperare il pedale del freno. Con notevole ricarica elettrica. Non ci vogliono molti chilometri di percorrenza per imparare il giusto equilibrio a far rallentare la vettura alle necessità del momento, così poi la guida diventa praticamente automatica. E tale sistema, chiamato “one pedal”, è validissimo soprattutto nei percorsi extraurbani, su strade statali e provinciali piene di rotonde e semafori, dove riesci a dosare i rallentamenti fino quasi a zero, rilasciando soltanto il pedale dell’acceleratore al momento propizio.
In autostrada poi, se non ti va di usare il cruise control adattivo, ci sono a disposizione le due levette dietro il volante, quelle che servono da cambio manuale nelle vetture con motore termico o ibride. Con le auto completamente elettriche servono invece a modulare il rallentamento progressivo della vettura, conseguente al repentino rilascio del pedale dell’acceleratore. Tirando a sé la leva di destra si affievolisce la frenata indotta dal sistema, mentre con la leva a sinistra – al contrario – si aumenta.
Insomma, davvero un bell’andare. Se poi incontri una ragazza come Samantha, che oltre a prestarsi per alcune foto vorrebbe anche imparare come funziona, il viaggio è ancora più piacevole. E i veloci tempi di ricarica vengono da lei parzialmente compensati dal necessario make-up.

Test drive Hyundai Kona Electric

Dal punto di vista del comfort la Kona Electric va davvero bene, oltre le aspettative, con un rumore moderato dato dal rotolamento delle ruote sull’asfalto, evitabile parzialmente con qualche tipo di pneumatico studiato apposta per le auto elettriche. Con l’asfalto drenante il rumore naturalmente aumenta un pochino, a causa della distanza dell’agglomerato. La berlina coreana sfodera un motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 64 kW/h (c’è anche una versione da 39,2) che sviluppa una potenza di 204 Cv e una velocità massima di 167 km/h e una coppia di ben 395 Nm. Lo spunto da 0-100 km/h lo compie in soli 7,6″. E’ lunga 4,20m e larga 1,80, con una capienza bagagliaio da 332 litri fino a 1.114 a schienali ribaltati.
E’ agile e dinamica, con modalità di guida ECO e Sport. Quest’ultima le permette di schizzare in modo portentoso in caso di necessità e, quando ci sono le possibilità, usufruire di una guida brillante e divertente. Infine, molto utili in questo gelido inverno, il riscaldamento di sedile e schienale, guidatore e passeggero anteriore, come pure del volante, delizioso per riscaldare le mani infreddolite.

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