Incentivi auto 2025: tutto quello che bisogna sapere sull’Ecobonus per microcar

La rivoluzione della mobilità urbana passa anche attraverso i quadricicli elettrici, veicoli che stanno conquistando sempre più le strade delle nostre città. E il 2025 porta una buona notizia per chi desidera acquistarne uno: il ritorno degli incentivi statali dedicati esclusivamente a questa categoria.

Dal 18 marzo 2025, il Governo italiano ha riaperto la piattaforma per prenotare l’Ecobonus 2025, ma con una differenza fondamentale rispetto al passato: gli incentivi sono solo per quadricicli, ciclomotori e motocicli elettrici o ibridi.

Le auto tradizionali restano escluse dal piano nazionale, un segnale chiaro della direzione che ha preso la politica di incentivi alla mobilità.

Per chi sta valutando l’acquisto di una microcar elettrica come la Citroën Ami, la Fiat Topolino o la XEV Yoyo, è il momento ideale. Con sconti che possono arrivare fino a 4000 euro in caso di rottamazione, l’accessibilità a questa tipologia di veicoli non è mai stata così favorevole.

Ma attenzione: i fondi stanziati ammontano a circa 23 milioni di euro e si stanno esaurendo rapidamente. Chi intende approfittarne deve muoversi con velocità, perché il tempo stringe e l’interesse per queste piccole vetture elettriche è in costante crescita.

Citroën Ami 2025

Come funziona l’Ecobonus 2025

L’Ecobonus 2025 nasce da un piano pluriennale avviato nel 2021 con uno stanziamento complessivo di 150 milioni di euro. Per il solo 2025, il Governo ha destinato 30 milioni di euro, di cui circa 23 milioni sono attualmente disponibili per coloro che desiderano acquistare veicoli elettrici o ibridi delle categorie L.

Il meccanismo degli incentivi è piuttosto semplice, ma vale la pena conoscerlo nei dettagli. Per i quadricicli elettrici, l’Ecobonus prevede due possibilità:

  • Uno sconto del 30% sul prezzo d’acquisto (esclusa IVA) fino a un massimo di 3000 euro per chi acquista senza rottamazione.
  • Uno sconto del 40% sul prezzo d’acquisto (esclusa IVA) fino a un massimo di 4000 euro per chi rottama un veicolo classificato Euro 0, 1, 2 o 3.

Per accedere allo sconto con rottamazione, il veicolo da rottamare deve essere intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o a un familiare convivente. Inoltre, dopo l’acquisto, il nuovo quadriciclo deve rimanere di proprietà dell’acquirente per almeno un anno.

Gli incentivi sono validi per gli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2025 e resteranno attivi fino all’esaurimento dei fondi disponibili o comunque non oltre il 31 dicembre 2025. Considerando la rapidità con cui i fondi si stanno esaurendo, potrebbe essere saggio non attendere troppo.

Veicoli ammessi agli incentivi

Non tutti i veicoli possono beneficiare degli incentivi 2025. L’Ecobonus è riservato esclusivamente ai veicoli elettrici o ibridi nuovi delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e.

Per quanto riguarda i quadricicli, le categorie interessate sono due:

  • La categoria L6e, che comprende i quadricicli leggeri, ha caratteristiche ben definite: peso massimo di 350 kg (escluse le batterie per i modelli elettrici), velocità massima di 45 km/h e potenza non superiore a 4 kW. Questi veicoli possono essere guidati a partire dai 14 anni con patente AM. I modelli più noti di questa categoria sono la Ami e la Topolino.
  • La categoria L7e include invece i quadricicli pesanti: peso massimo di 400 kg (che sale a 550 kg per i veicoli destinati al trasporto merci), potenza non superiore a 15 kW e possibilità di essere guidati dai 16 anni in su. Tra i modelli più conosciuti troviamo la Yoyo.

La differenza tra le due categorie non è solo una questione di peso e potenza, ma anche di utilizzo. I quadricicli leggeri sono pensati principalmente per brevi spostamenti urbani mentre quelli pesanti offrono prestazioni leggermente superiori, con velocità che possono raggiungere i 90 km/h in alcuni casi, permettendo anche spostamenti extraurbani su strade secondarie.

Vale la pena sottolineare che i quadricicli pesanti non possono circolare in autostrada o sulle strade extraurbane principali, a meno che non abbiano caratteristiche tecniche specifiche previste dal Codice della Strada.

I modelli più interessanti sul mercato

Il mercato dei quadricicli elettrici è in forte espansione e offre diverse opzioni per chi desidera entrare in questo mondo. Vediamo i modelli più interessanti che possono beneficiare degli incentivi 2025.

La Citroën Ami è indubbiamente la regina di questa categoria. Con un design inconfondibile e dimensioni ultracompatte, è il veicolo ideale per muoversi agilmente nel traffico cittadino. Dotata di un motore elettrico da 6 kW, offre un’autonomia di circa 75 km e una velocità massima di 45 km/h. Il prezzo di listino è di 7990 euro, ma con gli incentivi 2025 scende a 5593 euro senza rottamazione e addirittura a 4794 euro con rottamazione.

Non meno interessante è la Fiat Topolino, la risposta italiana alla Ami. Condivide con quest’ultima la piattaforma tecnica, ma si distingue per un design che strizza l’occhio alla storica Topolino degli anni ’50.

Anche in questo caso, l’autonomia è di circa 75 km e la velocità massima di 45 km/h. Il prezzo di partenza è leggermente superiore rispetto alla Ami, ma con gli incentivi la Topolino diventa accessibile a 7543 euro senza rottamazione e 6761 euro con rottamazione.

Per chi cerca qualcosa di più prestazionale, la XEV Yoyo rappresenta un’alternativa valida nella categoria dei quadricicli pesanti. Con un’autonomia che arriva fino a 150 km e una velocità massima di 90 km/h, è adatta anche a percorsi extraurbani di breve raggio. Il prezzo è più elevato (16.990 euro), ma con gli incentivi scende a 13.990 euro senza rottamazione e a 12.990 euro con rottamazione.

Tra gli altri modelli interessanti troviamo la Microlino, ispirata alla classica Isetta degli anni ’50, che combina un design vintage con tecnologia moderna, offrendo fino a 230 km di autonomia e una velocità massima di 90 km/h. L’Aixam Coupé e la Mobilize Duo completano un panorama di offerta sempre più ricco e diversificato.

La scelta del modello dipende dalle esigenze personali: chi cerca un veicolo esclusivamente per la città potrebbe trovare nella Ami o nella Topolino la soluzione ideale mentre chi necessita di maggiore autonomia e velocità potrebbe orientarsi verso la Yoyo o la Microlino.

Vantaggi dei quadricicli elettrici in città

Le nostre città sono sempre più congestionate e trovare parcheggio è diventata un’impresa. È proprio qui che i quadricicli elettrici mostrano uno dei loro maggiori punti di forza: le dimensioni ridotte.

Con una lunghezza che spesso non supera i 2,5 metri, questi veicoli possono infilarsi in spazi dove un’auto tradizionale non sognerebbe nemmeno di entrare. La Citroën Ami, ad esempio, può essere parcheggiata persino in perpendicolare al marciapiede, occupando lo spazio di un motorino.

Ma i vantaggi non finiscono qui. I costi di gestione sono un altro aspetto che fa pendere la bilancia a favore di questi piccoli veicoli elettrici. Oltre al risparmio sull’acquisto grazie agli incentivi, i quadricicli elettrici hanno costi di ricarica decisamente contenuti.

Con pochi euro è possibile ricaricare completamente la batteria, sufficiente per diversi giorni di utilizzo urbano. Anche l’assicurazione è più economica rispetto a un’auto tradizionale, e la manutenzione è ridotta al minimo grazie alla semplicità meccanica dei motori elettrici.

Un altro aspetto non trascurabile è l’accessibilità per i giovani. I quadricicli leggeri come la Ami e la Topolino possono essere guidati già dai 14 anni con la patente AM, la stessa necessaria per i ciclomotori.

Questo rappresenta una svolta per l’autonomia dei giovanissimi, che possono muoversi in sicurezza senza dover dipendere dai mezzi pubblici o dai passaggi di genitori e amici.

Dal punto di vista ambientale, i quadricicli elettrici contribuiscono a ridurre l’inquinamento nei centri urbani. Zero emissioni allo scarico significano aria più pulita e minore impatto acustico, due fattori che migliorano la qualità della vita in città.

Inoltre, molte amministrazioni comunali garantiscono l’accesso alle zone a traffico limitato e la sosta gratuita sulle strisce blu per i veicoli elettrici, rendendo ancora più vantaggioso l’utilizzo di questi mezzi nel contesto urbano.

Come ottenere gli incentivi

Ottenere gli incentivi per l’acquisto di un quadriciclo elettrico è un processo relativamente semplice, ma richiede alcuni passaggi specifici che è bene conoscere prima di recarsi dal concessionario.

Il primo punto fondamentale da comprendere è che l’utente finale non deve presentare alcuna domanda per accedere all’Ecobonus. È il concessionario stesso a dover prenotare i contributi sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per conto dei clienti. Ciò significa che, al momento dell’acquisto, sarà il venditore a occuparsi di tutta la procedura burocratica.

Quando ci si reca presso un concessionario, è necessario portare con sé un documento d’identità valido e, nel caso si intenda usufruire dello sconto maggiorato per rottamazione, anche i documenti del veicolo da rottamare.

Una volta che il venditore ha verificato la disponibilità dei fondi e prenotato l’incentivo, lo sconto viene applicato direttamente al momento dell’acquisto. Il prezzo che si paga è quindi già al netto del contributo statale.

È importante sottolineare che l’operazione deve essere confermata entro 270 giorni dalla prenotazione dell’incentivo. Ciò significa che, se per qualche motivo la consegna del veicolo dovesse ritardare oltre questo termine, il concessionario dovrà effettuare una nuova prenotazione, a condizione che ci siano ancora fondi disponibili.

Infine, dopo l’acquisto, il nuovo proprietario deve mantenere il possesso del veicolo per almeno 12 mesi. In caso contrario, potrebbe essere chiamato a restituire l’importo dell’incentivo ricevuto.

Limiti e considerazioni

Nonostante i numerosi vantaggi, i quadricicli elettrici presentano anche alcuni limiti che è doveroso considerare prima dell’acquisto.

L’autonomia è certamente uno degli aspetti più critici. La maggior parte dei modelli offre un’autonomia compresa tra i 75 e i 150 km, sufficiente per gli spostamenti urbani quotidiani ma limitante per chi ha esigenze di percorrenza maggiori.

Inoltre, i tempi di ricarica variano da 3 a 8 ore con una presa domestica standard, il che richiede una pianificazione accurata dei propri spostamenti.

Un altro elemento da valutare attentamente è la sicurezza. I quadricicli non sono sottoposti agli stessi rigorosi standard di sicurezza delle automobili. La loro struttura leggera, se da un lato contribuisce all’efficienza energetica, dall’altro offre una protezione inferiore in caso di impatto.

Alcuni modelli più recenti hanno iniziato a incorporare elementi di sicurezza aggiuntivi, ma è bene essere consapevoli che non si tratta di veicoli progettati per viaggiare a velocità elevate o su strade a scorrimento veloce.

Il comfort è un altro aspetto da considerare. Gli spazi interni sono inevitabilmente ridotti, così come l’insonorizzazione e le sospensioni sono spesso più basiche rispetto a un’auto tradizionale. In alcune stagioni, il clima all’interno dell’abitacolo potrebbe non essere ottimale, soprattutto nei modelli entry-level che non dispongono di climatizzatore.

Vale la pena confrontare queste microcar elettriche con le auto elettriche di segmento A. Queste ultime offrono maggiore sicurezza, comfort e autonomia, ma a un prezzo decisamente superiore, anche considerando gli incentivi. La scelta dipende dunque dalle proprie esigenze specifiche e dal budget disponibile.

Infine, occorre valutare con attenzione i contesti d’uso. I quadricicli elettrici sono perfetti per chi vive in città e compie tragitti brevi e frequenti, magari in zone con problemi di parcheggio. Risultano invece poco adatti per chi vive in aree periferiche o rurali e necessita di percorrere quotidianamente distanze significative o strade extraurbane.

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