Prova su strada
Quando ci entri ti senti subito un po’ James Bond, immagini di essere appena uscito dal casinò, ma non negli anni ’60, sarebbe impossibile immaginare questo perché ci si ritrova subito seduti su un mezzo avveniristico: i sedili regolabili in decine di posizioni memorizzabili azionati da eleganti levette cromate, così come elettrico è il posizionamento del volante; a dare quest’impressione sarà anche il sistema multimediale che sembra proprio essere il pronipote del cameriere Jeeves, pronto a passarvi le telefonate, indicarvi la via, mettere della musica dal vostro lettore e tutte quelle piccole viziosità cui ci siamo subito abituati. Non si inserisce la chiave, ma si preme il grande bottone start e laddove non vedevate la leva del cambio e vi chiedevate come scegliere la modalità di guida, spunta un pomellone cromato che sostituisce la obsoleta e antiestetica leva. Il rumore è discreto, ma ringhiante, siete in un salotto elegantemente high tech che però non vede l’ora di essere lanciato ad alta velocità.
La posizione di guida, neanche a dirlo, è eccellente per ogni tipo di guidatore e quando si schiaccia delicatamente l’acceleratore, la XF sinuosamente si avvia per le strade tortuose, scivolando nel silenzio ad eccezion fatta che per la melodia che esce dagli scarichi.
Ma quando l’acceleratore non lo si schiaccia, ma lo si acciacca, proprio come il suo felino di riferimento la XF si carica per un istante sulle zampe posteriori per scattare subito in una corsa adrenalinica, le curve le inghiotte e il controllo di stabilità della casa “DSC” vi aiuta a contenere e ben direzionare la XF in corsa; il cambio è rapido nel passaggio di marcia e volendo si può intervenire con le palette al volante per avere, ad esempio, più frenomotore prima dell’ingresso in una curva.
La cosa che un po’ spaventa è che è talmente silenziosa e discreta che ti ritrovi in autostrada a 180 Km/h convinto di stare ben sotto il limite di velocità, la senti così stabile e isolata che ti viene spontaneo intrattenerti in fitte conversazioni, mentre invece stai sfrecciando via sull’autostrada.
Quando ti fermi e la parcheggi, l’effetto Jaguar è assicurato: si forma un capannello intorno alla tua macchina, ma non composto da pseudocorridori che ti alitano sui vetri, ma da intenditori e distinti amanti dei motori che la ammirano a debita distanza, capendo che anche un alito ne rovinerebbe il design.
Vi potrò sembrare troppo entusiasta, ma non è facile descrivere le sensazioni contrapposte che sa dare una macchina come la XF, bisognerebbe provarla. Proprio per questo Jaguar ha fatto un notevole investimento per dare la possibilità al maggior numero di persone di averla per 24 ore consecutive, cosicché voi stessi possiate confermare o confutare quanto ho scritto, semplicemente iscrivendovi al sito: www.xf-foryou.it