Jeep Compass MY 2026: prime immagini e dettagli tecnici

Stellantis ha diffuso i primi teaser ufficiali della nuova generazione della Jeep Compass, confermando che il debutto globale avverrà in Europa durante la primavera, con la produzione che partirà entro fine anno nello stabilimento di Melfi.

La Compass ha conquistato un ruolo fondamentale nel panorama dei SUV compatti, posizionandosi come un’opzione che unisce il carattere avventuroso tipico del marchio americano con dimensioni adatte alla mobilità europea.

Da quando è stata introdotta, ha saputo ritagliarsi una fetta importante di mercato, attraendo sia gli appassionati storici del brand sia nuovi clienti alla ricerca di un veicolo versatile e dal carattere distintivo.

Debutto europeo con radici italiane

La scelta di presentare globalmente la nuova Compass in Europa nella primavera 2025 non è casuale, ma riflette l’importanza strategica che il Vecchio Continente riveste per il futuro del marchio americano.

Jeep ha infatti confermato che il modello sarà svelato al pubblico europeo in anteprima mondiale, sottolineando un cambio di prospettiva significativo per un brand storicamente legato al mercato statunitense.

Il cuore pulsante di questa strategia sarà la fabbrica di Melfi, dove la produzione prenderà il via entro la fine del 2025. La scelta del sito italiano è un segnale di continuità con la produzione attuale e conferma l’importanza dell’Italia all’interno del piano industriale di Stellantis.

Lo stabilimento lucano, che già produce diversi modelli del gruppo, si prepara a diventare uno dei principali hub europei per la produzione di veicoli basati sulla piattaforma STLA Medium, con la Compass che si configurerà come uno dei modelli di punta.

La situazione appare molto diversa oltreoceano. Secondo quanto riportato dalle fonti, il lancio nordamericano potrebbe subire ritardi, con uno slittamento che potrebbe arrivare fino a un anno rispetto al debutto europeo.

La produzione presso lo stabilimento di Brampton in Canada è stata temporaneamente sospesa mentre il gruppo automobilistico italo-francese rivaluta la propria strategia di prodotto per il mercato nordamericano.

In particolare, sembrano esserci dubbi riguardo l’introduzione della versione completamente elettrica negli Stati Uniti e in Canada, un segnale delle differenti velocità con cui procede la transizione energetica nei vari mercati globali.

Rivoluzione sotto la carrozzeria

Dietro le linee rinnovate della nuova Jeep Compass si nasconde una vera rivoluzione tecnologica, incentrata sulla piattaforma STLA Medium. Si tratta di un’architettura all’avanguardia, progettata da Stellantis per supportare la transizione verso la mobilità elettrificata senza compromettere le prestazioni e le capacità che i clienti si aspettano dai vari marchi del gruppo.

Il pianale è stato concepito con un approccio definito multi energia, capace di accogliere diverse tipologie di propulsione mantenendo intatte le caratteristiche dinamiche e la rigidità strutturale necessarie per un veicolo dalle aspirazioni off-road come la Compass.

La condivisione di questa base tecnologica con altri modelli del gruppo porta con sé numerosi vantaggi. Innanzitutto, permette economie di scala che si traducono in costi di sviluppo e produzione ottimizzati, elemento non secondario in un periodo di transizione energetica che richiede investimenti massicci.

Inoltre, consente alla Compass di beneficiare delle soluzioni già sviluppate e affinate per veicoli come la Peugeot 3008, l’Opel Grandland, la DS 7 e la Citroën C5 Aircross, pur mantenendo il DNA distintivo dello storico marchio americano.

Dalla gestione elettronica avanzata ai sistemi di assistenza alla guida, passando per le soluzioni di connettività, la nuova generazione del SUV americano potrà attingere dal meglio che il gruppo ha da offrire.

Sul fronte motorizzazioni, la gamma si articolerà su tre livelli di elettrificazione. La versione e-Hybrid sarà il punto d’ingresso, con un sistema mild hybrid basato probabilmente su un motore da 1.2 litri e 136 CV, capace di offrire consumi ridotti senza la necessità di ricarica esterna.

Per chi cerca maggiore autonomia in modalità elettrica, ci sarà la variante e-Hybrid plug-in, verosimilmente equipaggiata con un powertrain da circa 194 CV e una batteria ricaricabile dall’esterno.

Al vertice della line-up si collocherà la versione completamente elettrica, disponibile in due configurazioni: una da 213 CV con batteria da 73 kWh e un’autonomia stimata di 529 km e una più performante da 231 CV con batteria da 96 kWh, capace di percorrere fino a 701 km con una singola carica. Indipendentemente dalla motorizzazione scelta, la Compass manterrà la possibilità di trazione integrale su alcuni allestimenti.

Un’offerta a 360°

Nonostante l’evoluzione verso l’elettrificazione, Jeep non intende rinunciare alle capacità off-road che hanno reso celebre il marchio. La nuova Compass è stata infatti sviluppata con l’obiettivo dichiarato di offrire “capacità Jeep a prezzi accessibili“, come sottolineato nel comunicato stampa ufficiale.

Ciò significa che, indipendentemente dalla motorizzazione scelta, il SUV compatto manterrà quella versatilità su ogni terreno che i clienti si aspettano da un veicolo con il badge a sette feritoie. Per le versioni con trazione integrale, è lecito attendersi un’evoluzione dei sistemi di gestione della trazione già visti sulla generazione attuale, con modalità di guida specifiche per diversi tipi di fondi e condizioni climatiche.

La Stellantis STLA Medium, pur essendo condivisa con modelli dal carattere più stradale, è stata adattata per garantire angoli di attacco, uscita e dosso adeguati alle avventure fuori dall’asfalto, oltre a un’altezza da terra sufficiente per affrontare percorsi accidentati.

Sul fronte tecnologico, la Jeep Compass di nuova generazione beneficerà di tutto il know-how del gruppo italo-francese in materia di connettività e sistemi di assistenza alla guida. L’abitacolo ospiterà verosimilmente l’ultima generazione del sistema di infotainment, con un ampio display centrale per la gestione delle funzioni di bordo, compatibilità wireless con gli smartphone e aggiornamenti via OTA.

Il quadro strumenti digitale offrirà una visualizzazione personalizzabile delle informazioni, con grafiche dedicate alle diverse modalità di guida. Sul fronte degli ADAS, ci si può aspettare un pacchetto completo di sistemi di assistenza alla guida di Livello 2, comprensivo di cruise control adattivo, mantenimento attivo della corsia, frenata automatica d’emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti, monitoraggio dell’angolo cieco e assistenza al parcheggio.

La versione 100% elettrica potrebbe inoltre integrare funzionalità specifiche come la pianificazione intelligente degli itinerari con indicazione delle stazioni di ricarica e la gestione remota della carica tramite app dedicata.

Una strategia globale

La decisione di Stellantis di adottare tempistiche e strategie differenti per il lancio della nuova Compass nei mercati europeo e nordamericano evidenzia un approccio sempre più calibrato sulle peculiarità regionali.

In Europa, dove le normative sulle emissioni sono più stringenti e la domanda di veicoli elettrificati cresce a ritmi sostenuti, la priorità viene data al lancio completo della gamma, compresa la versione 100% elettrica.

Il Vecchio Continente rappresenta inoltre un terreno fertile per i SUV compatti premium, segmento in cui la Compass può giocare un ruolo da protagonista grazie al mix di contenuti tecnologici avanzati e heritage del marchio.

Al contrario, il mercato nordamericano mostra dinamiche diverse, con una transizione verso l’elettrico più lenta e una predilezione per veicoli di dimensioni maggiori. Non sorprende quindi il possibile ritardo nel lancio oltreoceano e le perplessità sull’introduzione immediata della versione elettrica, segnali di una strategia commerciale che adatta l’offerta alle effettive richieste dei diversi mercati piuttosto che imporre un approccio uniforme.

All’interno della gamma Jeep rinnovata, la Compass si colloca in una posizione strategica, fungendo da ponte tra i modelli più compatti come la Renegade e l’Avenger da un lato e le più grandi Cherokee e Grand Cherokee dall’altro.