È già in concessionaria da quasi un mese la nuova Mini Cabrio, svelata a inizio primavera sul Monte Argentario, sotto una pioggerellina beneagurante. Ma appena le nubi si sono aperte, via il tettuccio pieghevole (in soli 18″ e in marcia a meno di 30 km orari) per la prima brezza di questa nuova stagione, che speriamo si riveli esaltante.
Una quarta generazione (dopo il debutto nel 1993) più grande, più bella, più performante e con tante novità, tutte da scoprire. Iniziamo con la volumetria, ampliata in lunghezza di 98 mm, in larghezza di 44mm, in altezza di 7 e con il passo più lungo di 28mm. Nonostante queste dimensioni maggiorate la nuova Mini Cabrio è sempre stabile al massimo, agile e divertente come non mai.
Internamente la nuova Mini Cabrio è diventata così più spaziosa e confortevole, con maggiori comodità nei posti anteriori (con sedili a regolazione ampliata) e per i passeggeri posteriori (accesso più comodo e seduta allungata) e naturalmente con un bagagliaio più capiente del 25%, pari a 215 litri a capote chiusa e 160 a capote aperta. Insomma, una quattro posti comoda e sicura per un divertimento di guida a cielo aperto fatto di sportività, efficienza, funzionalità e, perché no, di interconnessione.
Il design esterno è sempre inconfondibile, con un preciso equilibrio tra eleganza raffinata e sportività, dettato da le giuste proporzioni tra superfici muscolose e silhouette dallo slancio dinamico, con i classici stilemi “Mini design“: proiettori circolari e luci posteriori avvolti da cornici cromate, griglia del radiatore esagonale, cornice nera della scocca, elementi tipici degli indicatori direzionali. Inoltre una grande selezione di vernici per la scocca, inclusa la variante presentata in anteprima “Caribbean Aqua” metallizzato. Una tinta davvero molto bella.
Una pregiata capote in stoffa – grande novità per Mini – per la prima volta elettrica, silenziosa, che si apre con due leve e può essere anche parzializzata; con l’aggiunta della versione Mini Yours con l’Union Jack (la bandiera inglese) sulla parte superiore, leggermente grigia su fondo nero.
Gli interni della nuova Mini Cabrio hanno il cockpit a struttura orizzontale, l’unità di visualizzazione, le bocchette di aerazione e i pannelli interni delle porte dalla sagoma circolare o ellissoidale, completati da sofisticati abbinamenti cromatici e mix di materiali. Grande lo strumento circolare centrale con nuove funzioni (con il programma competo di InCarInfotainment) e, come optional, con scenografia di luci LED, tasto start/stop rosso al centro del listello dei tasti Toggle, nella sezione inferiore della consolle centrale.
Nuova anche la generazione di motori, con tecnologia Mini TwinPower Turbo: 3 cilindri a benzina da 102 CV nella versione One Cabrio e 136 CV nella Cooper Cabrio; 4 cilindri a benzina da 192 CV nella Cooper S, motore 3 cilindri diesel da 116 CV nella Cooper D Cabrio, 4 cilindri diesel da 170 CV nella MINI Cooper SD Cabrio.
Non poteva mancare la top di gamma delle versioni compatte aperte, cioè la Mini John Cooper Works Cabrio, dalle performance entusiasmanti, con tecnica di propulsione e di assetto indipendente, sviluppata sulla base di un fondato know-how delle corse, con design della scocca che ottimizza l’afflusso dell’aria di raffreddamento e i valori di aerodinamica. Il propulsore è il più potente della gamma di motorizzazioni Mini con una cilindrata di 2.000 cc, potenza massima di 231 CV e coppia massima di 320 Nm; accelerazione da 0-100 in 6,6″ (6,5 con cambio Steptronic) e ripresa 80-120 in 6,1″.
Interessanti anche le partnership con SuperDuper Hats che ha creato una versione speciale del suo iconico cappello Hobo, da usare con vettura scoperta assieme agli occhiali mascherina Paràchic, ispirati nella forma a quelli dei paracadutisti.
I prezzi della nuova Mini Cabrio partono da 22.900 euro della One per arrivare ai quasi 33.000 euro della Cooper SD; per la Mini JCW bisogna aggiungerne altri 3 mila.
Una vettura dal grande carattere che piacerà sicuramente a giovani e meno giovani di tutta Europa.
Infomotori ha provato una bellissima Mini Cooper Cabrio arancio con strisce longitudinali nere da 136 Cv e cambio manuale, che ha dato parecchie soddisfazioni lungo le strade della Maremma, da Orbetello a Porto Ercole, al Monte Argentario, con la salita al sito dei tralicci con i ripetitori e le grandi parabole. Strade e salite impegnative che la nuova Mini Cabrio ha divorato con la necessaria potenza e in estrema sicurezza, nonostante il tempo piovoso e ventoso.
Testo e foto di Claudio Soranzo