Il cambiamento è arrivato: dopo le prime anticipazioni del mese scorso, oggi Opel ha presentato ufficialmente la nuova Astra 2021, che per la sua sesta generazione è stata completamente rinnovata in ogni suo aspetto. L’estetica è di derivazione Mokka e può quindi contare sull’Opel Vizor, mentre l’abitacolo è ora contraddistinto dal Pure Panel che integra in un’unica superficie il quadro strumenti digitale e l’infotainment touch da 10”. I motori? Anche ibridi plug-in: per ordinarla bisogna aspettare l’autunno, con arrivo previsto nei concessionari per i primi mesi del 2022.
Iniziamo a raccontarvi la nuova Opel Astra 2021 partendo da quello che, guardando le foto presenti in gallery, si nota a un primo impatto: grazie all’eredità della Mokka ora la berlina compatta della Casa tedesca propone un look decisamente più moderno e aggressivo secondo la filosofia stilistica “Bold and Pure“, con la quale ora spicca all’anteriore il ben conosciuto Opel Vizor con logo al centro e gruppi ottici laterali a forma di ala. La sua estensione è per tutta la larghezza della vettura e al suo interno ospita anche i principali sistemi di guida semi-autonoma di Livello 2, tra cui la telecamera anteriore del sistema Intelli-Vision.
Tornando ai fari, questi sono gli ultra-compatti Intelli-Lux LED a tecnologia Pixel Light con 64 elementi per gruppo ottico, provvisti anche della funzione di abbaglianti automatici e accensione selettiva in base alle condizioni di luce dell’ambiente esterno. Liscio e solo con alcune nervature a livello delle minigonne il design delle fiancate, mentre la geometria dell’anteriore la si può ritrovare anche al retrotreno con il logo al centro e le luci a LED ai lati.
Per quanto riguarda le dimensioni, gli ingegneri Opel hanno puntato su un aumento importante sia della larghezza, che è cresciuta di 5,1 cm arrivando a quota 1,860 metri, sia del passo, che ora ha raggiunto la vetta di 2,675 metri (+1,3 cm). Questo rappresenta un grande vantaggio per l’abitabilità di bordo e per la capienza del bagagliaio (di 422 Litri): non cambiano molto invece nè la lunghezza (4,374 metri) nè l’altezza, ridotta solo di 1,5 cm (1,470 metri in totale). Ciò conferma la sua appartenenza al segmento C, rigorosamente con carrozzeria a cinque porte.
Passando nell’abitacolo, la grande novità della Opel Astra 2021 è l’estrema pulizia della sua plancia e la presenza del “Pure Panel“, un pannello che integra in un unico display con trattamento opaco sia il Digital Cockpit che lo schermo del rinnovato sistema infotainment da 10”. Quest’ultimo garantisce sia la compatibilità con le tecnologie Apple CarPlay e Android Auto (anche in modalità wireless) che con i comandi vocali, attraverso i quali è possibile comandare praticamente tutte le funzioni interne della vettura.
L’unica vera eccezione è rappresentata dalla climatizzazione, caratterizzata dalle bocchette dell’aria e dai pulsanti fisici posizionati giusto sotto lo schermo del sistema multimediale. Molto curati anche i rivestimenti dei sedili in tessuto, pelle Nappa o Alcantara, provvisti di certificazione ergonomica AGR per il massimo livello di comfort durante la guida, così come la suite di ADAS per la guida semi-autonoma, che integra l’Intelli-Drive 2.0 con telecamere, sensori e radar volti ad aiutare il pilota nelle situazioni più concitate.
Entrando nello specifico, la nuova Astra 2021 si può fregiare di una telecamera multi-funzione sul parabrezza, altre quattro per ogni lato della vettura (più una al posteriore), cinque sensori radar e due sensori ad ultrasuoni per l’avantreno e il retrotreno. Questi assicurano la massima sicurezza su strada grazie all’intervento della velocità controllata in curva, del cambio di corsia semi-automatico, del cruise control adattivo con funzione Stop&Go, dell’eventuale head-up display, del rilevamento degli angoli ciechi, del riconoscimento dei segnali stradali, del sistema Rear-Cross Traffic Alert e del rilevamento delle mani sul volante per far evitare distrazioni al conducente.
Per quanto riguarda la meccanica, la nuova Opel Astra 2021 si basa sulla piattaforma modulare EMP2 con sospensioni McPherson all’anteriore e barra di torsione al posteriore, con le quali è stato raggiunto un livello più elevato di rigidità torsionale rispetto alla generazione precedente (+14%). Il suo valore aggiunto, inoltre, è dato anche dalla possibilità di impiegare motorizzazioni ibride plug-in, allestite su un 1.6 turbo-benzina con unità elettrica supplementare in grado di raggiungere i 180 oppure i 225 cavalli di potenza e pacco batterie da 12,4 kWh con 50 km di autonomia in modalità Full Electric.
In gamma, ovviamente, saranno disponibili anche i classici propulsori endotermici, sia a benzina (1.2 Litri da 110 e 130 CV) che a diesel (1.5 Litri da 130 CV) abbinati a un cambio manuale a sei marce che, a richiesta, potrà essere sostituito con quello automatico a otto rapporti. Per tutti i dettagli del caso, tuttavia, vi rimandiamo alla prossima puntata, quando Opel snocciolerà completamente i dettagli del listino ufficiale destinato all’Italia.