Su strada
Una tenuta di 800 ettari tra boschi, campi coltivati ed allevamenti è ben più di un’azienda agricola. L’abbazia di Spineto, splendido esempio di recupero storico, ci mette a disposizione un percorso naturalistico davvero eccezionale per varietà e fascino. Quindi bando alle ciance, si gira la chiave e si parte!
L’abitacolo, come già accennato, è veramente ben fatto. Moderno nel disegno, piacevole al tatto e ben organizzato, beneficia di finiture praticamente perfette su ogni fronte. Lo spazio a disposizione è abbondante per tutti e cinque gli occupanti, specie in altezza e lunghezza. Trasversalmente, complice l’importante tunnel centrale, ci saremmo aspettati qualche centimetro in più, ma è il classico pelo nell’uovo.
La presenza di un freno a mano elettronico ha permesso di ricavare un capiente portaoggetti, mentre i sedili reclinabili ed il bagagliaio personalizzabile (dotato pure di torcia asportabile) rispondono ad ogni esigenza di carico.
Abbiamo modo di apprezzare la perfezione dell’abitacolo nel primo tratto di strada, uno sterrato poco impegnativo, ma già all’orizzonte si prefigura una zona sabbiosa dove potremo finalmente mettere alla frusta il Grip Control. Selettore su “Sabbia” e giù il gas: l’auto pattina alternativamente con le due ruote anteriori, entro limiti gestiti dall’elettronica, e si arrampica letteralmente sul terreno cedevole. Anche curvando il sottosterzo rimane limitato, mentre il posteriore (ovviamente) fa un po’ più fatica a seguirci. Un successivo guado enfatizza la motricità in salita, dopo aver impostato il programma “Fango”, come pure un pronunciato scalino da affrontare diagonalmente. In quest’ultimo caso siamo rimasti sorpresi dalla facilità nel superare un ostacolo del genere: essenziale è la gestione del gas, che va premuto senza paura lasciando all’elettronica ogni modulazione.
Non è un 4×4, ce l’hanno ripetuto più volte. Ma in quanto a trazione, versatilità e piacere di guida ci si avvicina oltre ogni più rosea aspettativa. Il motore 2.0 Hdi da 150 cavalli, completamente rinnovato, si dimostra poi perfetto alleato del Grip Control per la sua propensione a spingere forte fin dai regimi più bassi. Anche l’allungo non delude, alla pari della reattività garantita dalla nuova turbina a bassa inerzia. Silensioso e sobrio (stando ai dati di consumo dichiarati, in attesa di una prova più approfondita) è la scelta ideale per la nuova Peugeot 3008.