Pochi veicoli commerciali hanno avuto la storia e il successo del Citroen Jumpy: quando un professionista ha bisogno di un mezzo compatto ma allo stesso tempo dall’ampio vano di carico utile per trasportare più cose contemporaneamente, la scelta ricade proprio su questo veicolo… oppure sui suoi “fratelli” Peugeot Expert, Toyota ProAce e Opel Vivaro.
La storia del Jumpy, infatti, inizia nel 1994 quando una joint-venture tra Fiat e PSA porta alla luce il progetto di realizzare un veicolo commerciale leggero adatto ai lavori di ogni giorno, caratterizzato dalla piattaforma condivisa con i marchi Peugeot, Citroen e lo stesso brand del Lingotto. Nacquero così il Peugeot Expert e il Fiat Scudo al fianco del Jumpy, che nella seconda generazione del 2007 venne commercializzato anche da Toyota con il nome di ProAce.
Il marchio giapponese, di fatto, prese il posto della Fiat per la terza generazione di questo mezzo professionale, presentato ufficialmente nel 2016 al Salone di Ginevra. Il Gruppo FCA, di conseguenza, si chiamò fuori all’epoca per stipulare un nuovo accordo commerciale con Renault, al fine di sostituire lo Scudo con il Talento – sostanzialmente un Trafic re-brandizzato – mentre Citroen continuò la sua partnership con Peugeot e Toyota portando in campo la versione del Jumpy attualmente presente sul mercato.
Da questa sono state ricavate anche le varianti “passeggeri” – nell’ordine il Citroen SpaceTourer, il Peugeot Traveller e il Toyota ProAce Verso – così come quelle provviste di powertrain elettrificata, chiamate rispettivamente e-Jumpy, e-Expert e ProAce Electric. L’ingresso del marchio Opel nell’universo PSA, inoltre, ha portato in scena anche il Vivaro sulla stessa piattaforma del Jumpy, poi diventato Vivaro-e in versione a batterie.
Piattaforma modulare EMP2 da 1.400 kg di carico utile, tre versioni specifiche – furgone a doppia cabina, combi e pianale cabinato – e tre diverse lunghezze per adattarsi a tutte le esigenze lavorative: XS da 4,60 metri, M da 4,95 metri e XL da 5,30 metri. Questa, in estrema sintesi, la scheda tecnica del Citroen Jumpy, che entrando un po’ più nello specifico offre anche un volume totale di carico utile di 6,6 metri cubi e una capacità di traino fino a 2,5 tonnellate – nel caso in cui lo spazio a disposizione non fosse mai abbastanza.
La sua altezza, invece, è limitata a soli 1,90 metri al fine di poter accedere a qualsiasi tipo di luogo coperto (come i parcheggi), mentre la presenza del Moduwork consente di arrivare fino a quattro metri di lunghezza effettiva utilizzabile ripiegando il sedile del passeggero. A seconda della versione scelta, il Jumpy si può trasformare in un classico furgoncino da lavoro (con porte laterali scorrevoli elettriche e automatiche) così come in un lussuoso van allestito da ufficio, sul quale è possibile usufruire anche del tavolino orientabile come scrittoio e dei supporti per tablet e smartphone.
L’abitacolo, dalla seduta rialzata, è arricchito di tutti i comfort di ultima generazione e sotto il punto di vista della tecnologia a disposizione di pilota e passeggeri dobbiamo citare la presenza dell’head-up display e di un pacchetto di ADAS completo e funzionale, comprendente l’Active Safety Brake, lo Smartbeam per la commutazione automatica dei fari abbaglianti, la lettura della segnaletica stradale, il Driver alert che verifica la stanchezza del conducente e il Visiopark come assistente al parcheggio con retrocamera.
Lato motorizzazioni, il Citroen Jumpy viene proposto con motori diesel BlueHDi mentre la variante elettrica Ë-Jumpy offre la valida alternativa di una powertrain da 136 cavalli e 260 Nm di coppia massima, abbinata a un pacco batterie – installato sotto il pianale – dalla capacità di 50 o 75 kWh in grado di offrire rispettivamente un’autonomia di 230 e 330 km nel ciclo di utilizzo WLTP. Tre le modalità di guida, Normal, Eco e Power, mentre sono molteplici le possibilità di ricarica degli accumulatori: dal caricatore di bordo OBC da 7,4 kW alla Wallbox specifica da 11 kW.
Il Citroen Jumpy è il classico furgoncino da lavoro che serve per le piccole-medie imprese a livello europeo: la sua ampia capacità di carico e la sua elevatissima versatilità di utilizzo gli permettono di adattarsi a qualsiasi esigenza, limitando al contempo gli ingombri su strada e quindi presentandosi come un veicolo che, a conti fatti, è capace di destreggiarsi senza problemi anche nelle affollate metropoli italiane.
La presenza di più versioni specifiche, che vanno dal furgone vero e proprio fino al Combi e al cabinato, e di tre lunghezze complessive della carrozzeria (XS-M-XL) sono la dimostrazione che questo veicolo può diventare il vostro compagno ideale quando è ora di rimboccarsi le maniche. Se poi siete particolarmente attenti all’ambiente esiste pure la variante elettrica Ë-Jumpy dall’ampia autonomia residua fino ad oltre 300 km: serve altro per mettersi all’opera e iniziare i propri progetti da imprenditori?