Continua l’aumento dei prezzi dei carburanti a causa del protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina: la situazione è molto delicata e le difficoltà geo-politiche si stanno riflettendo anche in questo settore, che vede un rialzo generalizzato sia per la benzina che per il diesel in entrambe le modalità di somministrazione (servito e self-service).
In base alle ultime rilevazioni, la verde erogata dai dipendenti delle stazioni di servizio italiane ora costa in media 2,010 Euro/litro, con una differenza tra i vari distributori compresa nel range 1,953 e 2,091; per le “pompe bianche”, invece, il prezzo applicato è di 1,913, mentre in modalità self-service scende a 1,863 Euro/litro. Questo valore, tuttavia, sale di qualche centesimo nelle stazioni brandizzate, per una media di 1,879 (tra 1,877 e 1,890).
Non va meglio il diesel, che in modalità self-service viene erogato a 1,753 Euro/litro (no-logo a 1,744) mentre in modalità “servito” arriva addirittura a 1,889 (pompe bianche a 1,793). Più contenuto e marginale l’aumento di GPL e metano, che invece si assestano rispettivamente tra 0,819 e 0,837 (no-logo 0,814) e tra 1,749 e 1,845 Euro/litro (pompe bianche a 1,770).