Skoda ha fatto boom con la sua elettrica Enyaq, il primo SUV 100% elettrico proposto dalla marca low cost del colosso tedesco nata e sviluppatasi nella Repubblica Ceca dove il salario minimo è di 574 euro contro i 1.584 della Germania consentendo quindi di offrire vetture a prezzi molto competitivi. Un pò quello che capita fra Renault e Dacia dove lo stipendio francese è di 1.539 euro contro i 468 euro di un collega rumeno (dati trovati attraverso Google su ricerca “stipendio minimo”).
Con la manodopera ad un terzo Skoda parte decisamente avvantaggiata rispetto alle altre marche europee col secondo vantaggio di poter attingere pure dal magazzino componenti del gigante tedesco. I prezzi della Skoda Enyaq comunque non sono propriamente popolari partendo dai 36.600 euro della standard con pacco batterie da 50 kWh con un’autonomia WLTP da 340 km per arrivare ai 53.650 della 80 4×4 top di gamma con un’autonomia che supera i 500 km. Un prezzo non proprio da low cost considerando che la più blasonata cugina Volkswagen ID4 in allestimento GTX parte da 55.000 euro e la nuovissima Tesla Model Y (con prestazioni, know how e immagine ben superiori) da 61.000 euro, per non parlare delle SUV elettriche coreane Hyundai Kona (da 35.850 a 49.600 euro) e Kia e-Niro (da 35.850) o ancora delle Ioniq 5 e Kia EV6 che staccano la Enyaq a livello tecnologico.
Prezzo giustificato in parte dall’assenza di prodotto che sta allungando gli stessi tempi di consegna e dalla domanda crescente di auto elettriche (non a caso proprio la Dacia Spring ha venduto in Italia quasi 2.000 vetture a settembre ma da vera low cost ad un prezzo inferiore ai 20.000 euro pur avendo un’autonomia di 305 km ed un look da SUV compatto), ma allora ci si aspetta una vettura wow e a difetti zero con una forte attenzione alla stessa formazione ed informazione dei clienti che invece leggendo sui social sembrano poco informati chiedendo aiuto agli altri proprietari (cosa che purtroppo capita un po’ per tutte le marche con venditori che conoscono il prodotto ma non la guida elettrica…).
Leggendo i post dei gruppi europei e italiani si trovano perplessità sui prezzi di accessori che potrebbero essere offerti di serie come il caricatore domestico (proposto invece a 700 euro e con tale cifra si possono comprare wallbox intelligenti) e la stessa opzione ricarica ultraveloce DC fino a 125 kW a 540 euro ci sembra non proprio a buon mercato per una marca low cost che sembra aver deciso di diventare premium partendo dal proprio listino accessori.
La stessa APP MY Skoda riceve qualche perplessità sul fronte della chiarezza da parte di alcuni clienti. Quello che invece stupisce è la debolezza del software che porta allo spegnimento del monitor centrale, problemi di connessione dati, anomalie, bug, oscuramenti totali della strumentazione ed altri difetti che ogni nuova vettura di nuova generazione può scontare.
Sul versante delle ricariche ci ha sorpreso notare che pochissimi clienti della Enyaq sappiano che Skoda offra dei wallbox prodotti dalla Elli (che fa parte sempre del gigante germanico) chiedendo agli altri owner suggerimenti sulle migliori wallbox presenti sul mercato. Stupisce pure guardare alcune foto di neoproprietari che attaccano la loro ricarica domestica schuko su una presa esterna priva di protezione o su prese visibilmente datate e non in grado di sopportare cariche continue per tutta la notte perchè nate magari 30 anni fa per dare corrente ad un piccolo lampadario col pericolo di un cortocircuito… Probabilmente nessuno in Concessionaria gli ha chiesto dove caricavano e pochi si sono fatti dare una foto del futuro punto di ricarica.
Per compensare queste ombre, bisogna ad onor del vero che molti neopossessori mostrano grande stupore e piacere per il comportamento stradale di questa SUV Elettrica che come tutte le vetture con la spina hanno una coppia fulminea che offre accelerazioni e scatti davvero sorprendenti specie per chi era abituato ad oneste turbodiesel.
La rivoluzione elettrica ha quindi colpito anche Skoda che sta riscuotendo importanti consensi che andrebbero meglio seguiti offrendo consulenze più mirate ed attente con dei feedback ai neoproprietari che sono i loro stessi miglior ambasciatori se curati correttamente. Proprio ieri in un centro commerciale accanto ad una colonnina di ricarica abbiamo spiegato ad un neoproprietario di una Skoda Octavia plug-in che quando la colonnina è verde significa che è attiva e quando la luce diventa blu sta caricando la sua vettura, aiutandolo ad effettuare correttamente la prima ricarica… Ma ogni giorno ci troviamo di fronte a persone in difficoltà che confessano di aver ricevuto le chiavi, due veloci istruzioni e via all’avventura…
Insomma la Skoda Enyaq è una elettrica promettente con peccati di gioventù che vanno eliminati quanto prima!