Toyota ha annunciato l’uscita della versione 2021 di Mirai, la berlina ibrida costruita sulla piattaforma modulare GA-L che arriva in una nuova versione rivista e migliorata sia nelle prestazioni sua per quanto riguarda il conforto degli occupanti. L’auto, proposta a un prezzo di 66.000 euro, punta ad aumentare di 10 volte le vendite globali di Mirai nel modo.
La priorità nel progetto Toyota Mirai 2021 è stata quella di migliorare la sua autonomia rispetto al modello di prima generazione e di andare oltre le distanze tipicamente raggiunte dai veicoli elettrici a batteria. L’aumento della potenza e della capacità dei serbatoi di idrogeno, il miglioramento dell’efficienza e la nuova aerodinamica hanno permesso di raggiungere un’autonomia di guida di circa 650 km, con un valore indicativo del +30%. La vettura è stata costruita sulla piattaforma modulare GA-L di Toyota il che ha permesso di rendere l’abitacolo più ampio, con cinque posti a sedere e un migliore bilanciamento dei pesi. Un ulteriore beneficio è che permette di montare tre serbatoi di idrogeno ad alta pressione.
Questi sono disposti a T, il più lungo in senso longitudinale e centrale sotto il pianale del veicolo, con due serbatoi più piccoli posizionati lateralmente sotto i sedili posteriori e il bagagliaio. Insieme possono contenere 5,6 kg di idrogeno, contro i 4,6 kg degli attuali due serbatoi della Mirai. La loro posizione contribuisce al baricentro inferiore dell’auto ed evita di compromettere il vano di carico. I serbatoi hanno una struttura più robusta e multistrato e sono altamente efficienti dal punto di vista del peso – l’idrogeno rappresenta il 6% del peso combinato del carburante e dei serbatoi.
Il nuovo stack di celle a combustibile Toyota e il convertitore di potenza a celle a combustibile (FCPC) sono stati sviluppati appositamente per l’uso con la piattaforma GA-L. I progettisti sono stati in grado di riunire tutti gli elementi del telaio dello stack (comprese le pompe dell’acqua, l’intercooler, l’aria condizionata e i compressori d’aria e la pompa di ricircolo dell’idrogeno) con ogni parte resa più piccola e leggera, migliorando allo stesso tempo le prestazioni. L’involucro dello stack stesso è stato reso più piccolo utilizzando la saldatura per attrito allo stato solido, riducendo la distanza tra la cella a combustibile e l’involucro. La potenza massima è passata da 114 kW a 128 kW. Le prestazioni in condizioni di basse temperature sono state migliorate con l’avvio ora possibile a partire da -30˚C. L’attenzione all’innovazione e al miglioramento di ogni componente ha consentito di ridurre il peso del 42% ma di aumentare la potenza del 12%. Le nuove misure includono il riposizionamento del collettore, la riduzione delle dimensioni e del peso della cella, l’ottimizzazione della forma del separatore di canale del gas e l’utilizzo di materiali innovativi negli elettrodi.