Udite udite, tra le 100 classificate da CAM, Center of Automotive Managment, come novità ingegneristica del 2015 nel settore Automotive è apparsa la Toyota Mirai. La nuova berlina a idrogeno a zero emissioni è la nuova innovazione del decennio che ha declassato oltre 8.000 vetture emerse a partire dal 2005.
Le migliori 100 sono state individuate dal team CAM, con sede a Bergisch Gladbach e diretto dal Dr. Stefan Bratzeldal sulla base di apprezzamento di mercato e capacità espressiva. Importante elemento di distinzione nella Toyota Mirai sono le celle a combustibile di cui è equipaggiata che alimentano il motore elettrico da 114 kW/155 CV. L’uscita ufficiale in Giappone nell’inverno 2014 ha dimostrato come, il pacco celle in dotazione trasforma l’idrogeno in elettricità destinandola al motore elettrico.
Ma i riconoscimenti non finiscono con il modello Mirai perchè un’altra Toyota ha ricevuto una premiazione per le sue prestazioni: la Prius Plug-in. Prima vettura prodotta in serie nel mondo degli ibridi, la Prius Plug-in percorre 100 chilometri con soli 2,1 litri di carburante e 5,2 kW/h di elettricità diventando così la terza in classificata nella sua categoria. Caricarla non è mai stato così semplice, basta attaccare la spina a una normale presa di corrente domestica, anche a quella del soggiorno.
E’ comunque bene ricordare che i 2,1 litri di benzina nei primi 100 chilometri iniziano a bruciare quando la macchina ha terminato i 5,2 kW di energia. Questi dati, legittimati da un regolamento europeo un pò troppo “filo costruttore”, sono stati calcolati su una vettura che “viaggia” su un banco rullo e non su strada trafficata. Quindi, se i test vengono effettuati su prati vellutati e alte quote, come potrebbero i risultati non essere inevitabilmente bassi?!
Toyota Prius Plug-in resta indubbiamente una vettura tecnologicamente all’avanguardia ma le prestazioni dai super poteri li lasciamo ai Supereroi della Marvel. Il caso dieselgate evidentemente non insegna, fornire dati precisi e veritieri all’automobilista (mediamente dal 25% al 60% in più del dichiarato in omologazione) sembra ancora molto lontano dal presente.
A settembre, la Toyota Mirai è arrivata anche in Italia e si è comunque da subito fatta riconoscere per la sua grande autonomia di guida, i rapidi tempi di rifornimento e l’attenzione per l’ecologia e l’impatto ambientale. Per saziare anche i gusti femminili, a queste uniche caratteristiche sono state abbinate la comodità e il piacere di guida che ci si aspetta da una vettura spaziale.