La nuova Peugeot 208 è una delle proposte più innovative del 2020. Lo è per il design futuristico e di rottura, la tecnologia di bordo e le tre alimentazioni disponibili: l’auto viene infatti venduta con alimentazione a benzina, Diesel ed elettrica.
Peugeot 208 è un’istituzione. Se le auto si vendessero in base alla loro storia, questo modello avrebbe un primato mondiale. La serie 2 del marchio è la più longeva tra quelle attualmente sul mercato, avendo debuttato con la 201 nel 1919, esattamente 90 anni fa. Fu anche l’occasione con cui Peugeot brevettò la nomenclatura a tre cifre (intervallate dallo zero, la classica formula x0y) che costrinse Porsche a ribattezzare la propria sportiva 911 -e non 901 come fu inizialmente presentata a Stoccarda.
Ma dato che i successi non si costruiscono (solo) sulla base del proprio passato, Peugeot 208 ha scelto la via dell’innovazione. Le tre cifre dell’auto si ritrovano nelle tre alimentazioni in cui è disponibile: al tradizionale motore a benzina Peugeot affianca un Diesel (nel quale crede ancora) e l’elettrico puro. Così, come per altre vetture derivate dalla medesima piattaforma, è possibile scegliere l’alimentazione più adatta alle proprie esigenze. Un risultato certamente importante se si considera che linee e proporzioni rimangono pressoché invariate.
Per le nostre due settimane di prova ci è stata affidata la versione top di gamma a benzina, vale a dire una GT Line equipaggiata dal PureTech tre cilindri da 1,2 litri e 130CV abbinato all’ottimo cambio automatico ad 8 rapporti EAT8. Ecco come va, quanto è curata e cosa offre rispetto alla concorrenza.
Perché acquistare una GT Line? Beh, inanzitutto, per il gruppo ottico Full LED all’anteriore. Intendiamoci, nell’allestimento Like (14.950€) i fari tradizionali sono ben disegnati, ma se vuoi una nuova Peugeot 208 la vuoi con quella sorta di artiglio felino divenuto in fretta segno distintivo del marchio francese. Rispetto alla versione uscente, con il cofano sagomato per metterne in risalto la parte centrale, sulla nuova 208 le linee sono più aperte così da far sembrare la vettura più larga e bassa.
La GT Line ha poi bei cerchi in lega da 17″ su cui sono montati pneumatici con spalla bassa da 45mm e 205mm di larghezza, numeri inequivocabilmente improntati ad un assetto sportivo. Bello il badge sul terzo montante, un po’ moda degli ultimi anni ed un po’ un forte richiamo alle 205 GTI dell’epoca. Per quanto riguarda il posteriore poi, svetta un generoso alettone integrato ed uno scarico corposo. Belli e rifiniti i fanali, mentre il fendinebbia dalla forma riuscita perde la funzione basculante caratteristica delle vecchie versioni.
Insomma, design riuscito e personale. Personalmente la fascia nera ad unire i due fanali sembra poter invecchiare più in fretta del resto dell’auto, ma nel complesso si integra bene con il posteriore, spezzando il bel Giallo Faro di serie su questa vettura.
Cloche per i comandi, manetta per gestire la potenza e pulsantiera per azionare l’autopilota. L’i-Cockpit di Peugeot 208 è un omaggio agli aerei da combattimento, un effetto riuscitissimo ottenuto combinando elementi tipici dell’aeronautica al mondo dell’automobile. E la nuova strumentazione tridimensionale aggiunge un tocco di classe -ampiamente personalizzabile- a garantire il tanto ricercato ‘effetto wow’, video sopra per credere. Gli interni sono quindi moderni e sportivi, con assemblaggi ben riusciti (principalmente materiali plastici a riprendere carbonio ed alluminio) a creare un ambiente dinamico.
Bella anche la scelta di integrare gli indicatori di direzione nella cornice forata della strumentazione, così come il generoso display dell’infotainment da 10 pollici (ma sono disponibili anche le versioni da 5″ e 7″) leggermente rivolto verso il conducente e completo di Apple CarPlay e Android Auto: vi basterà collegare il vostro smartphone alla presa USB per vederlo proiettato nello schermo del sistema e, per chi avesse un apparecchio compatibile, c’è anche la ricarica induttiva.
Molto apprezzabili i comandi fisici a tastiera e la manopola per regolare l’audio, così come i tasti a feedback aptico per navigare nell’infotainment posti poco sopra. Peccato manchino comandi altrettanto fisici per impostare la temperatura del climatizzatore, ma i comandi base (AC Max, OFF, Ricircolo e sbrinamento) fanno comunque parte della pulsantiera. Il tunnel centrale integra poi la scenografica leva del cambio, il pulsante del freno di stazionamento ed il selettore di guida a tre modalità. Completano il tutto due portabicchieri ed il bracciolo con un pozzetto piuttosto capiente.
I sedili sono sportivi e avvolgenti, ben rifiniti in questa versione ma non esasperati, mentre al posteriore si sta comodi in 2, stretti in 3.
Siamo al volante della versione top di gamma per quanto riguarda le versioni alimentate a benzina, rappresentato dal tre cilindri PureTech da 1.2 litri e 130CV. Una certezza, specialmente con l’automatico EAT8 di Peugeot completo di palette al volante. La seduta è alla giusta altezza (non ci sono regolazioni elettriche) e la parte superiore del volante non ostruisce la visuale della strumentazione come accadeva (a volte) con la versione uscente. Le tre modalità di guida cambiano sostanzialmente il carattere della vettura. Se in versione “Eco” la macchina risulta docile e silenziosa, una volta passati a Sport (la Normal ha, secondo noi, poco motivo d’essere…) il sound proiettato all’interno dell’abitacolo si fa più poderoso e la risposta appare più pronta in quanto il cambio alza i regimi di cambiata.
Un dualismo che, a conti fatti, permette di godersi la città ed il misto alla stessa maniera. L’auto riprende bene da ferma e, anche se non punta ad impressionare, offre più del necessario per affrontare semafori e ripartenze dove, oltretutto, si innesca lo Start&Stop. Sul veloce invece si apprezza quel tocco di sportività regalato dai tecnici alla nuova 208, che offre un asse anteriore solido ed un comportamento poco sottosterzante. Certo, gli pneumatici a spalla bassa amplificano questo carattere e, con cerchi da 16 e una gommatura più standard, il comportamento dovrebbe risultare più morbido sulle asperità.
Una delle grandi rivoluzioni della nuova Peugeot 208, poi, è legata alla tecnologia. In termini di ADAS l’auto offre tutto ciò che ci si aspetterebbe (ma a volte non si trova) su di una berlina premium. Peugeot ha fornito la 208 di un sistema di guida autonoma di livello 2 (il massimo consentito per legge) con cui si possono fare interi viaggi pensando solo a tenere le mani sul volante: l’auto accelera e frena regolandosi su chi abbiamo davanti, effettua piccole correzioni di sterzo e ci avvisa se c’è un’altro mezzo in corrispondenza del famigerato angolo morto. Questo sistema va utilizzato esclusivamente in autostrada ed in superstrade a scorrimento veloce e, in alcune situazioni, riduce drasticamente la stanchezza provocata dai lunghi periodi alla guida. Non mancano poi un sofisticato assistente al parcheggio con diverse telecamere ed il Lane Keeping Assist.
Nel complesso Peugeot ha giocato un tris pesante per tutti gli altri giocatori presenti al tavolo: qualità, tecnologia e stile sono carte contro le quali è difficile ribattere. I risultati di vendita hanno sempre l’ultima parola, ma il passo in avanti rispetto alla versione uscente è più che mai vistoso.
Finora vi abbiamo parlato della versione a benzina, ma va sottolineato ancora una volta che 208 è la prima Peugeot ad offrirsi anche in versione elettrica e Diesel.
Tra i motori a benzina è possibile scegliere versioni da 75CV, 100CV e 130CV, in ogni caso erogati dall’ottimo tre cilindri Peugeot e disponibili sia con cambio manuale a 6 marce che con il già citato EAT8. Discorso diverso per il Diesel, offerto nell’unica variante BlueHDI da 100CV con cambio manuale e additivo diesel AdBlue. L’elettrico infine sviluppa 100kW di potenza che, tradotti in 136CV, rappresentato il top di gamma in quanto a potenza per la nuova gamma 208, una maniera di Peugeot per puntare i riflettori sulla nuova versione zero.
Per quanto riguarda gli allestimenti sono quattro sia per benzina e Diesel (Like, Active, Allure, GT Line) che per l’elettrico (Active, Allure, GT Line e GT), con prezzi che partono dai 14.950€ per la entry level a benzina ed arrivano agli oltre 38.000€ della GT a zero emissioni. Una forbice davvero ampia che permette a Peugeot di intercettare un’ampia fascia di clienti, da chi cerca un’auto cittadina per andare in ufficio a chi, invece, vuole puntare sull’elettrico senza stravolgere le proprie abitudini. Per vedere i prezzi nel dettaglio di nuova Peugeot 208 vi rimandiamo al nostro listino.
Nei 4 metri di lunghezza (4.055mm) di una Peugeot 208 non ti aspetteresti di trovare tanta qualità. E invece Peugeot dimostra che osare un po’ di più può portare a grandi risultati. Al momento, dal nostro punto di vista, è una delle proposte più concrete sul mercato per chi sia in cerca di una compatta tuttofare. L’elettronica avanzata divora i lunghi viaggi e le dimensioni compatte avvantaggiano in città, mentre sul misto si difende bene grazie ad un assetto che (per quanto neutro) strizza l’occhio alla sportività.