Volkswagen Passat Variant 2.0 TDI DSG – Long Test

Su strada Presa confidenza con le misure generose della station wagon di Wolfsburg, inseriamo la chiave alla destra del volante con comandi integrati e la premiamo a fondo. Il 2.0 TDI prende vita, e non possiamo fare a meno di evidenziare un certo borbottìo a freddo: la situazione migliora (e di molto, credeteci) una volta raggiunta la temperatura ideale, stabilizzandosi su frequenze poco invadenti. Come avrete ben capito dall’icipit di questo Test, la cosa che più ci ha sorpreso positivamente è la trasmissione automatico-sequenziale DSG. Gli elogi a questo cambio si sprecano, da parte di tutta la stampa specializzata, e percorrendo più di qualche chilometro non possiamo che rincarare la dose. Le cambiate sono istantanee, sia in scalata che in accelerazione, e nemmeno sui percorsi più tortuosi si incorre nei “vuoti” tipici delle soluzioni tradizionali. Il motore è sempre in presa, ed i suoi picchi di esuberanza vanno a braccetto con la perfetta gestione elettronica del DSG. Per una volta ci sbilanciamo in un consiglio spassionato: con un automatico così, perchè scegliere il manuale?
Dancing queen Nonostante le dimensioni generose, Volkswagen Passat Variant si dimostra agile tra le curve, complice un assetto non troppo molleggiato e cerchi da 17 pollici con gommatura 235/45. La dinamica è solida, sempre affidabile e discreta nelle correzioni elettroniche, mentre il comando dei freni non patisce nell’uso a pieno carico per merito anche del freno motore garantito dal DSG. Il carattere da passista emerge in autostrada, dove con un filo di gas si viaggia in sesta demandando la gestione della velocità di crociera al cruise control. Dal benzinaio, infine, si rimane piacevolmenti sorpresi da percorrenze medie prossime ai 7 litri/100 km.
Quanto costa? La versione da noi testata, in allestimento Sportline con l’aggiunta di quanto mente umana possa desiderare, raggiunge la ragguardevole cifra di 39.700 euro. Se però vi “accontentate” della 2.0 TDI DSG Sportline, e non cedete alla tentazione di sfogliare l’attraente catalogo optional, è sufficiente un assegno da 32.715 euro. Soldi veramente ben spesi, per una vettura che, seppur derivata da una segmento C (Golf) garantisce prestazioni vivaci, consumi accettabili e finiture signorili.

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