Nuovo Mercedes Vito: allestimenti e versioni

Il Mercedes Vito si presenta con un look inconfondibile. Il design non è tuttavia fine a sé stesso. Con un valore di Cx di 0,32, la bassa resistenza aerodinamica contribuisce a ridurre i consumi di carburante e a migliorare le prestazioni di marcia. La carrozzeria del Vito trasmette inoltre già a un primo sguardo una sensazione di qualità elevata, esaltata ad esempio dalle sottili e uniformi giunzioni della carrozzeria. A bordo del Vito, guidatore e passeggero anteriore si accomodano su sedili confortevoli all’interno di un abitacolo ancora più spazioso. La plancia completamente riprogettata del Vito è un modello di funzionalità, esemplare dal punto di ergonomico. Chiara e ordinata, la struttura di base simmetrica è la base per la massima sicurezza dei comandi.

Allo stesso tempo la plancia convince per la grande cure nei dettagli, inconsueto per questa categoria di veicoli.  Una fase essenziale nello sviluppo della nuova plancia è stata l’accurata configurazione dei vani per lo stivaggio; perché in fin dei conti, per molti dei suoi utenti il Vito è allo stesso tempo un ufficio e uno spazio da vivere. Soluzioni e finiture inedite che non tradiscono il DNA del Vito: robusti paraurti anteriori e posteriori non verniciati, spigoli della carrozzeria ben protetti, fari rialzati e gruppi ottici posteriori al di fuori della zona di pericolo, sottolineano infatti la sua indole di instancabile lavoratore: un professionista per i professionisti, un Transporter pensato fino in fondo per il duro lavoro commerciale.

Uno per tutti: il più versatile
La versatilità del Vito emerge con evidenza quando si parla delle trazioni. Primo veicolo nella gamma Mercedes-Benz ad essere disponibile a scelta con trazione anteriore, posteriore o integrale. Un’altra première per un auto con la Stella è l’adozione, a ciò collegata, di motori montati sia longitudinalmente, per le trazioni posteriore e integrale, che trasversalmente, per la trazione anteriore, in un’unica medesima carrozzeria. L’attribuzione è chiara: la nuova trazione anteriore si inserisce nella gamma abbinata a un compatto motore turbodiesel molto leggero.
Il suo carico utile è maggiore di circa 100 kg rispetto al modello precedente, e di circa 60 kg rispetto al Vito a trazione posteriore. A veicolo vuoto o con poco carico, la trazione anteriore presenta degli indubbi vantaggi, per non parlare del prezzo d’acquisto, davvero interessante.La collaudata trazione posteriore è la soluzione più adatta per tutti gli impieghi con pesi elevati, carichi rimorchiabili cospicui(con il cambio automatico arriva a 2.500 kg), necessità di molta trazione nelle suddette condizioni e di una dinamica di marcia particolarmente elevata. Il diametro di volta risulta inferiore, in assenza di alberi di trasmissione che limitino la sterzata. Il Vito a trazione posteriore è disponibile nei livelli di potenza più elevati ed è inoltre abbinabile al cambio automatico e al pacchetto BlueEfficiency. Il vano di carico con la trazione posteriore corrisponde a quello del Vito a trazione anteriore e agevola il lavoro degli allestitori.
La trazione integrale è indicata quando è richiesta una maggiore trazione, in condizioni stradali sfavorevoli o su strade non asfaltate. Il Vito a trazione integrale può infatti contare su una dinamica e una stabilità di marcia elevate. Grazie alla nuova struttura integrata della trazione integrale, l’altezza del veicolo e con essa anche il bordo di carico e l’altezza d’accesso del Vito 4×4 corrispondono praticamente ai rispettivi parametri dei modelli a trazione anteriore e posteriore. Mercedes-Benz offre tutte le versioni del Vito con motorizzazioni diesel: un “must” dal punto di vista dei veicoli commerciali focalizzati sul contenimento dei consumi e su una forza di trazione elevata a regimi bassi.

Il motore turbodiesel OM 622 per il Vito con trazione anteriore
Esercizio prevalentemente senza rimorchio, carico utile massimo con pesi complessivi da bassi a medi, priorità a costi di acquisto e manutenzione più bassi possibile: su questo profilo sono tarati il Vito a trazione anteriore e il motore montato trasversalmente OM 622 Mercedes-Benz. Un piccolo piuttosto grande: il compatto 4 cilindri da 1,6 l di cilindrata è un coerente downsizing a beneficio del contenimento dei consumi, di un peso più vantaggioso con carico utile corrispondentemente elevato e di un prezzo d’acquisto interessante.

Il motore a quattro valvole sovralimentato, con due alberi a camme in testa e iniezione diretta, è una struttura molto moderna con testata a flusso trasversale, rivestimento a basso attrito delle canne del cilindro e pistoni in alluminio con fasce elastiche a tensione ridotta e pertanto ad attrito ridotto. La tecnologia di iniezione common rail lavora con una pressione di iniezione massima di 1.600 bar; gli iniettori elettromagnetici a sette fori reagiscono con particolare velocità e precisione.

Lunghi intervalli di manutenzione, formule di leasing convenienti
Tutte le versioni di motorizzazione del Vito beneficiano inoltre di lunghi intervalli di manutenzione di massimo 40 000 km o due anni (30 000 km per le versioni precedenti). Le distanze tra un intervento di manutenzione e il successivo si calcolano personalmente: con il lancio del Vito il computer per la gestione attiva della manutenzione ASSYST diventa di serie in Europa. Dai dati sul carico effettivo del motore, sullo stile di guida, sui chilometri percorsi e sulle condizioni di utilizzo, il sistema è in grado di restituire intervalli di manutenzione flessibile.

Vito 4×4 con nuova trazione integrale: non conosce ostacoli
Imprese di costruzioni e dell’indotto dell’edilizia, fornitori di energia, hotel situati in aree caratterizzate da forte innevamento: nei veicoli utilizzati a livello industriale la trazione integrale è spesso indispensabile per svolgere mansioni impegnative. La trazione integrale permanente del Vito 4×4 è una delle trazioni integrali più efficienti in assoluto, e si avvale di innovativi sistemi di regolazione. Nel quadro di una strategia modulare complessiva, lo sviluppo in casa Mercedes-Benz è strettamente legato alle trazioni corrispondenti dei SUV e delle autovetture con la Stella.

La trazione integrale del Vito 4×4 si basa sul pluriaffermato sistema di trazione elettronico 4ETS che interagisce con i sistemi di regolazione della dinamica di marcia ESP e ASR. Il 4ETS ripartisce la forza sul fondo stradale con buona trazione nel rapporto 45:55 tra gli assi anteriore e posteriore. Se una o più ruote perdono l’aderenza al suolo, il 4ETS le frena e trasferisce la forza motrice sulle altre ruote, provviste di buona trazione. Sul differenziale centrale del Vito 4×4 è applicata una frizione a lamelle a due dischi, che genera un’azione bloccante di circa 50 Nm tra gli assi anteriore e posteriore. Il pacchetto delle lamelle è sotto precarico permanente. Quando le ruote slittano, grazie al movimento relativo delle lamelle, su uno dei due assi viene trasmessa una coppia di attrito verso l’asse che ruota più lentamente. Questo spostamento variabile della coppia migliora la trazione e la stabilità di marcia. Specialmente su strade sdrucciolevoli con bassi coefficienti di attrito tra pneumatici e fondo stradale, l’azione di trazione e stabilizzazione di questa frizione pre-lock è nettamente avvertibile.

Nuovi sistemi di assistenza alla guida di serie
L’equipaggiamento di serie del Vito include l’Attention Assist, un sistema di assistenza alla guida che analizzando diversi parametri ed elaborando più di 70 grandezze effettua delle deduzioni sulle condizioni del guidatore. Se rileva dei sintomi di stanchezza e di calo della concentrazione, il sistema di assistenza sollecita tempestivamente il guidatore, tramite un segnale acustico e un simbolo nella strumentazione, a effettuare una sosta. Unico nella sua categoria, il Vito è dotato di serie del sistema di assistenza in presenza di vento laterale che, entro i limiti consentiti dalle leggi fisiche, compensa pressoché totalmente l’azione esercitata sul veicolo dalle raffiche di vento e riducendo il necessario controsterzo, agevola sensibilmente il compito del guidatore.

Basato sull’Electronic Stability Program ESP (di serie), il sistema di assistenza in presenza di vento laterale si attiva a partire da una velocità di 80 km/h. Tramite i sensori per il tasso di imbardata e l’accelerazione trasversale dell’ESP, il sistema di assistenza in presenza di vento laterale riconosce le sollecitazioni esercitate sul veicolo dal vento laterale e dalle raffiche di vento. Il sistema di assistenza alla guida frena dunque in modo mirato le singole ruote sul lato esposto al vento, con un effetto sterzante che si contrappone alla pericolosa tendenza allo sbandamento del veicolo dovuta a un’imbardata o a un movimento rotatorio. Il sistema di assistenza in presenza di vento laterale aiuta il guidatore a mantenere la rotta, soprattutto sotto l’azione di forte vento laterale improvviso, ad esempio su un ponte o durante il sorpasso di un autocarro, riducendo sensibilmente l’effetto del vento.

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