L’emergenza Coronavirus ha incentivato l’attenzione verso la mobilità green e in questo contesto è stato favorito l’acquisto di bici e di tutti gli altri mezzi a propulsione elettrica (monopattini, segway…). Spostarsi velocemente in città senza andare incontro al solito, fastidioso, traffico quotidiano è diventata sempre più una necessità, che fortunatamente sarà sostenuta grazie alla presenza del famoso “Bonus mobilità” proposto dal Governo.
Si tratta di una sorta di rimborso che permette di recuperare fino al 60% del prezzo (comunque non oltre il tetto massimo di 500 Euro) impiegato per l’acquisto del proprio mezzo a zero emissioni e che, finalmente, vedrà operativa quella piattaforma web con la quale si potrà farne richiesta. La data di partenza di tale strumento dovrebbe essere il 7-8 agosto, quando si dovrà tenere la Conferenza unificata per l’approvazione del decreto interministeriale, che verrà poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e che, quindi, darà il via libera all’attivazione dell’apposito portale.
Abbiamo scritto “dovrebbe” perchè, in realtà, l’attesa potrebbe prolungarsi fino alla fine del mese: la piattaforma, a detta del Ministero dell’Ambiente, è già pronta, ma serviranno un paio di settimane aggiuntive per attivarla e renderla concretamente fruibile alla popolazione italiana. In ogni caso, per ottenere il rimborso farà fede il caricamento della fattura d’acquisto o dello scontrino parlante, con l’indicazione di marca e modello della bici/monopattino elettrico che è stato comperato.
Il Bonus mobilità, richiedibile da tutti coloro che abitano in capoluoghi di regione o provincia, nelle città metropolitane o in comuni con più di 50 mila abitanti, seguirà tra l’altro l’ordine cronologico dell’acquisto effettuato in considerazione al periodo di fruizione dell’incentivo, cioè dal 4 maggio al 31 dicembre 2020. Niente “click day”, quindi, anche se le risorse a disposizione sono limitate: “Avevamo previsto uno stanziamento di 120 milioni di Euro – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – La grande voglia di acquisti, tuttavia, ci ha spinto ad aumentare il plafond fino a 210 milioni“. Se si pensa che dalla fine del lockdown le vendite di bici “tradizionali” sono aumentate del 60% per un totale di 130 milioni di Euro di bonus già “prenotati”, il rischio di rimanere esclusi dall’incentivo non è sicuramente da prendere sotto gamba.