Come fare ricorso contro le multe degli autovelox

Non sempre se si prende una multa, comminata da autovelox fissi o mobili, è necessario pagare immediatamente. A volte si può fare ricorso e vincere la controversia, ovviamente in casi specifici e tenendo a mente alcuni particolari. Vediamo dunque cosa dice la Cssazione e come fare ricorso contro le multe degli autovelox. Ecco di seguito alcuni casi eclatanti, raccolti dal Sole 24 Ore.

Una sentenza della Cassazione ha confermato quanto affermato nell’ordinanza n. 680/2011: la segnalazione tramite cartelli  della presenza di postazioni autovelox e dei limiti di velocità deve avvenire con il dovuto anticipo e va ripetuta dopo ogni incrocio. Se così non è, la multa non è valida e l’automobilista può contestare di essersi immesso in strada dopo i cartelli che segnalavano la presenza di autovelox e stabilivano i limiti di velocità. Sempre la Cassazione nega però l’obbligo di indicare nel verbale la presenza del cartello che avvisa la presenza dell’autovelox, a patto che “di detta segnaletica sia stata accertata o ammessa l’esistenza”.

La sentenza 17361/2008 non ha dato ragione all’automobilista; la sentenza afferma che “non sussiste alcun ulteriore onere probatorio, a carico dell’Amministrazione, relativo alla perdurante funzionalità delle predette apparecchiature”. Come a dire che gli autovelox non hanno data di scadenza.

Le postazioni autovelox non possono comunque venire piazzate in maniera selvaggia ed ovunque, come indica l’articolo 4 della legge 168/2002; nello specifico, le postazioni di controllo remoto della velocità sono ammesse sulle strade “extraurbane principali”, su quelle “extraurbane ordinarie” e “urbane di scorrimento” previa autorizzazione del prefetto. Non sono invece previste sulle strade “urbane ordinarie”. Gli autovelox sono ammessi, sulle strade urbane di scorrimento ed extraurbane ordinarie solo in caso di pericolosità, traffico intenso o difficoltà di fermare il veicolo da parte delle forze dell’ordine. Non sempre, però, il prefetto ha seguito queste direttive (contenute nella legge 168/2002) e, in questi casi, il ricorso è ammesso.

Una contravvenzione tramite autovelox può essere rilevata esclusivamente da “un agente preposto al servizio di polizia”, come afferma la sentenza del 5 aprile 2011 n. 7785 della Cassazione.

Se pertanto si ritiene che le sanzioni applicate non siano giuste o comunque viziate nella forma, potete contestarle presentando ricorso:
–   se il verbale è stato consegnato su strada, i termini decorrono dal giorno successivo alla data dell’infrazione;
–   se il verbale è stato spedito per posta, i termini decorrono dal giorno successivo alla data in cui il verbale si considera notificato.

Per il ricorso ci si può rivolgere al Prefetto oppure al Giudice di Pace, ricordando che:
–   non si può fare ricorso ad entrambi;
–   non bisogna pagare la multa se si intende ricorrere;
–   i residenti in Italia hanno 30 giorni per presentare il ricorso al Giudice di Pace, mentre i residenti all’estero ne hanno 60;
–   i termini per presentare ricorso al Prefetto sono 60 giorni sia per i residenti in Italia, sia per i residenti all’estero.

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