I sei mesi di emergenza Coronavirus, cominciati alla fine di gennaio 2020, avrebbero dovuto terminare nella giornata del 31 luglio: la situazione sanitaria attualmente presente in Italia, tuttavia, ha convinto il Premier Conte e il Governo a richiedere al Parlamento una proroga dello stato di emergenza, al fine di gestire meglio un andamento della curva dei contagi sì attenuata ma ancora altalenante.
Il voto favorevole ottenuto dalla riunione a Palazzo Montecitorio ha quindi definito l’allungamento dei tempi per uscire definitivamente dalla crisi sanitaria generata dalla pandemia COVID-19, per uno stato di emergenza che ora avrà come termine ultimo il 15 ottobre 2020. Una proroga di due mesi e mezzo, che permetterà al Governo e alla Protezione Civile di conservare poteri eccezionali atti a varare altre, eventuali, misure restrittive e limitazioni al fine di contenere il possibile dilagarsi del Coronavirus.
Questo, tuttavia, non significa che un secondo lockdown è già alle porte, ma piuttosto che tutti i cittadini italiani devono continuare a seguire le norme igienico-sanitarie attualmente presenti su tutto il territorio nazionale. Cosa cambia, quindi, a livello di spostamenti in auto, moto, treno, aereo, ma anche a piedi e in bicicletta? Sostanzialmente nulla: l’imperativo è continuare a perseverare con il distanziamento sociale, con l’utilizzo della mascherina nei luoghi pubblici e nell’auto-isolamento in caso risultasse la positività da COVID-19.
Prosegue, pertanto, la completa libertà di circolazione tra Regioni e da e verso l’estero, fermo restando le regole basilari per chi decide di effettuare il proprio viaggio utilizzando la macchina. Su una vettura omologata a quattro o cinque posti sarà infatti possibile viaggiare solamente in tre: il guidatore sui sedili anteriori e i due passeggeri su quelli posteriori. Il limite si sposta a cinque persone nel caso in cui l’autovettura sia omologata per sette posti, con lo stesso schema precedentemente spiegato. Vige inoltre l’obbligo di indossare la mascherina a bordo, ma solo nel caso in cui i passeggeri non siano familiari o conviventi del guidatore. E se si sgarra? Le multe sono salate, quindi meglio non fare i furbi.