La fermo amministrativo auto è un provvedimento precauzionale adottato dagli enti pubblici per riscuotere debiti insoluti, che impedisce l’uso dell’automobile. In questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è il fermo amministrativo, come verificarlo, quali sono le conseguenze legali e come procedere per rimuoverlo nel 2024.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione (precedentemente nota come Equitalia) o altri enti creditori come Comuni e Regioni possono imporre il fermo amministrativo auto per recuperare tributi o sanzioni non pagate.
Questa misura cautelare blocca l’utilizzo dei veicoli a motore intestati al debitore, impedendone la vendita, la radiazione o la demolizione fino al saldo del debito.
Il fermo scatta generalmente quando il debito supera gli 800 euro, ma può essere applicato anche per importi inferiori.
L’entità del debito determina il numero di veicoli coinvolti:
L’Agenzia delle Entrate Riscossione invia al debitore un preavviso di fermo amministrativo, informandolo che il veicolo sarà soggetto a fermo in caso di mancato pagamento. La legge prevede che questa notifica avvenga almeno 30 giorni prima dell’iscrizione del fermo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Durante questo periodo, il debitore può estinguere il debito o proporre un piano di rateizzazione per evitare il fermo.
Il mancato ricevimento del preavviso rende il provvedimento contestabile per illegittimità. In tal caso, il debitore può richiederne la cancellazione all’ente emittente o, se negata, ricorrere al giudice competente.
La notifica del fermo amministrativo può essere effettuata via raccomandata A/R, PEC o consegna diretta da un messo comunale. La sua correttezza è fondamentale: in assenza di notifica, il debitore ha il diritto di opporsi e chiedere l’annullamento del provvedimento.
Verificare la presenza di un fermo amministrativo su un veicolo è possibile attraverso diversi canali. Le opzioni principali includono:
Ogni metodo offre la possibilità di verificare l’eventuale iscrizione di un fermo amministrativo, consentendo al proprietario di scegliere l’opzione più comoda in base alle proprie esigenze.
Durante il periodo in cui il fermo amministrativo su auto è in vigore, ci sono limitazioni severe e obblighi specifici:
Vendere un’auto con fermo amministrativo è tecnicamente possibile, ma comporta significative limitazioni legali e pratiche che devono essere considerate con attenzione. Sebbene la legge non proibisca la vendita del veicolo, il fermo rimane legato all’auto, trasferendo quindi i suoi effetti al nuovo proprietario.
Chi compra un’auto con fermo amministrativo deve essere consapevole che non potrà né circolare con il veicolo né rottamarlo o esportarlo fino a quando il debito non sarà estinto. Pertanto, l’acquirente dovrà affrontare le stesse limitazioni del venditore, inclusa l’impossibilità di utilizzare il mezzo.
È fondamentale che il venditore informi l’acquirente dell’esistenza del fermo poiché la vendita di un fermo macchina senza trasparenza può portare a richieste di risarcimento o all’annullamento della vendita da parte dell’acquirente. In alcuni casi, l’acquirente potrebbe accettare il veicolo a un prezzo scontato, assumendo la responsabilità di risolvere il debito e sbloccare il fermo.
La vendita del fermo amministrativo veicolo richiede una procedura simile a quella di un veicolo libero da vincoli, ma con l’obbligo di chiarire la situazione legale. È consentito registrare il passaggio di proprietà al PRA, tuttavia il fermo amministrativo resterà in vigore finché il debito non sarà completamente estinto.
Guidare un’auto con fermo amministrativo è severamente vietato dalla legge e comporta sanzioni molto pesanti. Il Codice della Strada prevede che la circolazione con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo sia punita con una sanzione pecuniaria compresa tra 1984 e 7937 euro.
In aggiunta alla multa, sono previste pene supplementari come il sequestro del mezzo e, in determinate circostanze, anche il ritiro della licenza di guida per un lasso di tempo compreso tra 1 e 3 mesi.
Per rimuovere un fermo amministrativo su un’auto, è necessario principalmente estinguere il debito che ha portato a tale provvedimento. Il processo si articola in due fasi principali:
In caso di fermo ritenuto illegittimo, come un fermo non notificato, è possibile presentare ricorso. Le sedi competenti variano in base alla natura del debito: