Multa parcheggio disabili: regole e sanzioni nel 2024

Il parcheggio riservato ai disabili è un diritto che garantisce accessibilità e mobilità alle persone con disabilità. Tuttavia, non tutti rispettano queste regole, causando disagi e difficoltà a chi ne ha effettivamente bisogno.

Nel 2024, le normative e le sanzioni relative al parcheggio nei posti riservati ai disabili sono state aggiornate per garantire maggiore rigore e rispetto delle norme. In questo articolo vedremo nel dettaglio le multe previste, i diritti dei disabili, le novità del Codice della Strada e le buone pratiche per evitare sanzioni.

Parcheggi disabili

Multa parcheggio disabili: importo delle sanzioni

La normativa vigente prevede che chi occupa abusivamente uno spazio riservato ai disabili sia soggetto a una multa che varia da 330 a 990 euro per le auto. Oltre alla sanzione pecuniaria, è prevista la decurtazione di sei punti dalla patente.

In alcuni casi specifici, come per chi utilizza impropriamente un contrassegno disabili, la multa può andare da 87 a 344 euro. Questo vale anche per i veicoli autorizzati che non rispettano le condizioni di utilizzo del contrassegno, inclusi moto e motorini, che sono soggetti a sanzioni comprese tra 41 e 80 euro.

È importante notare che l’occupazione abusiva di un posto riservato ai disabili non solo comporta sanzioni amministrative, ma può anche configurarsi come reato di violenza privata, punito con la reclusione fino a quattro anni. Questa interpretazione è stata confermata da una sentenza della Corte di Cassazione nel 2017.

Parcheggi disabili

Diritti dei disabili e regole per il parcheggio riservato

Le persone con disabilità hanno il diritto di usufruire di parcheggi riservati per facilitare la loro mobilità e garantire un accesso agevole ai servizi. Questo diritto è sancito dalla normativa italiana e viene implementato attraverso l’uso del contrassegno disabili, un permesso che consente di parcheggiare in spazi appositamente riservati.

In particolare, il contrassegno disabili è destinato a persone con capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta e ai non vedenti. Questo permesso è personale, non legato a un singolo veicolo e può essere utilizzato su qualsiasi auto a condizione che la persona disabile sia presente nel veicolo.

Per avere il contrassegno bisogna presentare una certificazione medica rilasciata dall’ufficio medico-legale della ASL di appartenenza. Questa certificazione deve attestare la ridotta capacità di deambulazione o la cecità. La domanda deve essere poi inoltrata al Comune di residenza, accompagnata dalla certificazione medica e da un documento di identità valido.

I parcheggi riservati ai disabili sono progettati per essere facilmente accessibili e privi di barriere architettoniche. Chi possiede un contrassegno disabili ha diritto a parcheggiare:

  • Nei parcheggi riservati ai disabili.
  • Nelle aree di parcheggio a tempo determinato senza limitazioni di orario.
  • Gratuitamente nelle aree di parcheggio a pagamento (strisce blu), se gli spazi riservati sono occupati.
  • Nelle zone a traffico limitato (ZTL) e nelle zone a sosta limitata (ZSL) quando autorizzato.
  • Nelle aree pedonali urbane (APU) e nelle zone di divieto o limitazione di sosta, a condizione che il parcheggio non costituisca intralcio alla circolazione.

Sanzioni parcheggio disabili per uso improprio del contrassegno

L’uso improprio del contrassegno disabili comporta sanzioni severe in Italia, sia di tipo amministrativo che penale. Il contrassegno deve essere utilizzato solo se il titolare è presente nel veicolo, sia come conducente che come passeggero. In caso contrario, l’uso del contrassegno è considerato abuso e comporta una multa che va da 168 a 672 euro, oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente.

Inoltre, il contrassegno deve essere esposto in originale sul parabrezza del veicolo. L’uso di fotocopie o l’esposizione di un contrassegno scaduto sono vietati e possono portare al sequestro del documento e a ulteriori sanzioni. Se il contrassegno viene utilizzato per sopperire a esigenze personali senza la presenza del disabile, gli agenti preposti al controllo possono ritirarlo immediatamente e procedere con la revoca del titolo autorizzativo.

Queste norme sono state implementate per garantire che i parcheggi riservati siano sempre disponibili per chi ne ha effettivamente bisogno e per prevenire abusi che possano penalizzare le persone con disabilità. Chi viola queste disposizioni non solo deve pagare una multa, ma rischia anche sanzioni accessorie, come la revoca del contrassegno e la decurtazione dei punti sulla patente.

Nuovo Codice della Strada: cosa cambia

Il 2024 porta con sé importanti modifiche al Codice della Strada con l’obiettivo di tutelare i diritti delle persone con disabilità. Una delle principali novità introdotte riguarda la gratuità dei parcheggi per i veicoli al servizio delle persone con disabilità.

In base alla nuova normativa, tutti i veicoli con contrassegno disabili possono parcheggiare gratuitamente non solo negli stalli riservati, ma anche ni parcheggi a pagamento (strisce blu), se i posti riservati sono già occupati. Questo rappresenta un passo avanti rispetto alla mini riforma del 2021, che subordinava la gratuità alla verifica dell’occupazione degli stalli riservati.

Con queste modifiche anche sanzioni per chi parcheggia abusivamente nei posti riservati ai disabili sono state notevolmente inasprite. Come abbiamo visto prima, le nuove multe variano da 330 a 990 euro per le auto, rispetto al precedente range di 165-660 euro. Per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, le sanzioni passano da 80-328 euro a 165-660 euro. Queste sanzioni includono anche la decurtazione di 6 punti dalla patente, un aumento significativo rispetto ai 2 punti precedenti.

Il nuovo Codice della Strada introduce anche una stretta sul divieto di sosta e fermata nei pressi degli scivoli, dei raccordi tra marciapiedi e delle rampe, aree importanti per l’accessibilità delle persone con disabilità.

Un’altra importante modifica riguarda la terminologia utilizzata: il nuovo codice sostituisce termini come “soggetti deboli” con “soggetti vulnerabili” e “disabili in carrozzella” con “persone con disabilità”. Questo cambiamento linguistico riflette una maggiore sensibilità e rispetto verso le persone con disabilità.

Come evitare la multa per parcheggio disabili

Evitare le multe per parcheggio disabili richiede la conoscenza e il rispetto delle normative vigenti. Ecco alcuni consigli e regole fondamentali da seguire per evitare di incorrere in sanzioni:

  • Per parcheggiare nei posti riservati ai disabili, è necessario possedere un contrassegno valido, rilasciato dal Comune di residenza a seguito di un accertamento medico. Il contrassegno deve essere esposto in originale e ben visibile sul parabrezza del veicolo.
  • I parcheggi per disabili sono delimitati da strisce gialle e segnalati con il simbolo della sedia a rotelle.
  • L’uso improprio del contrassegno disabili, come esporlo quando il titolare non è presente nel veicolo, è severamente punito. Le sanzioni possono includere multe elevate e la revoca del contrassegno.
  • Le modalità di accesso alle zone a traffico limitato (ZTL) e ad altre aree controllate possono variare da Comune a Comune. È importante informarsi e, se necessario, comunicare in anticipo il numero di targa del veicolo autorizzato.
  • Anche con il contrassegno disabili, non è consentito parcheggiare in aree dove il divieto di sosta è assoluto, come nei pressi di attraversamenti pedonali, fermate bus, corsie preferenziali, e altre zone vietate. La violazione di queste regole comporta sanzioni severe.
  • Il Codice della Strada è soggetto a frequenti aggiornamenti. Ad esempio, nel 2024, le multe per chi parcheggia abusivamente nei posti riservati ai disabili sono state aumentate significativamente. Restare aggiornati sulle modifiche normative è fondamentale per evitare sanzioni.

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