Per la multa presa per stato di necessità si può fare ricorso. Attenzione però che la cosa vale solo in caso di salvataggio di persone e non di animali. Quando si passa col semaforo rosso la multa è inevitabile, entro 90 giorni a casa ci si vede arrivare la sanzione e non si può far altro che pagare cercando di non commettere lo stesso errore un’altra volta. È però possibile fare ricorso, e vincerlo, se si passa col rosso per stato di necessità.
Un esempio può essere quando si è fermi ad un incrocio ma alle spalle sta arrivando un’ambulanza a sirene spiegate. L’unico modo per lasciare spazio al mezzo è quello di liberare l’incrocio nonostante il semaforo rosso. La multa arriverà ma l’automobilista può fare ricorso.
Prima di procedere con il ricorso è però bene ricordarsi tre cose:
1. Stato di necessità. Sussiste quando l’automobilista è costretto a passare col rosso o superare i limiti di velocità. Lo stato di necessità è una causa di giustificazione prevista dal Codice Penale (articolo 54) in cui si legge che non è punibile chi ha commesso il fatto perché è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato.
2. C’è una legge. l’articolo 4, primo comma, della legge 689 del 1981 recita: “Non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa”.
3. Come opporsi. Il ricorso deve essere presentato al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica. Qui bisogna specificare che c’era una necessità importante come contribuire a salvare qualcuno da un danno grave.
Attenzione però, questa cosa vale solo per le persone e non per gli animali. C’è lo stato di necessità per i medici che corrono a salvare un paziente ma non per un veterinario che deve salvare un animale.