La pandemia da Covid-19 non accenna ad arrestare la sua corsa e di conseguenza servono misure drastiche per contenere le imminenti scadenze burocratiche ormai molto vicine: anche quelle relative alle patenti auto e moto, già soggette di recente a una proroga nazionale della loro validità che in questi giorni è stata rinforzata da una specifica norma dell’Unione Europea.
Il Regolamento in questione, numero 2021/267 in vigore già dal 23 febbraio ma con effetti veri e propri dal prossimo 6 marzo, stabilisce innanzitutto che le licenze di guida già scadute dallo scorso 1 settembre 2020 o comunque prossime alla scadenza entro il 30 giugno 2021 potranno sfruttare un rinvio di altri 10 mesi, al quale si potranno associare ulteriori 180 giorni successivi all’ultima data utile nel caso in cui l’emergenza da Coronavirus prosegua nel prossimo futuro.
Questa normativa varrà anche per l’Italia, dove però – come abbiamo anticipato – esiste già una riforma emanata dal Ministero dei Trasporti che sancisce la proroga fino al 29 luglio 2021 della validità delle patenti se scadute nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 30 aprile 2021. A questo punto, quindi, esisteranno due regolamentazioni differenti, proprio come accaduto per il capitolo revisioni: anche qui l’Unione Europea è recentemente intervenuta aumentando la validità di 10 mesi dei certificati relativi al buon funzionamento di auto e moto se scaduti nello stesso periodo di tempo dell’1 settembre 2020 – 30 giugno 2021. Questo problema, però, è ben più grave, perchè si rischia di permettere la circolazione a tanti veicoli non più aderenti agli standard di sicurezza europei: qual è la soluzione definitiva?
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