Non fermiamo lo sviluppo del metano per autotrazione: è questo il messaggio lanciato dal presidente di Federmetano, ing. Dante Natali, in una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Claudio Scajola, a proposito dell’intenzione manifestata dal Ministro di non rinnovare gli incentivi all’acquisto di auto ecologiche, incentivi di cui le auto a metano hanno usufruito e che negli ultimi anni hanno contribuito in maniera sostanziale alla grande crescita delle immatricolazioni di auto a metano che si è verificata nel nostro Paese.
“Il settore metano per auto – sottolinea l’ing. Dante Natali nella sua lettera – ha, negli ultimi anni, fatto progressi come non mai nel passato. La rete distributiva è aumentata di 60 unità all’anno (valore molto superiore al passato), ed ora consta di circa 750 impianti; il parco circolante a metano sfiora le 600.000 unità. La rete è però ancora ampiamente insufficiente e senza un adeguato supporto politico e fiscale potrebbe arrestare il proprio sviluppo”.
“Senza incentivi l’Italia – continua il presidente di Federmetano – potrebbe perdere un’opportunità che le consentirebbe enormi vantaggi. Il metano è un’importante alternativa strategica ai prodotti petroliferi nel settore trasporti (ora dipendiamo solo da essi), ed è immediatamente disponibile. Il metano, poi, garantisce altissimi standard di rispetto ambientale, contribuendo allo stesso tempo a soddisfare una domanda di mobilità sempre crescente. Per questo il crescente utilizzo di metano per autotrazione contribuisce ad aiutare l’Italia a rispettare gli impegni presi con l’Europa in materia di riduzione delle emissioni di CO2 (un veicolo a metano ne emette il 25% in meno) e garantisce l’annullamento di numerose e pericolose emissioni inquinanti (PM10, benzene, ecc.) con conseguenti minori danni alla salute, come si evince dal recente studio realizzato dal Certet (Centro di economia regionale, dei trasporti e del turismo) dell’Università Bocconi di Milano.
Non bisogna dimenticare che il metano per autotrazione è di aiuto alle fasce più deboli della società, essendo il carburante più economico presente sul mercato. Il settore industriale legato al metano per auto è tutto italiano (costruttori di serbatoi, di kit di trasformazione, di sistemi di compressione ecc.) ed è all’avanguardia nel mondo esportando buona parte della produzione. Gli incentivi nel settore incrementerebbero anche l’occupazione in un periodo economico molto delicato”.